Nel pomeriggio di B il Verona vince 2-1 a Crotone e si prende il primo posto della classifica. Cade il Cittadella (ex) capolista in dieci uomini contro lo Spezia 1-0. Poker del Palermo che schiaccia 4-1 il Perugia di Nesta. Le altre partite: Carpi-Brescia 1-1, Lecce-Venezia 2-1 e Pescara-Foggia 1-0
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CARPI-BRESCIA 1-1
14' aut. Frascatore (C), 28' Arrighini (C)
Carpi (4-4-2): Colombi; Pachonik, Poli, Suagher, Pasciuti (76' Concas); Jelenic, Sabbione, Di Noia, Frascatore; Mokulu (62' Piu), Arrighini (83' Vano). Allenatore: Castori
Brescia (4-3-1-2): Alfonso; Mateju, Romagnoli, Cistana, Curcio; Tonali (87' Martinelli), Ndoj; Dall'Oglio (76' Tremolada); Bisoli; Donnarumma, Torregrossa (68' Morosini). Allenatore: Corini
Note: al 82' rigore sbagliato Jelenic (C)
Partita subito frizzante quella di Carpi, con in campo due squadre in crisi e che per prime nella B di quest’anno hanno cambiato i rispettivi allenatori. Per i padroni di casa c’è stato il ritorno di Castori in panchina, mentre Corini ha preso il posto di Suazo per un Brescia che, nel primo tempo, passa subito in vantaggio dopo 14 minuti col goffo autogol di testa di Frascatore. La risposta del Carpi (dopo una chance di testa per Mokulu) con Arrighini, che gira dal cuore dell’area il gol del pareggio. Nella ripresa la più grandi occasioni della partita arrivano tutte nel finale, prima col rigore fallito da Jelenic all’82’, e parato da Alfonso. Dunque con la rete annullata per fuorigioco a Morosini del Brescia.
CROTONE-HELLAS VERONA 1-2
14' Henderson (V), 57' Colombatto (V), 86' Firenze (C)
Crotone (3-5-2): Festa; Cuomo, Sampirisi (73' Budimir), Marchizza; Faraoni, Rohden, Benali, Firenze, Martella (46' Stoian); Nalini, Simy (65' Spinelli). Allenatore: Stroppa
Hellas Verona (4-3-1-2): Silvestri; Almici, Caracciolo, Marrone, Crescenzi; Dawidowicz, Henderson, Colombatto; Laribi (61' Ragusa); Matos (79' Lee), Tupta (69 Cissé). Allenatore: Grosso
Big match di giornata di scena allo Scida. Due ex di A (retrocesse lo scorso anno insieme al Benevento) che vogliono subito ritornare nel massimo campionato. Partono rispettivamente come seconda e terza del campionato, alla caccia di 3 punti pesantissimi in un confronto già diretto per la promozione. Nel Crotone di Stroppa 352 con Nalini-Simy coppia d’attaccanti, mentre nel Verona Laribi si muove alle spalle di Matos e Tupta. Nel primo tempo match subito sbloccato al 14’ da Henderson, smarcato proprio da Laribi con un maldestro tiro trasformatosi in assist perfetto. Nel secondo tempo il raddoppio intorno all’ora di gioco degli ospiti: il palo dice no a Tupta che poi però raccoglie di nuovo il pallone e regala a Colombatto (dopo splendido velo di Laribi) il piazzato dal limite per il 2-0. Finale dunque pieno di emozioni (ma senza pareggio) con la perla di Firenze che accorcia le distanze con un destro a giro “alla Del Piero” dal limite. Allo Scida è 1-2, e il Verona si prende il primo posto della classifica.
LECCE-VENEZIA 2-1
60' Di Mariano (V), 73' e 92' Palombi (L)
Lecce (4-3-2-1): Bleve; Lepore, Bovo (84' Venuti), Meccariello, Calderoni; Scavone (64' Pettinari), Petriccione, Arrigoni (64' Tabanelli); Mancosu, Falco; Palombi. Allenatore: Liverani
Venezia (3-5-2): Lezzerini; Andelkovic, Modolo, Domizzi; Bruscagin, Falzerano, Bentivoglio, Suciu (75' Segre), Garofalo; Geijo (69' Vrioni), Di Mariano (87' Citro). Allenatore: Vecchi
Poche emozioni invece nel primo tempo del Via del Mare, con Lecce e Venezia ferme sullo 0-0. Padroni di casa in campo col 4321 disegnato da Liverani: Mancosu e Falco giocano alle spalle di Palombi, mentre nel Venezia di Vecchi Geijo e Di Mariano sono i due attaccanti. Unica vera occasione nella prima frazione con Scavone che segna il vantaggio al 30’ annullato però per una trattenuta in area di rigore prima della conclusione. Nella ripresa colossale palla gol divorata da Geijo per il Venezia, che riceve in area dalla sinistra e manda fuori l’appoggio con mezza porta vuota. La rete degli ospiti tarda però soltanto qualche minuto, con Di Mariano che approfitta della respinta a centro area di Bleve su tiro di Falzerano per segnare l’1-0. Il pareggio arriva però quindici minuti dopo con Palombi, che si ripete poi anche in pieno recupero al 92’ col gol che vale la prima vittoria del Lecce di Liverani in B.
PALERMO-PERUGIA 4-1
14' Bellusci (PA), 18' e 68' su rig. Nestorovski (PA), 58' Trajkovski (PA), 80' Dragomir (PE)
Palermo (3-4-2-1): Brignoli; Pirrello, Bellusci, Rajkovic; Salvi, Haas, Jajalo, Falletti (72' Fiordilino); Aleesami, Trajkovski (65' Murawski); Nestorovski (82' Embalo). Allenatore: Tedino
Perugia (3-5-2): Gabriel; Ngawa, Gyomber, El Famiq; Mustacchio, Moscati, Verre (59' Bianco), Dragomir, Falasco (84' Mazzocchi); Melchiorri, Vido (68' Bianchimano). Allenatore: Nesta
L’altra grande sfida del pomeriggio di B era quella tra Palermo e Perugia. Sia i padroni di casa che gli ospiti reduci dalla prima vittoria in stagione dopo due pari nelle prime giornate. Tedino sceglie il 3421 con Aleesami e Trajkovski alle spalle di Nestorovski, mentre Nesta si gioca Melchiorri-Vido come coppia d’attacco. Nel primo tempo subito partita indirizzata coi due gol dei rosanero che arrivano nello spazio di cinque minuti. Prima al 14’ l’inzuccata decisiva su corner è di Bellusci, mentre poi ci pensa Nestorovski a trovare il sinistro a fil di palo dal limite sull’assist di Aleesami. Nella ripresa la musica è sempre la stessa, Nesta cambia uomini ma è sempre il Palermo padrone del campo. Il 3-0 arriva dopo una splendida triangolazione Haas-Nestorovski-Hass, che poi appoggia al centro per il facile tap in Trajkovski. Poker al 68’ ancora di Nestorovski su calcio di rigore. Nel finale il gol di Dragomir accorcia sul 4-1.
PESCARA-FOGGIA 1-0
73' Gravillon
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani (87' Campagnaro), Gravillon, Perrotta, Del Grosso; Memushaj, Kanoutè (51' Machino), Brugman; Mancuso, Monachello, Capone (57' Antonucci). Allenatore: Pillon
Foggia (3-4-2-1): Bizzarri; Loiacono (75' Cicirelli), Camporese, Martinelli; Zambelli, Agnelli, Carraro (87' Gori), Kragl; Deli, Chiaretti (66' Galano); Mazzeo. Allenatore: Grassadonia
Note: al 68' rigore sbagliato Mazzeo (F)
Poche emozioni anche all’Adriatico nel primo tempo, ma una clamorosa occasione sprecata dal Foggia nella ripresa. La partita inizia col Pescara in campo col 433, Mancuso, Monachello, Capone il trio di Pillon in attacco. Mentre nel Foggia Deli e Chiaretti dietro Mazzeo. Come detto pochi brividi nei primi 45’ con un rigore sbagliato nel secondo tempo che Mazzeo spedisce sulla traversa. La dura legge del “rigore sbagliato, gol subito” la applica allora Gravillon, che al 73’ di testa sblocca anche l’ultimo campo di B ancora senza gol. La partita finirà così sull’1-0. Seconda vittoria (con due pari) in quattro giornate per i padroni di casa. Per il Foggia terzo ko consecutivo.
SPEZIA-CITTADELLA 1-0
48' Crimi
Spezia (4-3-3): Manfredini; De Col, Terzi, Giani, Augello; Bartolomei, Ricci (81' Maggiore), Crimi; Okereke, Galabinov (68' Pierini), Bidaoui (62' Gyasi). Allenatore: Marino
Cittadella (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Adorni, Drudi, Benedetti; Settembrini (74' Siega), Iori, Branca (62' Proia); Schenetti (82' Malcore); Panico, Finotto. Allenatore: Venturato
Note: al 40' espulso Panico (C)
Il Cittadella prova a continuare a sorprendere dopo le prime tre partite vinte e il primo posto in classifica a punteggio pieno. Il trio offensivo di Venturato è Schenetti, Panico e Finotto, mentre Marino sceglie il 433 con in attacco Okereke, Galabinov e Bidaoui. Nel primo tempo succede tutto intorno al 40’: prima la grande occasione dei padroni di casa con la traversa di Finotto, dunque il doppio giallo nello spazio di 30 secondi per Panico: prima brutto fallo a centrocampo, poi le proteste che costano una ripresa in inferiorità numerica al Cittadella, pagata immediatamente caro dopo tre minuti. Crimi sblocca infatti il match al 48' con un destro dal limite che fulmina Paleari complice una deviazione decisiva di Adorni. Il primo gol subito dal “Citta” in stagione è fatale. L’inferiorità numerica pesa e gli ospiti perdono così la testa della classifica in favore del Verona.