La trattativa che ha portato Mourinho alla Roma è nata quasi per caso, da una chiacchierata amichevole dopo il suo esonero al Tottenham. Il feeling con i Friedkin è stato immediato e forte: dai giallorossi, che lo hanno convinto con un progetto triennale, lo Special One riceverà circa 7,5 milioni all'anno. Ma fino a giugno 2022 continuerà a percepire buona parte dello stipendio anche dagli Spurs
José Mourinho sarà il prossimo allenatore della Roma, una trattativa lampo nata quasi per gioco, da una chiacchierata amichevole, e divenuta realtà tra lo stupore generale. La piazza giallorossa aveva bisogno di entusiasmo e la società ha risposto con un colpo clamoroso, anticipando i tempi rituali, che prevedono annunci di questo tipo a fine campionato.
Sono interessanti i retroscena di questa trattativa, di cui Gianluca Di Marzio ci svela anche i dettagli contrattuali: la trattativa tra la Roma e Mourinho è cominciata verso metà aprile, quando Mou è stato esonerato dal Tottenham. La Roma non aveva ancora scelto a chi affidare la panchina giallorossa per la prossima stagione: aveva provato Nagelsmann e Rose, profili ad alto gradimento, e poi c'era un'idea Sarri. Dopo la rottura tra gli Spurs e Mourinho, però, Tiago Pinto ha contattato il connazionale Valdir Cardoso, collaboratore di Jorge Mendes, e nei reciproci scambi di informazione si è fatto il nome di Mourinho. Era iniziata quasi come una battuta, ma con questo tentativo Tiago Pinto ha registrato subito una possibile apertura da parte dell'entourage del portoghese e ha cavalcato questa possibilità. Contattati i Friedkin, la presidenza ha preso un aereo per andare a casa di Mourinho a Londra e in questo contesto c'è stata un'empatia immediata: il feeling con la proprietà è stato forte, la voglia di rilanciare una piazza come Roma da parte dello Special One ha conquistato i Friedkin.
Le cifre di Mou alla Roma e la clausola sul precedente contratto
Quella di Mourinho non è stata una scelta economica. Gianluca Di Marzio ha svelato i dettagli dello stipendio dello Special One in giallorosso evidenziando la differenza rispetto a quanto percepiva a Londra: Mourinho guadagnerà circa 7,5 milioni di euro all'anno più bonus, per 3 anni, mentre al Tottenham ne guadagnava 16. C'è un particolare importante: il Tottenham coprirà la differenza d'ingaggio sul primo anno (nella prossima stagione quindi Mou continuerà a guadagnare 16 milioni, di cui quasi 9 dal Tottenham). Motivo? Una clausola concordata con gli Spurs che prevedeva che - in caso di esonero - fino a giugno del 2022 il club londinese pareggiasse la cifra di un eventuale contratto a cifre minori, fino ad arrivare appunto a 16 milioni di euro. Poi ci sono i bonus, legati alla vittoria del titolo e alla Champions, e c'è il decreto crescita che ha favorito questa operazione (per la Roma 7 milioni di euro netti sono 10 lordi, non 14).
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Unità di intenti sul mercato
Mourinho ha sposato l'idea di un progetto triennale, ha capito la forza della società, si sono trovati uniti anche nei ruoli da rinforzare: le due priorità sono un portiere e un attaccante (oltre a Dzeko, sul quale si vuole puntare). Il portoghese vuole avere più possibilità nel reparto offensivo e sotto questo aspetto saranno da valutare anche i giocatori che rientreranno dai prestiti come Cengiz Under e Justin Kluivert. Poi potrebbe arrivare anche un difensore. Ma la consapevolezza è che il mercato deve essere oculato. Questo patto, sancito dalla firma che è arrivata lunedì (anche se tutto era definito da venerdì) apre l'era Mourinho in giallorosso. Quella di Roma è una piazza rispettata e voluta dal portoghese, che è voglioso di iniziare a scrivere pagine importanti nella Capitale: si trasferirà con la famiglia, che ritrova l'Italia con grande gioia. Emblematico il post su Instagram della figlia Matilde, tra le prime reazioni sui social in seguito alla diffusione della notizia: la foto in cui si immagina sul Colosseo ha elettrizzato i tifosi, che come lei non vedono l'ora di iniziare questa avventura. E pensare che tutto era iniziato quasi per caso...