Commisso: "Chiesa se vuole può partire, nessun veto per la Juve". News di calciomercato

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Il patron viola parla del futuro delle sue stelle alla Gazzetta dello Sport: "Chiesa deve decidere, se vuole andarsene lo accontenterò a patto che la cifra sia giusta. Castrovilli è fenomenale, sempre sorridente. Ho voluto comprare Amrabat dopo che ci ha rovinato nella gara di Verona". Sulla ripresa del campionato: "Ok completare la Serie A dal 16 giugno al 2 agosto, il calcio va aiutato a ripartire"

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"Voglio una Fiorentina che sia un punto di partenza e non di arrivo. Chiesa deve decidere, se vuole andarsene lo accontenterò a patto che la cifra sia giusta". Parola di Rocco Commisso, che in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport parla del futuro del numero 25 viola, molto seguito dagli operatori di calciomercato. "Quanto è la clausola rescissoria di Lautaro? 111 milioni? - spiega il presidente della Fiorentina - beh, potrei levare un milione su Chiesa. No, sto scherzando. Basta che la cifra sia giusta". Senza preclusioni verso nessuna società: "Se la Juve facesse l’offerta giusta? Io penso al bene della Fiorentina. Se Chiesa vuole andare via la nostra priorità sarà quella di avere la giusta contropartita economica. Ma come dicono gli americani: l’erba del vicino è sempre più verde. Federico sa cosa è la Fiorentina, chi sono io e i nostri tifosi e dove vogliamo arrivare. Andare altrove può essere un rischio per lui".

 

"Castrovilli fenomenale, con Iachini splendido rapporto"

Tra i pilastri della Fiorentina 2019/2020 c'è stato anche Gaetano Castrovilli, una delle principali sorprese del campionato e in grado di conquistare a suon di prestazioni di alto livello anche la chiamata in Nazionale: "Questo ragazzo mi è piaciuto fin dal primo giorno: è fenomenale, sempre sorridente - le parole di Commisso - mi piace che i nostri talenti ci diano credito". Talento senza età è invece Franck Ribery: "Un leader, come lo ero io quando giocavo. Anche se lui è un campione e io ero solo un giovane universitario". Nel futuro della panchina viola, invece, potrebbe esserci ancora spazio per Beppe Iachini: "Ci sono ancora dodici partite da giocare. Vediamo. Però Iachini mi piace, ho con lui uno splendido rapporto anche dal punto di vista umano. Viaggia a una media di 1,5 punti a partita. Se va avanti così...". A proposito di futuro, in quello del centrocampo viola c'è Sofyan Amrabat, acquistato dal Verona: "L'ho voluto perché ci ha rovinato nella gara di Verona. Passaggi perfetti, sempre avanti e indietro e in controllo della partita".

"Serie A? Giusto ripartire ma finiamo entro il 2 agosto"

In piena pandemia, Commisso non ha dimenticato la sua Marina di Gioiosa. Ha inviato 10.000 mascherine e migliaia di uova di Pasqua agli operatori sanitari e con la sua campagna Forza e Cuore, raccolta fondi benefica, ha raggiunto quasi i 900mila euro da donare all'Italia. Sulla ripresa del campionato, il patron viola è favorevole a completare la Serie A 2019/2020 "dal 16 giugno al 2 agosto. Ma se si dovesse andare oltre il 2 agosto sarebbe un problema. Non dobbiamo rovinare la stagione 2020/21. Se ci dovesse essere un nuovo contagiato? Penso che sia inevitabile prenderci un piccolo rischio. Tutelando, sempre, la salute dei giocatori e di tutti. Questa pandemia porterà una depressione economica mondiale. Il calcio va aiutato a ripartire".

"Juve, Lazio e Atalanta modelli da seguire"

Un capitolo che sta a cuore a Commisso riguarda il progetto stadio: "Come forza economica la Fiorentina non è seconda a nessuno ma per diventare competitiva ha la necessità di alzare gli introiti. Rispetto a 10 mesi fa, quando siamo arrivati, abbiamo fatto un passo indietro nonostante una miriade di riunioni. Lo Stato vuole aiutare il calcio? Allora cambi leggi vecchie. Aiuti i privati a costruire impianti o a ristrutturare stadi già esistenti superando certi vincoli - è la richiesta - la Juve ha vinto otto scudetti consecutivi e varie coppe nel nuovo stadio. Brava la società bianconera, ma se vince sempre la stessa squadra è un bene? Per cambiare bisogna permettere agli altri club di creare le infrastrutture". Chiari sono anche i modelli da seguire: "Dobbiamo imparare dalla Juve per quanto concerne la loro capacità di fare business e da Lazio e Atalanta a come stare ad alti livelli con budget decisamente inferiori". Con uno slogan che guida il lavoro di Commisso e del suo staff: "Tempi rapidi, costi giusti e controllo degli investimenti".