De Rossi: "Mi sento pronto e forte, Spal unica con follia e coraggio a darmi una panchina"

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Daniele De Rossi è stato presentato in conferenza stampa come nuovo tecnico della Spal: "Mi sento pronto e forte per questa avventura, anche se è come passare dalle elementari alle medie, con un nuovo ruolo e un cambio di vita. In tanti mi stimano, ma solo la Spal ha avuto il coraggio e la follia di darmi una panchina. Giacca e cravatta? Mai. Lippi un maestro"

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Daniele De Rossi si è presentato alla stampa nella conferenza che si è tenuta a Ferrara. L'ex centrocampista di Roma e Nazionale, campione del mondo nel 2006, ha firmato con gli estensi un contratto fino al 2024

"In tanti mi stimano, ma solo la Spal ha creduto in me"

"Ho trovato un'umanità incredibile, una grande città. Sono anche un po' preoccupato, perchè entro in uno spogliatoio in una nuova veste con un nuovo ruolo. Ho cambiato vita, questo mi ha fatto venire dei pensieri. Ringrazio il presidente Tacopina, che mi vedeva allenatore anche quando ero ancora giocatore. Spero di ripagare la società, mi hanno dato grande fiducia. Siamo amici dal punto di vista umano, lo ritengo un sognatore e un vincente. Il calcio mi stima, in tanti si aspettano che sarò un buon allenatore ma ho faticato a trovare una squadra. Solo la Spal ha trovato coraggio e follia per chiamarmi".

"Nessuna paura, è come passare dalle elementari alle medie"

"Non ho avuto paura, è stato come passare dalla quinta elementare alla prima media, c'è stato il "friccichio" come diciamo a Roma. Sono focalizzato sul Cittadella, un match vicino. Mi sento pronto e forte, sono qui con la mia famiglia aggiuntiva che è il mio staff. Siamo molto uniti, anche con tutti coloro che erano già qui alla Spal. Stiamo preparando il match di sabato, non voglio creare confusione nella testa dei giocatori. Il nostro lavoro consiste in un'ora di campo e 6-7 con lo staff. E' complicato fare l'allenatore e lo è ancora di più farlo in corsa, ma sono qui".

"L'allenatore bravo non ha bisogno di determinati giocatori"

"Intensità, serietà e coraggio sono le basi, non chiudo l'occhio due volte in allenamento. Non devo trovare un altro De Rossi o scimmiottare un altro giocatore, devo trovare qualcosa di originale e fruttuoso. Non mi piace chi ha bisogno di determinati giocatori: l'allenatore bravo deve far viaggiare bene i propri cavalli al massimo schierandoli al meglio. Giacca o felpa in panchina? Giacca e cravatta mai, sarò comodo e in scarpe da tennis. Non vorrei fare promesse, servono testa, cuore e corpo in questa squadra". 

"La gente dimentica presto la carriera da calciatore"

"Tanti campioni del mondo in B? Non è un caso che avevamo un grande maestro come Lippi in Germania, ci ha trasmesso amore per la panchina. E' una cosa che arricchisce a livello di immagine per la Serie B, le dà blasone. Ma ci sono anche allenatori che non hanno nemmeno giocato in Serie C che danno qualcosa di più. La gente dimentica in fretta la carriera da calciatore, non ci si può adagiare, soprattutto per me che sono all'esordio"