Da Cavani a Stankovic, quando la riparazione diventa un capolavoro
LA FOTOGALLERY. Entrare in gioco a stagione in corso e fare la differenza: è questo l'obiettivo del mercato invernale. Non sono molti quelli che vi sono riusciti in Serie A. Ma tra loro, ci sono giocatori che hanno letteralmente ribaltato le sorti delle rispettive squadre
Lo chiamano mercato di riparazione, ma può trasformarsi in un autentico capolavoro. Per conferma, basta chiedere ai direttori sportivi che, nella finestra invernale, hanno portato nelle proprie squadre i vari Cavani, Stankovic, Thiago Silva e Davids. Ecco i colpi più azzeccati negli ultimi anni in Serie A -
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MARCEL DESAILLY. Il Milan trova in questo possente centrocampista francese, proveniente dal Marsiglia, l'erede naturale di Frank Rijkaard. Sbarca a Milano nel mercato di riparazione del 1993 (che all'epoca si teneva ad ottobre) per quasi 11 miliardi di lire. Con i rossoneri vincerà tutto nelle successive cinque stagioni -
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EDGAR DAVIDS. Quando arriva a Torino nel dicembre del 1997 per 9 miliardi di lire, in molti storcono il naso. Reduce da una fallimentare stagione al Milan, l'olandese diventa invece il "pitbull" di un centrocampo stellare, prima con Zidane e poi con Nedved. Con i bianconeri vince tre scudetti e raccoglie 235 presenze -
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DEJAN STANKOVIC. Quando sembrava destinato alla Juventus, il centrocampista serbo firma per l'Inter nel gennaio 2004. Dopo aver vinto moltissimo con la Lazio, Deki si supera in nerazzurro, diventando un simbolo per tifosi, compagni e allenatori. Lascia il calcio nel 2013 con la personale bacheca interista che parla di 326 presenze, 5 scudetti, 4 Coppe Italia, la Champions e il Mondiale per club del 2010 -
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GIUSEPPE ROSSI. Nel gennaio 2007, arriva in prestito al Parma dal Manchester United (via Newcastle) un 19enne dal grande talento, con un solo obiettivo: salvare la squadra. Il suo girone di ritorno è clamoroso: 9 gol in 19 presenze e salvezza assicurata per i ducali. Nasce al Tardini il grande Pepito -
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RONALDO. Nel gennaio 2007, uno dei colpi che hanno suscitato maggiore clamore negli ultimi anni: il passaggio del Fenomeno al Milan. Pagato 7,5 milioni di euro al Real Madrid, il brasiliano segna 9 reti in 20 partite (7 nei primi sei mesi, tra cui quello beffardo nel derby con l'Inter), facendo intravedere sprazzi della sua classe. Ma dopo appena un anno, si deve arrendere ai soliti infortuni -
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EDINSON CAVANI. Sempre nel 2007, approda a Palermo un talentuoso attaccante uruguaiano di 20 anni. Pagato 5 milioni di euro al Danubio, Cavani diventa uno dei centravanti più forti al mondo. Dopo 37 gol con i rosanero, va al Napoli e successivamente al Paris Saint-Germain -
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THIAGO SILVA E PATO. Destini comuni per i due brasiliani, che devono attendere alcuni mesi per giocare con il Milan. Thiago sbarca a Milanello nel dicembre 2008 dal Fluminense, pagato 10 milioni di euro. Ma, a causa dell'eccessivo numero di extra-comunitari in rosa, esordisce in rossonero nel settembre 2009. Pato, invece, viene ufficialmente acquistato in agosto (22 milioni all'Internacional), ma debutta a gennaio 2008, dopo essere diventato maggiorenne. Insieme, saranno fondamentali per la conquista dell'ultimo scudetto del Milan, targato 2011 -
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ANDREA BARZAGLI. Quando sbarca a Torino nel gennaio 2011, per circa 500mila euro dal Wolfsburg, si pensa a lui come un rincalzo. Oggi, Andrea Barzagli è uno dei migliori difensori del campionato e fulcro della difesa quattro volte campione d'Italia e vice-campione d'Europa in carica -
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ANTONIO CASSANO. Approdato a Milano dopo l'ennesima "cassanata" (gli insulti a Garrone, che gli costano l'addio alla Sampdoria), il talento di Bari è una mina vagante. Nei primi sei mesi in rossonero, Cassano è decisivo: gol, assist e giocate spettacolari aiutano il Milan a conquistare il tricolore. L'unico nella bacheca personale di Fantantonio -
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ANTONIO CANDREVA. Dopo aver girovagato tra Udinese, Livorno, Juventus e Parma, il centrocampista romano torna a casa, passando a gennaio 2012 dal Cesena alla Lazio. Trasforma lo scetticismo in applausi, diventando un punto fisso della squadra e della Nazionale. Per lui, già 170 presenze in biancoceleste e la Coppa Italia vinta nel 2013 -
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FREDY GUARIN. Nel gennaio 2012, arriva all'Inter in prestito dal Porto un grintoso centrocampista colombiano. Alla sua quinta stagione a San Siro (138 presenze e alcuni gol pesanti, come quello dell'ultimo derby), Guarin è tra i protagonisti della fantastica prima parte di stagione interista -
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MARIO BALOTELLI. Nel gennaio 2013, il Milan paga 20 milioni di euro per il cartellino di Super Mario. L'azzurro ripaga subito dell'investimento, trascinando i rossoneri in Champions con 12 reti in 13 presenze. Ad agosto 2015, il suo ritorno-bis a Milano via Liverpool -
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JORGINHO. Nel gennaio 2014, arriva a Napoli, in compartecipazione con il Verona, il centrocampista italo-brasiliano. Il numero 8 fatica a capire il gioco di Benitez, e resta ai margini del progetto per una stagione e mezza. Basta l'approdo al San Paolo di Sarri per trasformarlo in uno dei migliori centrocampisti del torneo -
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RADJA NAINGGOLAN. La Roma prende in prestito dal Cagliari questo mediano tutta grinta, chiamato a rimpiazzare l'infortunato Strootman. Il Ninja si rivela un acquisto più che azzeccato: entra nel centrocampo giallorosso a gennaio 2014. Da allora, non ne è più uscito -
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MOHAMED SALAH. A Firenze arriva nella sessione invernale del 2015 il Messi d'Egitto. L'impatto di Salah, preso in prestito dal Chelsea, sulla squadra di Montella è strepitoso: 9 gol in 26 partite e magie che ne fanno l'idolo della Fiesole. Fino al contestato trasferimento alla Roma... -
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MARCELO BROZOVIC. Nell'inverno 2015, l'Inter preleva in prestito dalla Dinamo Zagabria l'eclettico centrocampista. Un colpo a fari spenti, senza pretese. Ma Brozo, al netto delle sue avventure social, è oggi uno degli intoccabili per Roberto Mancini -
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