Pandev: "A gennaio mi ha chiamato Ausilio, potevo tornare all'Inter"

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L'attaccante del Genoa ha confermato la possibilità, anticipata da Sky, di tornare all'Inter a fine gennaio. Contratto di sei mesi e futuro da dirigente: "Quando Ausilio mi ha chiamato, gli ho detto di cercare uno più giovane. Ho parlato con il Genoa ma mi  hanno chiesto di restare. Ma resterò per sempre grato all'Inter". Idee chiare sul futuro: "Mi ritiro dopo gli Europei"

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Ora pensa, quando la Serie A ripartirà, a conquistare la salvezza con il Genoa e punta l'Europeo del 2021, ma nello scorso gennaio Goran Pandev ha avuto la possibilità di tornare all'Inter a quasi 10 anni dal festeggiamento del Triplete con José Mourinho in panchina. Parola dell'attaccante macedone in collegamento con Calciomercato-L'Originale ai microfoni di Sky Sport. "Qualcosa c'è stato ma la mia idea è stata chiara fin dall'inizio - il suo racconto - Piero Ausilio mi ha chiamato il penultimo giorno di mercato". Conferma del retroscena da Gianluca Di Marzio nel corso della trasmissione, con un'offerta chiara: contratto fino al termine della stagione con la possibilità di continuare sempre in nerazzurro ma da dirigente. "Gli ho chiesto se mi stesse prendendo in giro e scherzando gli ho detto di cercarne uno più giovane - ricorda Pandev - poi ho parlato qui con Zarbano (ad del Genoa, ndr) e ha detto 'Goran, non se ne parla'. E infatti andare via non era bello". 

"Grato per sempre all'Inter"

Alla fine la voglia di continuare a lottare per la causa del Genoa ha prevalso, ma per Pandev il club nerazzurro resta un punto di riferimento: "Per me l'Inter è tutto, la squadra che mi ha portato in Italia e mi ha cambiato la vita. Qualcosa c'è stato ma la mia idea è stata chiara fin dall'inizio". L'Inter coincide anche con i ricordi, come il gol al Bayern Monaco nella Champions League 2010/2011: "Eto’o mi ha fatto un grande assist. Abbiamo fatto una grande partita, dopo aver perso in casa. Fu il gol qualificazione, che emozione". A San Siro Pandev ha giocato l'ultima partita in A, Milan-Genoa dell'8 marzo a porte chiuse con vittoria ligure: "Nell’ultima partita a Milano c’era una situazione molto brutta, perché non si sapeva se avremmo giocato. Il mister ha parlato con i giocatori più esperti e ci siamo concentrati solo sulla partita - il suo ricordo - abbiamo sfruttato questo, forse il Milan non era così concentrato. Noi avevamo bisogno di punti, ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo vinto meritatamente. Peccato che sia stato sospeso il campionato, stavamo andando davvero forte con Nicola".

"Voglio giocare Europei nel 2021, poi mi ritiro"

L'attaccante classe 1983 ha parlato anche dei piani per il futuro, cambiati dallo slittamento dell'Europeo: "Vorrei continuare un altro anno, anche perché il mio sogno era chiudere con l’Europeo ed è stato rinviato - le sue parole - all’inizio di questa stagione avevo pensato al ritiro a fine anno, ma poi è arrivata questa tragedia del coronavirus, che ha cambiato un po’ tutto. Speriamo di tornare il prima possibile alla normalità. Per un certo verso sono anche contento, dato che spesso sono stato fuori e non mi sono riuscito a godere i figli". Di certo, una volta conclusa la carriera sul campo, non proverà l'esperienza in panchina: "Non voglio fare l’allenatore. Potrei fare il dirigente, o lavorare con i miei procuratori. Voglio aiutare anche i giovani della Macedonia".