Va alla squadra di Corini il match al Rigamonti nella 23^ giornata della Serie B: dopo il botta e risposta Donnarumma (su rigore) e Rolando, Ndoj firma il 2-1 prima del rigore parato da Alfonso ad Arrighini. Nel finale ecco la doppietta di Donnarumma, capocannoniere con 21 reti. In serie utile da 10 turni e mai sconfitta in casa, la macchina da gol del campionato (49 centri) risponde al Palermo e torna al comando con 42 punti prima dello scontro diretto. Il Carpi di Castori non si schioda dal terzultimo posto
PUSCAS RILANCIA IL PALERMO, COLPO DELLO SPEZIA
BRESCIA-CARPI 3-1
18' rig. e 91' Donnarumma (B), 22' Rolando (C), 37' Ndoj (B)
BRESCIA (4-3-1-2): Alfonso; Sabelli, Cistana, Romagnoli, Martella; Bisoli, Tonali, Ndoj (71' Dessena); Spalek (77' Tremolada); Torregrossa (85' Gastaldello), Donnarumma. All. Corini
CARPI (4-3-3): Piscitelli; Pachonik (50' Mustacchio), Sabbione, Poli, Pezzi; Coulibaly, Vitale, Jelenic; Rolando, Arrighini (73' Cissé), Marsura (60' Concas). All. Castori
Ammoniti: Marsura (C), Pezzi (C), Tonali (B)
Palermo chiama, Brescia risponde. Dura poche ore la leadership ritrovata in Serie B dai rosanero, vittoriosi 2-1 a Perugia nonostante il paradossale caos societario in Sicilia. La squadra di Corini raccoglie il guanto di sfida e torna immediatamente in vetta, merita del 3-1 rifilato al Carpi nella 23^ giornata al Rigamonti. Tre punti nel nome di Alfredo Donnarumma, due gol e un assist per il capocannoniere del torneo: 21 i centri segnati dall’ex Empoli, protagonista pure come rifinitore a beneficio di Ndoj. E se gli emiliani avevano alzato la testa con Rolando, chi blinda la vittoria casalinga è l’ottimo Alfonso che para il rigore (3° in stagione) calciato da Arrighini. Tante conferme per la squadra di Corini, imbattuta in casa e in serie utile da 10 turni: massima resa col minimo sforzo per il migliore attacco della B, 49 reti segnate sulla strada della promozione prima dello scontro diretto al Barbera venerdì nel prossimo turno.
Alfonso para-rigori, Donnarumma bomber scatenato
Si ritrovano dopo l’1-1 del match d’andata Corini e Castori: se l’ex Palermo aveva inaugurato la sua avventura alla guida della squadra della sua città, il 64enne di San Severino Marche varò la sua terza gestione sulla panchina del Carpi. Indimenticabile la Serie A conquistata nel 2015, traguardo sfiorato due anni più tardi con la finale playoff concessa al Benevento. Solo una novità per il tecnico biancorosso nell’undici iniziale (Rolando per Di Noia), squadra che ha fermato il Verona nell’ultimo turno. E non può che confermare la formazione pure il collega bresciano: asfaltato a domicilio il Pescara per 5-1, Corini perde solo l’indisponibile Mateju (dentro Martella) e riparte dai suoi uomini chiave. Tonali in cabina di regia e Spalek trequartista alle spalle di Donnarumma e Torregrossa, coppia da 28 gol in campionato. Pronti-via ed è proprio Torregrossa a rendersi pericoloso con un rigore negato (fallo di Pezzi) e scagliare un sinistro di poco a lato. A sbloccare il match è il solito Donnarumma, rigore trasformato e 20° centro in Serie B dopo il contatto in area tra Ndoj e Rolando. È proprio l’esterno emiliano a farsi perdonare quattro minuti più tardi: suo il colpo di testa sul cross di Sabbione deviato da Ndoj, squillo che sorprende la difesa di Corini. Partita che vive di un sostanziale equilibrio tra il palleggio bresciano e il pressing del Carpi, copione stravolto dal solito Donnarumma in versione assist-man: in ritardo un colpevole Rolando sull’inserimento di Ndoj, diagonale vincente e vantaggio blindato da Alfonso. Già, perché dopo tre giri di lancette è il portiere del Brescia a confermarsi eccellente dagli undici metri con il 3° penalty neutralizzato in stagione: Illuzzi punisce l’intervento di Ndoj su Coulibaly, Arrighini calcia il rigore respinto dall’ottimo Alfonso che difende il 2-1 all’intervallo. Ripresa che non risente della girandola di cambi né del timido forcing del Carpi, punito al 91’ dal solito Donnarumma che castiga l’errore fatale di Sabbione. Tabù emiliano sfatato dal Brescia, vetta ritrovata e testa al big match del Barbera.