L'ex attaccante bianconero si è presentato ai suoi nuovi tifosi: "A Torino tanti campioni. Che fortuna giocare con Ronaldo, cercherò di mettere in pratica ciò che ho imparato. Sono qui per dimostrare il mio valore e darò il 100%". Poi sul razzismo: "Non è stata la causa del mio trasferimento. Dopo la notte di Cagliari tutto il mondo Juve mi è stato vicino"
Dall'Italia all'Inghilterra, dalla Serie A alla Premier. Viaggia veloce Moise Kean, lo ha sempre fatto. Classe 2000, 11 gol totali in Serie A, tanti record alle spalle. Come la Juventus, che ormai rappresenta il passato. Il suo presente, infatti, si chiama Everton. 27,5 milioni di base più altri 2,5 di bonus il costo dell'operazione per i Toffees, che su di lui hanno puntato seriamente: "Ho scelto l'Everton perché sono un grande fan della Premier e perché il club guarda avanti, proprio come faccio io. Questa squadra è come una famiglia, mi sto divertendo tantissimo in questi primi giorni - ha spiegato Moise Kean nella conferenza stampa di presentazione - quanto è stato difficile lasciare i bianconeri? Tutti vogliono giocare per dimostrare il proprio valore. Sono qua per questo, darò il 100%". Gli obiettivi sono chiari, anche se il ragazzo vola basso: "Posso dire che segnerò sette gol, poi magari ne farò qualcuno di meno o qualcuno di più - sorride - siamo un'ottima squadra e vogliamo puntare in alto". Solo 19 anni sulla carta d'identità, già tanti campioni con cui ha avuto il privilegio di lavorare: "Ho giocato con grandi attaccanti, compresa la fortuna di condividere lo spogliatoio con Ronaldo. Cercherò di portare qua ciò che ho imparato".
"Non ho lasciato l'Italia per il razzismo"
Quello che a Kean non mancherà è il razzismo, nella speranza di non dover vivere in Inghilterra altre notti come quella di Cagliari: "Anche se non ho lasciato l'Italia per quello - ha ammesso - tutto il mondo Juventus mi ha aiutato e sostenuto". I suoi nuovi tifosi gli hanno voluto dedicare uno striscione di solidarietà, in cui gli hanno promesso vicinanza in casi simili: "Un bellissimo gesto - ha raccontanto - che mi motiva a dare ancora di più. Cercherò di ripagare la gente nel modo giusto, regalando emozioni alle persone. Insieme possiamo arrivare molto lontano, è per questo che sono qui".