Frasi razziste, maxi squalifica per Marconi: la Corte d'appello conferma le 10 giornate

Serie B

Torna la maxi squalifica per Marconi: la Corte d'appello federale ha infatti ribaltato la sentenza del Coni, confermando le 10 giornate di stop decise in primo grado. L'attaccante dell'Alessandria, all'epoca al Pisa, aveva rivolto frasi razziste a Obi durante una partita contro il Chievo

SQUALIFICA MARCONI, COSA ERA SUCCESSO

La Corte d'Appello federale ha ribaltato la sentenza del Coni, infliggendo di nuovo 10 giornate di squalifica, come da giudizio di primo grado, al centravanti Michele Marconi per le frasi razziste contro l'avversario Obi in un Pisa-Chievo della scorsa stagione. L'attaccante oggi all'Alessandria dovrà dunque saltare le prossime otto partite, avendo già scontato due dei dieci turni di squalifica. Rientrerà soltanto nel 2022. Secondo l'accusa  Marconi, nel corso della partita di serie B Pisa-Chievo del 22 dicembre 2020, aveva usato la frase "la rivolta degli schiavi" indirizzata al centrocampista nigeriano Obi. A fine partita il club veneto aveva denunciato l'episodio di razzismo, lamentando che nessuno fosse intervenuto a partita in corso nonostante quelle parole fossero state "sentite dai più". La Procura federale aveva subito aperto un'indagine che aveva portato al deferimento e alla maxi squalifica. Sentenza ribaltata poi dal Coni e, ora, dalla Corte d'Appello federale.