Li abbiamo ammirati tra l'Europeo U-21 e la Confederations Cup, appuntamenti estivi dalle ottime indicazioni per operazioni e trattative. Vi segnaliamo 20 nomi dall'impatto sorprendente che alimentano l'interesse sui radar di mercato. Magari in Serie A…
Idee di mezza estate nelle rotte del calciomercato, sessione che ha strizzato l’occhio alle rivelazioni di scena nei tornei internazionali. Se la Germania si è imposta tra Polonia e Russia, l’Europeo U-21 e la Confederations Cup hanno offerto nuove prospettive ai protagonisti più convincenti. Vetrine monitorate da talent-scout e osservatori, d’altronde non mancano colpi da non perdere: vi presentiamo i migliori 20 -
JULIAN POLLERSBECK (GERMANIA). Iniziamo dai pali soffermandoci sull’Europeo U-21: ottima figura per il ceco Zima, terzo portiere del Genoa, ancora meglio il collega tedesco a partire dalla fase a gironi. In semifinale due rigori parati agli inglesi senza l’escamotage dei “pizzini”, un bluff come lui stesso ha spiegato. Inamovibile nella Germania campione d’Europa, lui che fino a pochi mesi fa militava nella seconda squadra del Kaiserslautern. Poi la parabola tra club e Nazionale, tuttavia l’ha già blindato l’Amburgo -
JEREMY TOLJAN (GERMANIA). Senza spostarci dai tedeschi del ct Kuntz indichiamo i due laterali difensivi fondamentali a livello tattico. Servono 10 milioni di euro per il 23enne mancino Gerhardt, gioiello del Wolfsburg, mentre ne bastano 3,5 per il terzino dell’Hoffenheim. Classe 1994 accostato al Napoli, talento di spinta e miglior assist-man del torneo (3 passaggi vincenti), è nato a Stoccarda da madre croata e padre afroamericano. Ormai si è affacciato alla Bundesliga da quattro stagioni a riprova delle sue qualità -
JONNY CASTRO (SPAGNA). Se nella Rojita il nome a sorpresa è stato quello di Dani Ceballos, miglior giocatore della rassegna al centro di un’asta internazionale, il difensore mancino di proprietà del Celta Vigo ha soffiato il posto al più acclamato José Gayà. A 23 anni vanta quasi 150 presenze ufficiali con il club galiziano ovvero la squadra della sua città già apprezzata in Europa League. Costanza di rendimento e affidabilità alle basi di Castro, baricentro basso e fiato da vendere. È valutato 8 milioni di euro -
EDGAR IÉ (PORTOGALLO). Una produzione votata agli esterni tra dribbling e colpi ad effetto (Bruma, Gelson Martins e Podence) quella della scuola portoghese, ecco perché arretriamo di qualche metro focalizzandoci sul difensore classe 1994 in forza al Belenenses. Originario della Guinea-Bissau, terzino destro ma all’occorrenza centrale, vanta un passato nello Sporting Lisbona e nelle squadre ‘B’ di Barcellona e Villarreal. Forse leggerino (180 cm per 66 chili) ma smaliziato, un gol a referto contro la Macedonia -
JORGE MERÉ (SPAGNA). In orbita Sampdoria che ha offerto 8 milioni di euro allo Sporting Gijon, il centrale della Rojita si avvicina quindi al battesimo nel campionato italiano. Appena 20enne eppure già provvisto di un buon bagaglio d’esperienza: 12 presenze e un gol nel biennio dell’U-21 spagnola, 63 presenze complessive in prima squadra nonostante il salto nella Liga. Non manca la personalità né un potenziale destinato a crescere: fisico da battaglia e prestazioni di livello a testimonianza del suo ottimo Europeo -
NIKLAS STARK (GERMANIA). Un’altra proposta futuribile per la retroguardia è legata al colosso 22enne, monumentale al centro della difesa tedesca in partnership con Kempf (Friburgo). Nemmeno un infortunio l’ha escluso dal trionfo finale contro la Spagna, d’altronde la presenza del centrale di proprietà dell’Hertha Berlino è stata indiscutibile nel corso dell’Europeo tra carisma e buone letture tattiche. Base d’asta fissata a 10 milioni di euro per Stark, giovane che ha candidamente ammesso di ispirarsi a Giorgio Chiellini -
NESTOR ARAUJO (MESSICO). Se preferite un difensore dalla maggiore esperienza, piuttosto, la Confederations Cup ha offerto il nome del centrale messicano classe 1991. Fisico massiccio (188 cm per 85 chili) e un’abilità non comune nel gioco aereo, qualità ribadita dalla rete segnata contro la Russia. Milita in patria nel Santos, buona intesa con Hector Moreno appena trasferitosi alla Roma: chissà che non possa seguire le orme del compagno di reparto. Il prezzo contenuto (2 milioni di euro) è più di un indizio -
LEON GORETZKA (GERMANIA). In Russia il premio di ‘best player’ è andato a Julian Draxler, tuttavia la palma di rivelazione assoluta spetta al centrocampista 22enne in forza allo Schalke 04. Giocatore completo per interdizione e versatilità, ultimo passaggio e gol: 3 reti (e un assist) nella vittoriosa campagna tedesca in Confederations Cup. Chi ricorda? Un po’ Schweinsteiger e pure Matthaus ma soprattutto Ballack, sebbene sia più votato a gettarsi negli spazi. In Germania danno per fatto il suo matrimonio con il Bayern Monaco -
MARCELO DIAZ (CILE). Direttamente dalla Russia un’altra idea per il centrocampo risponde al mediano classe 1986, elemento d’esperienza impegnato in Liga con il Celta Vigo dopo le buone parentesi con Basilea e Amburgo. Non fatevi ingannare dal fisico minuto (166 cm per 64 chili), d’altronde per garra e tempi di gioco sa farsi rispettare eccome. Stuzzica pure il compagno Martin Rodriguez, ala 22enne dall’alto tasso tecnico di scena in Messico: un gol all’Australia e buone soluzioni, preoccupa piuttosto la discontinuità -
ANDRÉ ZAMBO ANGUISSA (CAMERUN). Un altro elemento d’equilibrio in mediana è il camerunense classe 1995, assente nella spedizione trionfale dei “Leoni Indomabili” in Coppa d’Africa poiché concentrato a “crescere nel club”. Una scelta vincente considerando la stagione al Marsiglia (37 presenze complessive) e il buon impatto in Russia: un gol e il titolo di uomo partita contro l’Australia. Nell’identikit registra senso della posizione, buona tecnica e incursioni in area. Intanto all’OM di Garcia può liberarlo l’arrivo di Luiz Gustavo -
MAXIMILIAN ARNOLD (GERMANIA). Tornando all’Europeo in Polonia non è passato inosservato lo spessore del capitano tedesco, 23enne legato al Wolfsburg dal 2009. Mediano e regista, mancino educato in impostazione come in occasione dei calci piazzati: un piede affilato sfruttato dai compagni con due assist decisivi all’attivo. Naturalmente non mancano visione di gioco e personalità, vedi la schermaglia con l’azzurro Gagliardini. È stato proprio Arnold il fulcro del gioco dell’ottima Germania campione d’Europa -
MICHAL TRAVNIK (REPUBBLICA CECA). Se il prezzo di Arnold (10 milioni di euro) può frenare le sue pretendenti, il costo accessibile del capitano ceco rappresenta una soluzione intrigante: vale 750.000 euro il cartellino di questo “tuttocampista” alla Hamsik per gol, corsa e inventiva. Leadership innata e un acuto da ‘10’ contro l’Italia, gioca in patria nello Jablonec: è giunta l’ora di guadagnare la ribalta all’estero. Chi è destinato a raggiungerla è il compagno Lüftner, difensore fatale a Donnarumma e atteso dal Copenaghen -
LEWIS BAKER (INGHILTERRA). Un gol a testa in Polonia per i baby di proprietà del Chelsea: l’attaccante Tammy Abraham (23 reti in prestito al Bristol nella B inglese) ed il centrocampista classe 1995 a segno contro i padroni di casa polacchi. Non è la confidenza con la rete a mancare al jolly di origine giamaicana, parcheggiato in Olanda al Vitesse dove ha inanellato 15 centri complessivi. Lo apprezzava José Mourinho, chissà che la recente evoluzione non possa convincere Antonio Conte ad inserirlo in prima squadra -
MITCHELL WEISER (GERMANIA). L’uomo della finale era stato in realtà messo alla porta nel 2015 dal Bayern Monaco, club che lo scartò a causa delle sue bizze a beneficio dell’Hertha Berlino. Esterno a tutta fascia dalla difesa all’attacco, il 23enne tedesco ha convinto per carattere e abilità nell’uno contro uno. Piaceva a Guardiola, si è riscoperto attaccante segnando di testa il gol decisivo contro la Spagna a Cracovia. Valutato 9 milioni di euro e in rapida ascesa dopo l’ultimo biennio, oggi vale più di una scommessa sulla destra -
ALEKSANDR GOLOVIN (RUSSIA). Decisamente arruolabile all’Europeo dei giovani in virtù dei suoi 21 anni, il centrocampista del CSKA Mosca ha trovato spazio nella Confederations Cup organizzata in casa. Ragazzo talentuoso per proprietà tecnica e polivalenza tattica (trequartista, esterno e pure centrale), Golovin ha già esordito in Champions League e si candida a golden boy russo nel futuro prossimo. Meno brillante il bomber 27enne Smolov, macchina da gol in patria ma sgonfiatosi dopo la rete alla Nuova Zelanda -
ENIS BARDHI (MACEDONIA). Poca fortuna per la debuttante assoluta alla fase finale dell’Europeo U-21, piuttosto letale alla Francia nelle qualificazioni. Può rivelarsi un affare assoluto l’acquisto del trequartista classe 1995, due gol contro Serbia e Portogallo a ribadire i numeri della sua ultima stagione: 12 reti e 7 assist in Ungheria con l’Ujpest, club poco trafficato sulle rotte di mercato ma proprietario di un gioiellino di qualità. Per chi è amante dei colpi low cost (700.000 euro come nel suo caso) il risultato è garantito -
LARS STINDL (GERMANIA). Favorito dalle scelte di Loew nei tedeschi formato sperimentale, il capitano del Borussia Monchengladbach si è ritagliato un ruolo da protagonista in Confederations Cup. Tre reti nel torneo, tanti quanti ne aveva segnati alla Fiorentina in 11’ in Europa League. Reduce dalla migliore stagione realizzativa di sempre (18 centri totali), questo jolly offensivo a 28 anni ha trovato la piena maturità guadagnandosi la Nazionale. Valutato 15 milioni di euro, Stindl brilla in mezzo ai tanti baby tedeschi -
TIMO WERNER (GERMANIA). Ragazzo prodigio ai tempi dello Stoccarda, una forza della natura al Lipsia con 21 gol in 31 partite. Uno sguardo alla carta d’identità (6 marzo 1996) e un impatto super in Russia: 3 reti, 2 assist e Scarpa d’Oro come miglior cannoniere. Indicato come principe dei simulatori in Bundesliga, ha incassato colpi proibiti (vedi la gomitata di Jara) senza eccedere in platealità. Sinonimo di crescita per un attaccante dal moto perpetuo e il gol nel sangue, doti che apprezzeremo in Champions League -
DAWID KOWNACKI (POLONIA). Se il difensore 21enne Bednarek si è già accasato al Southampton, l’attaccante classe 1997 si trasferisce alla Sampdoria sulle orme del sorprendente Schick. Un gol all’Europeo contro la Svezia, lui che ne ha accumulati 27 in quattro stagioni nel Lech Poznan dove spiccò il salto Robert Lewandowski. Accostato proprio al bomber del Bayern Monaco per cinismo e abilità sotto porta, Kownacki approda in Serie A per una cifra superiore ai 4 milioni ignorando Borussia Dortmund e Standard Liegi -
CHRIS WOOD (NUOVA ZELANDA). Chiudiamo con una pista esotica, idea che porta in Oceania come nel caso dell’australiano Rogic (trequartista del Celtic). Meno incline ai guai muscolari è il centravanti neozelandese, 25 anni e un fisico prestato dal rugby. A segno in Conf Cup contro il Messico, Wood è reduce da una stagione superlativa con il Leeds in Championship (30 gol totali). Dal 2009 impegnato in Inghilterra nelle serie inferiori, può riservare sorprese senza costi da capogiro (6 milioni di euro il suo prezzo) -