Carles Perez, chi è l'acquisto di calciomercato della Roma

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Per movenze e caratteristiche ricorda Robben, ha un rapporto speciale con il numero 7 e ha esordito in Champions League a San Siro segnando contro l'Inter: profilo e curiosità di Carles Perez, il talento catalano classe 1998 prossimo acquisto della Roma di Fonseca

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Le immagini sul suo profilo Instagram lo ritraggano quasi sempre in campo, eccezion fatta per qualche rara occasione: una foto in compagnia di Goku, il cagnolino che è entrato a far parte della sua famiglia lo scorso giugno. Pochi altri scatti mentre è "in posa" con addosso qualche abito alla moda. Poi tanto, tantissimo pallone. L’amico di una vita, quello con cui ha condiviso ogni giorno della sua infanzia: storia di un sogno partito da lontano e che adesso sta per portarlo allo stadio Olimpico di Roma. Carles Perez, l’esterno mancino classe 1998 che i giallorossi hanno individuato come il profilo giusto da regalare a Fonseca dopo il grave infortunio che terrà fuori Zaniolo per il resto della stagione, è un ragazzo semplice: nessun atteggiamento da divo, anzi la consapevolezza che tutto arriva solo grazie ai sacrifici e al duro lavoro. "Sono un calciatore della Squadra B, ma se uno si impegna e fa il massimo in campo le cose arrivano da sole", le sue parole datate luglio 2019 al termine dell’amichevole tra il Vissel Kobe del grande ex Andreas Iniesta e il Barcellona, decisa proprio da una doppietta del talento mancino nato Granollers il 16 febbraio 1998.

Carles Perez esulta dopo la doppietta segnata in amichevole contro il Vissel Kobe di Iniesta (27 luglio 2019) - ©Getty

Dalla Masia al gol all'Inter in Champions

Gli inizi nel settore giovane dell’Espanyol, poi a 14 anni l’arrivo nella Masia: da lì, una crescita costante che lo ha portato a realizzare il primo dei tanti sogni che lo accompagnavano sin da bambino. La data è il 19 maggio 2019, ultima giornata di Liga, Barça già campione impegnato sul campo dell’Eibar, Valverde lo manda in campo al posto di MalcomÈ il debutto ufficiale con il Barcellona, il club del suo cuore. Perez viene aggregato in pianta stabile in prima squadra durante l’estate e, nonostante la concorrenza, viene schierato titolare in quattro delle prime 5 gare di Liga, trovando anche la rete alla seconda presenza contro il Betis. Il Barcellona lo blinda con un rinnovo di contratto fino al 2022 con tanto di clausola da 100 milioni di euro, indizio chiaro in merito alle potenzialità di Perez. Valverde, che crede particolarmente nelle qualità del ragazzo, lo fa anche esordire in Champions League il 10 dicembre 2019 contro l’Inter a San Siro. Perez dimostra di trovarsi particolarmente a suo agio nei grandi palcoscenici: è suo il gol che apre il match al 23', un sinistro preciso di prima intenzione che non lascia scampo ad Handanovic. Qualche mese prima, a settembre, la chiamata della Nazionale under 21 spagnola (per adesso ha totalizzato 2 presenze). Un momento magico per Perez.

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"Il Robben del Barça"

Rapido nel breve, molto bravo nel dribbling, capace di giocare su entrambe la fasce: queste le caratteristiche principali di Carles Perez, uno che nella Masia tutti conoscevano come "il Robben del Barcellona" proprio per la peculiarità di partire da destra, rientrare e cercare la conclusione con il mancino. Una movenza naturale, capace di mettere in difficoltà le difese avversarie e che Fonseca non vede l’ora di valorizzare nella sua Roma. Dopo l'esonero di Valverde, che Perez ha voluto ringraziare con un post su Instragram (“Grazie mister per avermi dato fiducia e per avermi dato l'opportunità di realizzare il mio sogno”), per il calciatore gli scenari al Barcellona sono mutati: con Quique Setién le opportunità di mettersi in mostra sono diminuite, una situazione che la Roma ha sfruttato al meglio con un blitz segreto durato due giorni che ha portato all’accordo con il club blaugrana. Lo spagnolo si trasferirà in giallorosso con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a circa 13 milioni di euro.

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Il 7 come numero ricorrente

Scaramanzia, chissà, ma per Carles Perez il numero 7 sembra proprio avere un significato speciale, tanto da non rinunciarci (quasi) mai. Questo infatti era il numero di maglia indossato nel Barcellona B, mentre il 27 è quello scelto in questa stagione con la prima squadra blaugrana. Per l’esordio in Liga invece, spazio al 43 (numeri che sommati fanno proprio 7). Campo, ma non solo. Perché anche osservando il suo profilo Instagram ufficiale si nota il numero 7 accanto al suo nome. Maglia che alla Roma non potrà indossare perché di Lorenzo Pellegrini, ma la sua “passione” per questo numero potrebbe portarlo in qualche modo ad averlo anche sulla divisa giallorossa (il 17 è di Under, il 27 di Pastore, ci sarebbe in teoria il 37).

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