
Calciomercato story, Higuain e i suoi fratelli: quando la grande maglia cambia 3 volte. LE FOTO
Napoli, Juve e Milan: tre big per un big come Gonzalo Higuain. Ma anche Pirlo, Ibra o Bonucci colorati di bianco-rosso-nero e azzurro, fino a Baggio e Bobo Vieri, che di maglie "pesanti" ne hanno cambiate addirittura quattro o cinque. Ecco tutti i giocatori che hanno attraversato (sul mercato) le più accese rivalità d'Italia

Leo che torna a casa e saluta il rossonero (dopo aver giocato con l’Inter a inizio carriera), Higuain che finisce al Milan e veste la sua terza maglia di una grande squadra della Serie A. Ma chi sono gli altri giocatori iscritti al “club delle big”? I campioni che, in barba alle rivalità, hanno vestito almeno tre divise pesantissime nel nostro campionato?

Milan, Inter e Juve: un classicone. Che affonda le sue radici nel passato di Cevenini, Meazza, Candiani e arriva fino ai giorni d’oggi. Bonucci (anche?) questa volta non ha spostato gli equilibri, e tornando alla Juve aggiunge solo un nuovo capitolo alla sua storia personale pur sempre però senza stravolgere la statistica: Leo aveva infatti già giocato per le 3 big per eccellenza della A. Nerazzurro per una volta, bandiera della Juve e bandiera (sfumata) del Milan

Servono scudetti? Chiamate tale Zlatan Ibrahimovic, che (Calciopoli e sentenze a parte) ha vinto sempre e ovunque. Campione d’Italia con la Juve, con l’Inter e anche col Milan. Il campionato del 2012 (in rossonero, da capocannoniere) sarà l’unico che gli sfuggirà in tutta la sua storia in Italia

Come se “solo” le tre big non bastassero, c’è anche chi è riuscito addirittura a passarne quattro di grandi squadre, immerso in quelle rivalità incrociate che avrebbero potuto farne uno dei più odiati di sempre. Baggio? Fu il più amato. Un campione talmente spettacolare che nessuno gli serba rancore. Dalla Fiorentina alla Juve. Dalla Juve al Milan e poi anche all’Inter

Per il poker di Baggio ecco la scala reale di Bobo Vieri, oggi amatissimo sui social ma sicuramente un po’ contestato quando, dopo una vita nell’Inter, passò al Milan nel 2005. Nel suo passato anche la Juve e la Lazio, più la Viola tra 2007 e 2008

Dunque ecco il Pipita, fresco di nuova maglia e già sorridente. 91 gol con la divisa azzurra del Napoli, dove ha battuto il record storico di centri in un singolo campionato (soffiandolo a un milanista, Nordahl). 55 in bianconero. E a Milano sperano tutti che il vizio della rete rimanga sempre lo stesso

Napoli nel cuore, dove è nato e dove ha iniziato la carriera. Fabio Cannavaro esplode nel Parma e poi passa all’Inter. Nel 2004, poi, il grande smacco e la firma con la Juventus

Tra Juve e Fiorentina non corre buon sangue, si sa. Ma anche Luca Toni rimane uno dei calciatori più amati di sempre, nonostante il cambio di maglia. 99 partite e 57 gol in viola. Sei mesi alla Roma e uno scudetto sfiorato (quello dell’Inter del Triplete), e altri sei mesi in bianconero nel 2011. I gol e sempre la stessa esultanza: “Non vi sento!”

Fiorentina, Inter e Milan. Un destino che accomuna Morfeo e Maurizio Ganz. Due giocatori con parabole inverse nella città di Milano. Il primo, da giovane, partirà dal Milan per finire in nerazzurro (passando per Firenze), anche se sarà Parma la piazza dove costruirà la sua carriera

Per il secondo invece, il passaggio è inverso: dall’Inter al Milan, dove pochi giorni dopo il trasferimento tra cugini segnerà proprio ai nerazzurri in un derby di Coppa Italia. Soprannominato "el segna semper lu” (in milanese: “segna sempre lui”) realizzerà 50 reti tra Inter e Milan (finendo qualche anno dopo a Firenze)