Annunciati gli stranieri al battesimo nel nostro campionato, la prossima stagione concederà la ribalta anche ai protagonisti italiani per la prima volta in A. Scopriamo giovani talenti e prospetti di qualità, nuovi volti come gli uomini d'esperienza al traguardo più alto della carriera
Scorre il countdown verso il fischio d’inizio della Serie A 2017/18, campionato che promette spettacolo e new entry tutte da conoscere. Elencati i nuovi stranieri prossimi al battesimo nella massima serie, perché non soffermarci sul made in Italy per la prima volta in A? Un palcoscenico raggiunto da giovani talenti e giocatori d’esperienza, tutti affacciati all’esame più importante della carriera -
MATTEO PESSINA (ATALANTA). In rigoroso ordine alfabetico e quindi dai bergamaschi, partiamo da un presupposto: da qui al 31 agosto le operazioni di mercato possono riservare novità per gli esordienti in A come nel caso del centrocampista classe 1997. Prodotto del Milan e applaudito in Lega Pro a Catania (36 presenze e 9 gol), si è messo in luce al Mondiale U-20 prima di vestirsi di nerazzurro nella trattativa che ha portato Conti alla corte di Montella -
GIANLUCA MANCINI (ATALANTA). Nel suo caso la Dea ha invece giocato d’anticipo a gennaio prelevandolo per 800.000 euro dal Perugia, lui che in Umbria ha accumulato 30 presenze e un gol in Serie B. Parabola in ascesa per questo centrale difensivo, 21enne dal buon fisico e dal profilo convincente: Bucchi ha pagato dazio con lui in campo solo nella semifinale playoff contro il Benevento. Qualità da ribadire in A dopo l’infortunio al ginocchio e due mesi ai box -
RICCARDO ORSOLINI (ATALANTA). Anche la Juventus si era mossa a gennaio per blindare il gioiello ascolano, ala mancina classe 1997 dal valore fuori discussione: piede educato, dribbling esaltante e una progressione letale, doti evidenziate dal bottino nell’ultima Serie B (8 gol e 6 assist). Un investimento pari a 6 milioni di euro per il miglior Azzurrino del Mondiale U-20, rassegna che l’ha laureato capocannoniere con 5 reti in 7 partite. In prestito biennale a Bergamo, attendiamo di vederlo all’opera con Gasperini -
LUCA VIDO (ATALANTA). Debutto in Serie A anche per l’attaccante 20enne, cresciuto nel vivaio del Milan e ceduto per un milione di euro ai nerazzurri proprio come Pessina. Anch’egli aggregato alla spedizione U-20 di Evani in Corea del Sud, centravanti dal repertorio esaltante già frenato dai troppi infortuni, salutò la Primavera rossonera con 29 gol complessivi prima d’irrompere in B a Cittadella (4 reti in 12 gare). Fisico longilineo e gran tecnica, può agire anche da seconda punta e riserva assist -
FABIO LUCIONI (BENEVENTO). Giovani da valutare sul campo nonché elementi d’esperienza a partire dal capitano degli Stregoni, leader difensivo dal 2014 in squadra al pari di Padella vicino alla cessione. Classe 1987 impegnato in carriera tra Lega Pro (Barletta e Spezia) e Serie B (Reggina), si è reso protagonista del doppio salto consecutivo del Benevento fino alla A. Smaliziato e onnipresente con 46 partite nell’ultima stagione dove si è ritagliato pure 3 reti da palla inattiva -
GIANLUCA DI CHIARA (BENEVENTO). Frenato proprio dai campani nella semifinale playoff, lui che li ha disputati con la maglia del Perugia, si è aggregato agli uomini di Baroni per 3 milioni di euro. Un prezzo che testimonia il profilo di questo laterale mancino, 23 anni e 8 assist nello scorso campionato. E pensare che poco più di anno fa sfornava cross a Foggia, tappa fondamentale agli ordini di De Zerbi così come la stagione con Bucchi a Perugia. Piace per attitudine offensiva e precisione del sinistro -
LORENZO VENUTI (BENEVENTO). Se attendono la conferma i centrocampisti Del Pinto e De Falco, due superstiti della prima storica promozione in B, chi è sicuro di un posto in Serie A è il terzino destro classe 1995 in prestito dalla Fiorentina. Due le stagioni di gavetta con le maglie di Brescia e Benevento, club quest’ultimo dove è stato parcheggiato nuovamente dai viola. Impeccabile per intensità e tenuta atletica -
AMATO CICIRETTI (BENEVENTO). Piace in Serie B l’esperto Melara, esterno destro e simbolo giallorosso, mentre il prossimo campionato regalerà una vetrina adeguata al mancino classe 1993. Amante dei tatuaggi e scuola Roma, club che lo scaricò dopo i prestiti in Lega Pro, si è imposto a Benevento come ala offensiva dai colpi da campione: il suo ultimo bottino recita 6 gol e 12 assist, dato quest’ultimo che l’ha premiato come il re della categoria. Classe e fantasia per il ragazzo della Magliana atteso dalla sfida contro il passato -
FILIPPO ROMAGNA (CAGLIARI). Ceduto a titolo definitivo dalla Juventus (7,6 milioni di euro) che ha viceversa prelevato Del Fabro, i rossoblù di Rastelli si sono assicurati un prospetto di grande personalità a dispetto dei soli 20 anni. Difensore centrale cresciuto a Vinovo, maturato in B nella scorsa stagione tra Novara e Brescia (19 presenze totali), è stato il capitano degli Azzurrini all’Europeo U-19 (2° posto nel 2016) e al recente Mondiale U-20 chiuso con il bronzo. Il prossimo esame? Trovare spazio in Serie A -
MATTIA BANI (CHIEVO). Difficile dire se Rigione debutterà nella massima serie, palcoscenico invece alla portata per questo centrale classe 1993 acquistato dai veneti la scorsa estate e mantenuto in prestito a Vercelli. Qui si è consacrato l’ex Primavera del Genoa, tre stagioni e 96 presenze totali con i piemontesi a ribadire un identikit da difensore in ascesa. Anche Bonucci esordì in Serie A alla sua età, chissà se riuscirà a seguirne le orme -
ANTONIO CINELLI (CHIEVO). Bani ringiovanirà l’esperta difesa della squadra di Maran, allenatore che invece potrebbe destinare nuovamente in B il centrocampista 27enne mai impiegato in Serie A. Scuola Lazio e bandiera del Vicenza, conquistò la promozione nella massima serie con il Cagliari prima di entrare in orbita Chievo: sospeso tra Cesena e Novara (37 presenze totali) nell’ultima stagione, vorrebbe giocarsi le sue carte a Verona -
GIOVANNI CROCIATA (CROTONE). A 20 anni bagnerà il suo debutto nella massima serie il centrocampista palermitano, jolly prelevato a titolo definitivo dal Milan dove è cresciuto nel settore giovanile. Buono il suo impatto tra i professionisti a Brescia (19 gare, un gol e 4 assist), da valutare il suo avvento in una realtà tutta da scoprire. Intanto per duttilità può regalare diverse soluzioni a Nicola: mediano, esterno e pure trequartista come adottato da Brocchi in Primavera e in Serie B -
RICCARDO BROSCO (HELLAS). In recupero dalla rottura del crociato del ginocchio destro, crac che ha interrotto in anticipo l’ultima stagione a Latina, il difensore 26enne studia la possibilità di confermarsi a Verona dove venne acquistato lo scorso gennaio. Non è l’esperienza a mancare al centrale scuola Roma, pedina nota in Serie B dove ha accumulato oltre 200 presenze con Triestina e Pescara (promozione in A), Ternana e soprattutto Latina per quattro campionati -
ANTONIO CARACCIOLO (HELLAS). Solo omonimo del più noto Airone, praticamente un monumento dalle parti di Brescia, come Brosco anche il difensore classe 1990 insegue il battesimo in carriera in A. Da un anno alla corte di Pecchia dove da titolare (33 gare) ha contribuito al riscatto immediato dei veneti, in precedenza si era distinto con la maglia del Brescia per tre stagioni. E pensare che da ragazzo spiccò il salto con le giovanili di Inter e Bari maturando un breve passaggio al Genoa -
MARCO FOSSATI (HELLAS). Vivaio Milan e Inter per il centrocampista 24enne, promessa a lungo attesa fino all’imminente debutto ai massimi livelli. Regista di qualità confinato in B per 5 anni e 167 presenze complessive, dopo la promozione conquistata a Cagliari si è ripetuto pure a Verona. Exploit che è valso l’obbligo di riscatto dei veneti come da accordi, tuttavia Pecchia è pronto a scommettere sulle geometrie del piccolo principe diventato finalmente grande -
SIMONE PALOMBI (LAZIO). Non solo il baby Murgia tra le fila dei biancocelesti di Simone Inzaghi, allenatore che dall’esperienza nella Primavera ha puntato pure su Strakosha, Crecco e Lombardi. L’ultimo talento del vivaio è l’attaccante classe 1996, punta dai mezzi sorprendenti come ribadito nel suo esordio tra i professionisti: 9 reti nella stagione alla Ternana, squadra che ha restituito alla Lazio un giovane dal sicuro avvenire. E l’amicizia fraterna con Murgia non può che stimolarne l’ascesa -
NICCOLÒ ZANELLATO (MILAN). Probabile fuoriquota nella nuova Primavera rossonera di Gattuso, sicuramente pronto ad affacciarsi in prima squadra sulle orme di Donnarumma, Locatelli e Cutrone. Centrocampista 19enne dalla buona confidenza con il gol (11 nella sola Primavera milanista), Zanellato ha prenotato la maglia numero ‘45’ e partecipato alla preparazione estiva con Montella. In tanti si dicono certi dell’ennesimo enfant prodige prodotto in casa -
RICCARDO MARCHIZZA (SASSUOLO). Nemmeno l’addio di Eusebio Di Francesco ha stravolto la filosofia societaria votata al made in Italy in chiave futuribile. Ormai consolidato l’asse di mercato con la Roma che ha concesso a Bucchi il 17enne centrocampista Frattesi (3 milioni di euro) e il difensore classe 1998, pagato 4,5 milioni appena sfornato dalla Primavera. Difensore centrale fisico e all’occorrenza terzino sinistro, lui che ha partecipato alla fortunata campagna Azzurra all’Europeo U-19 e al Mondiale U-20 -
FRANCESCO CASSATA (SASSUOLO). Se il figlio d’arte Pierini verrà mandato a farsi le ossa, l’investimento oneroso per il ragazzo scuola Juve (7 milioni di euro) giustificherà il suo battesimo in Serie A. Cresciuto nel vivaio dell’Empoli prima e dei bianconeri poi, questo mediano 20enne si è subito imposto in B ad Ascoli per alternative tattiche e carattere da vendere. Forse troppo se consideriamo le 18 ammonizioni rimediate in stagione, certo è che su di lui aveva messo gli occhi pure Klopp ai tempi della Primavera di Fabio Grosso -
GIANLUCA SCAMACCA (SASSUOLO). A 18 anni il curriculum recita esperienze nei settori giovanili di Roma e Psv Eindhoven, club quest’ultimo dove si rifugiò per due anni agli ordini di Ruud van Nistelrooy. Niente male per un centravanti in erba dal fisico esagerato (195 cm per 85 kg) e una lunga trafila nelle selezioni degli Azzurrini, excursus che ha anticipato il suo ritorno in Italia al Sassuolo con il trionfo a Viareggio. Davanti ci sono Matri, Falcinelli e Iemmello, ma vuoi vedere che Bucchi non gli dia una chance? -
ALEX MERET (SPAL). Fiumi d’inchiostro scritti sul suo conto tanto da scomodare perfino il ct Ventura, ennesimo estimatore di un predestinato come Donnarumma. Classe 1997, scuola Udinese e un prestito rinnovato a Ferrara dove si metterà in mostra in Serie A. Tra i protagonisti della cavalcata della banda Semplici, portiere dal fisico slanciato (190 cm per 82 kg) e numeri positivi (30 presenze con 11 clean sheet) a candidarsi a protagonista del futuro. Alle sue spalle ci sarà pure il figlio d’arte Gabriele Marchegiani -
FRANCESCO VICARI (SPAL). Sarà la prima volta nella massima serie anche per il difensore 23enne, prodotto delle giovanili della Roma con Stramaccioni allenatore eppure svezzato dalla Serie B. A Novara dal 2012 via Taranto, centrale dalla struttura impressionante e dall’abilità nel gioco aereo, si è subito imposto nelle gerarchie di Semplici ritagliandosi 34 partite e una storica promozione. Mezzi da ribadire ad alti livelli, lui che ritroverà l’ex compagno giallorosso Romagnoli e la squadra che non puntò sul suo profilo -
MICHELE CREMONESI (SPAL). Se i vari Giani, Arini, Zigoni e Finotto ripartiranno dalla Serie B dopo averla vinta con la Spal, chi debutterà a Ferrara in Serie A è il difensore 29enne già promosso in categoria tra le fila del Crotone. Uno stile curato non solo in materia di baffi e pizzetto: centrale da 29 presenze e 2 gol nell’anno della festa biancazzurra, si era ritagliato tre stagioni in Calabria e ben otto nella sua Cremona. L’avvento di Felipe, Oikonomou e Vaisanen dovrebbe limitarne lo spazio ma non la leadership in gruppo -
LUCA MORA (SPAL). La barba più famosa dell’ultima Serie B, sebbene a promozione archiviata ci abbia dato un taglio per la disperazione di fan e tifosi. Ecco un altro degli intoccabili in casa Spal, mediano 29enne dal 2015 di scena al Mazza e tra gli artefici della doppia promozione con Semplici. Centrocampista tuttofare, mancino dinamico e dalla verve realizzativa in costante ascesa (5 gol in Lega Pro, ben 7 da debuttante in B). Lo chiamano il “Filosofo” a causa dei suoi studi accademici, sicuramente è un riferimento dello spogliatoio -
MANUEL LAZZARI (SPAL). Attenzione all’esterno destro di Semplici nell’intoccabile 3-5-2 di partenza, modulo che ha esaltato la facilità di corsa e le proprietà tecniche di questo brillante classe 1993. Unico superstite in campo nel passaggio tra Giacomense e Spal del 2013 a testimonianza dell’attaccamento alla maglia, lui che pensò al ritiro deluso dagli inizi nel vivaio del Vicenza. A Ferrara ha maturato oltre 100 presenze con un’escalation negli assist: 8 nell’ultima stagione, d’altronde è una freccia sulla destra -
KEVIN BONIFAZI (TORINO). Chi da Ferrara ha spiccato il salto è infine il difensore classe 1996, strapotere fisico e personalità a smentire la carta d’identità. Richiamato da Mihajlovic e dal Torino che ne detiene il cartellino, ultima tappa dopo la promozione in biancazzurro (20 partite e 3 reti) oltre alla chiamata di Ventura allo stage di Coverciano. Faticò ad imporsi in Lega Pro (Benevento e Casertana), è letteralmente sbocciato in Serie B con prestazioni da urlo. Eppure ai tempi della Primavera granata se ne accorse pure Amauri -