
Calciomercato, asse Inter-Manchester United: i 14 affari fatti, sfiorati o sognati
Ashley Young potrebbe diventare il settimo colpo di mercato tra nerazzurri e red devils. Sanchez e Lukaku gli ultimi in ordine di tempo. Tanti gli incroci, tra possibilità e desideri, come l'obiettivo (sfumato) di Perisic in Premier o il sogno di Moratti di portare a Milano Ryan Giggs e Eric Cantona

Ashley Young-Inter, c'è il sì del giocatore. Antonio Conte ha individuato il rinforzo per la fascia, voluto (ma non raggiunto) anche ai tempi in cui sedeva sulla panchina del Chelsea. La scuola con Lewis Hamilton a Stevenage e una carriera iniziata in attacco con la maglia del Watford. Fino alla fascia da capitano a Old Trafford. Sarà lui il settimo sigillo sull'asse Inter-United?
TUTTO SU ASLHEY YOUNG
GLI AFFARI FATTI
Romelu LUKAKU: dal Manchester United all'Inter nel 2019 - Il più recente, insieme ad Alexis Sanchez. Lo United lo compra dall'Everton due anni fa, registrando il terzo colpo più caro di sempre del club (alle spalle di Pogba e, a posteriori, anche di Harry Maguire). I ventisette gol della prima stagione scendono a quota quindici nella seconda. Critiche e addio. C'è Conte ad attenderlo.

L'impatto coi nerazzurri è semplicemente devastante. Sul piatto 65 milioni di euro. E nelle statistiche più recenti ben quattordici gol nelle sue prime diciotto partite coi nerazzurri: record assoluto nell'era dei tre punti. Battuto anche Christian Vieri. Un inizio… da inchino.
SUPER LUKAKU, BATTUTO IL VIERI DEL 2000
Alexis SANCHEZ: dallo United all'Inter nel 2019 - Fin qui, un colpo di mercato ancora a salve. Allo United… anche, ma non per via degli infortuni. Nel gennaio del 2018, dalle parti di Old Trafford sborsano 34 milioni nelle casse dell'Arsenal. Il primo gol arriva alla terza presenza, in totale saranno solo cinque le reti.
SANCHEZ COME IBRA, STATUA DISTRUTTA IN CILE
La sua storia in nerazzurro è molto più rapida (per ora). L'arrivo in prestito e poco più di due ore di campo: quattro presenze, un gol, un assist e un cartellino rosso. Ma soprattutto i problemi al tendine. Anche lui sarà un "nuovo" colpo per gennaio?

Nemanja VIDIC: dallo United all'Inter nel 2014 - Un insospettabile flop. A Old Trafford colleziona trecento presenze, la fiducia di Sir Alex Ferguson, quindici trofei (tra cui cinque Premier League e una Champions) e la fascia da capitano. Contro i nerazzurri segna anche un gol: negli ottavi di coppa del 2009, eliminando Mou.

Nel 2014 arriva a costo zero, da svincolato, a Milano. L'affare che può sistemare la difesa di Mazzarri. Non sarà così. All'esordio in campionato, contro il Torino, rimedia un cartellino rosso. Poi altre ventidue presenze. L'anno dopo lascerà il calcio con zero minuti totalizzati in stagione, dopo i continui problemi alla schiena.

Laurent BLANC: dall'Inter allo United nel 2001 - Passaggio inverso per il francese, che chiuse la sua carriera proprio tra Milano e Manchester. Due stagioni per lui in nerazzurro, sempre ricordate con grande affetto. Nel 1999 è Lippi a volerlo: collezionerà 86 presenze totali, un quarto e un quinto posto in campionato.

Mikaël SILVESTRE: dall'Inter allo United nel 1999 - I nerazzurri riescono a comprarlo nel 1998 dal Rennes, ma le prestazioni sono deludenti. Diciotto partite giocate e un biglietto di sola andata - da 5,7 milioni di euro (dati Transfermarkt) - verso l'Inghilterra.

Nello United diventerà ben presto un punto fermo del club: da terzino sinistro e, all'occorrenza, anche da centrale di difesa. Più di 350 le presenze. Undici trofei: cinque Premier e una Champions in bacheca.

Paul INCE: dallo United all'Inter nel 1995 - Il primo affare, in assoluto, tra i due club. E figlio dell'amore di Massimo Moratti per il calcio inglese e per il Manchester United. Oltremanica vince la prima storica Premier dell'era Ferguson, giocando da titolare 41 partite su 42 totali. Dunque i 13,5 miliardi di lire per portarlo a Milano.

"Con Ince mi mossi in persona. Andai a casa sua per dirgli che doveva venire all’Inter, e lui accettò - parole di Massimo Moratti rilasciate lo scorso marzo al Corriere della Sera -. Un giocatore che mi faceva impazzire, ardore, slancio, generosità e coraggio". Inizio in salita a Milano - con l'investitura di uno dei primi colpi di sempre del figlio di Angelo - poi la crescita con Hodgson in panchina, fino a diventare un vero e proprio pilastro nerazzurro. E infine l'addio per motivi familiari, dopo appena due stagioni.

GLI AFFARI SFIORATI
Ivan PERISIC - Un lungo corteggiamento nell'estate del 2017. Mourinho lo vuole per rinforzare l'ala sinistra. Ma una super offerta di mercato finisce in un nulla di fatto. Il croato - oggi al Bayern in prestito - rimane uno degli affari mancati sull'asse Milano-Manchester. Non l'unico.

Matteo DARMIAN - Col mondo United il suo impatto fu da sogno. Nel 2015 finisce nel mirino di Louis Van Gaal: l'olandese apre il portafoglio della società per 18 milioni di euro (più 2 di bonus). Esordio contro il Tottenham e premio di uomo partita. Poi il calo, e le sole dieci presenze da titolare negli ultimi due anni tra Mourinho e Solskjaer. L'Inter lo sta seguendo (e continua a seguirlo) già dell'estate del 2019, quando era ancora dello United, e prima di essere ceduto al Parma.

Antonio VALENCIA - Altra idea di mercato legata a Inter e Manchester United, e datata gennaio 2019. L'esterno ecuadoriano venne proposto ai nerazzurri di Spalletti. Alla fine l'Inter prenderà Cedric Soares dal Southampton.

I SOGNI
Eric CANTONA - Il vero grande desiderio, storico e autentico pallino di Massimo Moratti. Che sempre in quell'intervista al Corriere della Sera confessò tutto il suo rammarico per un genio del pallone come lo era il francese: "Con Cantona, le nostre vite si incrociarono nella giornata sbagliata. Quand’era in programma Manchester-Crystal Palace, la partita del calcio al tifoso. Ero coi miei figli in tribuna".

Ryan GIGGS - Discorso simile per il mago gallese. Sogno mai divenuto realtà. È il gennaio del 2003 quando il domino di mercato sembra spingerlo a Milano. A Ferguson piace Solari, esterno del Real che, di lì a due anni, finirà proprio all'Inter. Moratti vuole Giggs: "È un giocatore che piace a tutti". Ma lo United non rinuncerà ad altri dodici anni (e diciotto trofei) del gallese.

Wesley SNEIJDER - Tentazioni anche nel senso opposto. È l'estate del 2011 quando il Daily Mail riporta di un interessamento di Ferguson all'uomo simbolo (insieme a Milito) del triplete interista. La casella tattica sarebbe quella di Paul Scholes, come erede di un grande leader del centrocampo dello United. Non se ne farà niente.

Milan SKRINIAR - Tentazione ancor più recente, ma solo per lo United. Dal punto di vista dello slovacco la convinzione è sempre stata la stessa: "L'Inter è un top club, mai pensato di andare via" - come disse nell'agosto del 2018 quando, soprattutto i red devils di Mourinho, lo sognavano come pedina al centro della difesa.