Malmö, Tomasson è il nuovo allenatore: l'ex Milan va a "casa" di Ibrahimovic

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Foto Twitter @Malmo_FF

Novità per l'ex attaccante rossonero, 43enne danese che erediterà la panchina del Malmö dal prossimo 10 gennaio. Già allenatore in Olanda (Excelsior e Roda) e assistente tecnico con la Nazionale, Tomasson si trasferisce in Svezia a "casa" di Ibrahimovic. "Sono orgoglioso di lavorare con questo club", le sue prime parole

Tre anni in forza al Milan con 35 reti in 114 presenze, tappa italiana dove ha conquistato cinque titoli tra i quali la Champions del 2003 e lo Scudetto della stagione seguente. Jon Dahl Tomasson si è ritirato nel 2011 dopo tanti gol e record individuali (miglior marcatore della Danimarca con 52 centri insieme a Poul Nielsen), tuttavia non ha mai detto basta al calcio. Già allenatore in Olanda con Excelsior e Roda, incarichi seguiti dal ruolo di assistente tecnico con la Nazionale di Hareide, l’ex attaccante del Milan inizia una nuova avventura: è ufficiale il suo ingaggio come allenatore del Malmö, società svedese che erediterà dal prossimo 10 gennaio. Lo ha annunciato il club sui propri canali, intesa commentata dallo stesso Tomasson: "Sono orgoglioso di lavorare con il Malmö, ha una storia fantastica e tifosi appassionati: per questo si candida come il migliore tra i Paesi nordici. Io e il club abbiamo la stessa filosofia per lavoro e crescita della squadra: non vedo l’ora di aiutare il Malmö".

Un ex Milan a "casa" di Ibra

Sono 20 gli scudetti in bacheca del Malmö, società che ha trionfato per l’ultima volta nel 2017. Dopo il 2° posto nella scorsa stagione e in attesa dell’inizio dell’Allsvenskan, gli svedesi sono ancora in corsa in Europa League: 1° posto nel gruppo B a +2 sul Copenaghen, leadership che ai sedicesimi di finale riserva l’ostacolo Wolfsburg. Sarà il primo banco di prova per Tomasson, vecchia conoscenza del Milan che inizia una nuova vita nella città di un attuale rossonero: originario proprio di Malmö, infatti, Zlatan Ibrahimovic si appresta al secondo esordio col Diavolo dopo le contestazioni subite nella città natale. A farne le spese la sua statua, nuovamente vandalizzata dai tifosi dopo che Ibra aveva acquistato alcune quote societarie dell’Hammarby, club rivale.