Nel giorno in cui gli amanti dello shopping online vanno a caccia di affari con l’Amazon Prime Day, ricordiamo i più grandi "colpacci" della storia. Intuizioni, campioni improvvisamente in saldo, occasioni sfruttate: il mercato si fa anche così
È il sogno di qualsiasi direttore sportivo: cogliere al volo l’occasione, fare l’affare che passerà alla storia. Ecco una carrellata (senza considerare gli affari a parametro zero) dei più significativi, dal “tozzo di pane” speso per Platini all’Ibrahimovic pagato un terzo del suo valore
Ibrahimovic al Milan. Affare forse impareggiabile, orchestrato dalla coppia Galliani-Raiola abilissima a cogliere al volo l’occasione. Zlatan vuole lasciare il Barcellona, Guardiola se ne vuole disfare e, pur di non averlo più tra i piedi, lo svende. Il 28 agosto 2010 viene ceduto al Milan in prestito con diritto di riscatto fissato a 24 milioni di euro, lui che solo un anno prima era stato valutato attorno ai 70. E parliamo di un giocatore che veniva da una stagione comunque ottima, con 16 gol in 29 partite… -
Dagli affaroni agli... "affaracci"
Sneijder all’Inter. Nell’estate 2009, al Real Madrid non c’è più posto per lui. Un campione in esubero, al quale viene detto chiaramente che il club non punta più su di lui. Si fa avanti l’Inter, che con 15 milioni di euro preleva negli ultimi giorni di mercato un giocatore che vale almeno il doppio. Sarà fondamentale nella stagione del Triplete, poi la finale Mondiale con l’Olanda e l’inspiegabile Pallone d’Oro negatogli dopo un'annata così -
Dagli affaroni agli... "affaracci"
Zidane alla Juventus. Sette-virgola-cinque miliardi di lire. Ecco quanto la Juve paga nel 1996 uno dei giocatori destinati a diventare tra i più forti di sempre, poi rivenduto a 150. Resta un grande interrogativo: dato che a vedere le partite del Bordeaux c’erano anche gli osservatori del Milan, impegnati a monitorare Dugarry, perché nessuno di loro si accorse di Zizou? -
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Kaka al Milan. Moggi ci scherzò su, ironizzando sul suo nome; nel frattempo il Milan si assicurava questo brasiliano semisconosciuto per una cifra poco superiore agli 8 milioni di euro. Il fatto è proprio che nessuno lo conosceva, nemmeno il suo futuro allenatore Ancelotti che, per tenere buoni i giornalisti che gli chiedevano di descrivere il nuovo acquisto, si inventò qualcosa dicendo: “Somiglia a Cerezo” -
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Nainggolan alla Roma. Anni dopo ci troviamo al cospetto di uno dei centrocampisti più completi d’Europa. Quando però nel gennaio 2014 la Roma lo prende in prestito dal Cagliari per 3 milioni, con opzione di riscatto della metà del cartellino a 6 milioni, nessuno può immaginare la portata dell’affare -
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Maicon all’Inter. Tanti miliardi spesi, spesso buttati: poi con un investimento di appena 6 milioni di euro, nell’estate 2006 Moratti si porta a casa dal Monaco il terzino destinato a diventare un punto fermo della squadra per anni, nonché il migliore del mondo nel suo ruolo -
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Nedved alla Lazio. L’Europeo del ’96 lo svela al mondo, i biancocelesti sono i più svelti a chiudere l’affare. Nove miliardi di lire per uno così? Un regalo -
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Platini alla Juventus. La celebre battuta di Gianni Agnelli rende bene l’idea dell’affare: “L'abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras”. Tozzo di pane da 250 milioni di lire, con smacco all’Inter che aveva già un precontratto con il francese nel cassetto e non portò mai a termine l’affare -
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Ronaldo al PSV. I primi a credere in quel ragazzino brasiliano con i dentoni (nella foto, al centro) furono gli olandesi. Nel 1994 pagano 6 milioni di dollari al Cruzeiro, dopo una stagione (30 gol in 33 partite) si rendono conto di avere tra le mani un fenomeno vero. Impossibile trattenere uno così: dopo due anni bussa il Barcellona con 20 milioni di dollari -
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Radamel Falcao al Porto. Dici “Porto” e senti profumo di affarone. Il club biancoblu è maestro nel pagare poco giocatori che si rivelano presto campioni, poi ceduti a cifre esorbitanti. El Tigre, nel 2009, fu pagato 5,3 milioni di euro al River -
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Vidal alla Juventus. Nell’estate 2011 i bianconeri pagano 12,5 milioni al Bayer Leverkusen: sembra un affare fatto per completare la rosa, tanto che inizialmente Conte non lo vede nell’undici titolare. Gli bastano poche partite per capire che il cileno avrà sempre una maglia da titolare -
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Cavani al Palermo. Il fiuto di Zamparini è cosa nota. Tra i suoi tanti colpacci quello con cui si aggiudicò il Matador per 5 milioni di euro nel gennaio 2007 -
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Rakitic al Siviglia. Uno dei fiori all’occhiello di Monchi, vero mago delle occasioni colte al volo. Nel 2010 l’ex ds del club andaluso riuscì ad assicurarsi il talento croato che giocava nello Schalke04 per appena 2,5 milioni di euro. Tre milioni, invece, veniva pagato l’allora più quotato Medel del Boca Juniors -
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Dani Alves al Siviglia. Altro colpaccio di Monchi: quando il terzino brasiliano era uno sconosciuto, lo ottenne in prestito dal Bahia, pagando poi 500mila euro per il riscatto. I tifosi della Roma possono stare tranquilli: il loro nuovo ds è un fuoriclasse -
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Schick alla Sampdoria. Onestamente: quanti, esattamente un anno fa, sapevano qualcosa di lui? I blucerchiati lo pagano 4 milioni di euro allo Sparta Praga: dopo una stagione c’era già la fila di big alla porta -
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Barzagli alla Juventus. “Dimenticato” dal calcio italiano in Bundesliga, dove era emigrato nel Wolfsburg, nel gennaio 2011 i bianconeri fanno leva sulla sua voglia di tornare in Serie A e sulla volontà del club tedesco di cederlo. Costo dell’operazione che fa quasi sorridere, a pensarci adesso: 300mila euro -
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