Conte non è piu l'allenatore dell'Inter: risoluzione consensuale. News
Ora è ufficiale: Antonio Conte non è più l'allenatore dell'Inter, termina con un anno di anticipo la sua avventura in nerazzurro. Il comunicato: "Tutto il Club desidera ringraziare Antonio per lo straordinario lavoro svolto, culminato con la conquista del diciannovesimo Scudetto. Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia del nostro Club". Per il dopo Conte sondati sia Simone Inzaghi (in corso l'incontro tra l'allenatore e Lotito) che Allegri (candidato numero uno della Juve) INZAGHI-INTER, LA GIORNATA IN DIRET
Antonio Conte lascia l'Inter, raggiunto l'accordo per la rescissione consensuale
Antonio Conte non sarà più l'allenatore dell'Inter, termina con un anno di anticipo la sua avventura in nerazzurro. Conte non era convinto dal parziale ridimensionamento prospettato dalla proprietà, con la possibile cessione di un big. Raggiunto l'accordo per la risoluzione consensuale del contratto. L'Inter dovrebbe pagare a Conte circa 7 milioni di buonuscita. Per il dopo Conte sondati sia Simone Inzaghi che Allegri (su cui c'è anche la Juve). IL VIDEO
Moratti: "L'Inter avrà futuro anche se cambia allenatore"
"Non so cosa succederà col futuro dell'allenatore e degli altri, ma l'Inter ha un futuro lo stesso anche se ci sono dei cambiamenti nell'ambito tecnico. Conte poteva essere meno aggressivo? Ognuno agisce col proprio carattere, non posso giudicare". Lo ha detto l'ex patron dell'Inter Massimo Moratti, intervistato dai giornalisti sotto la sede della Saras, come riporta l'Ansa.
Moratti: "Simone Inzaghi? Lascio scegliere la società"
"Mi dispiace per Zhang non fa apposta ad avere una situazione di questo genere, ha fatto e farà di tutto per evitarla - ha detto Massimo Moratti, intervistato dai giornalisti sotto la sede della Saras, come riporta l'Ansa -. Simone Inzaghi in pole position? Lascio scegliere alla società, non mi posso permettere di dare giudizi personali. Deluso? Cerchiamo di accontentarci di aver vinto un campionato bellissimo, nella vita i cambiamenti a volte possono essere visti in modo negativo e invece poi hanno risvolti positivi. Se escludo un mio ritorno? Come allenatore penso di sì e anche per il resto", ha concluso Moratti con una battuta.
Tinti: "Qui per i miei calciatori. Bastoni? Lavoriamo"
E' da poco uscito dalla sede del club nerazzurro Tullio Tinti, procuratore tra gli altri di Bastoni (ma anche di Simone Inzaghi). "Sono venuto qui per i miei calciatori. Stiamo lavorando". Mentre non ha risposto alle domande su Conte. IL VIDEO. Alle 17.15 è invece uscito dalla sede del club Marotta.
Il procuratore di Bastoni nella sede dell'Inter
Ultima news di cronaca in casa Inter: Tullio Tinti, procuratore - tra gli altri - di Alessandro Bastoni (ma anche di Simone Inzaghi) è arrivato nella sede del club nerazzurro: si sta cercando chiudere il rinnovo di contratto. Sicuramente una buona notizia per il club, sappiamo come Bastoni sia molto seguito a livello internazionale, e che il suo nome potrebbe anche essere uno dei big sui cui si potrebbe ragionare in ottica cessione. In parallelo c'è sempre la questione Conte, le cui possibilità di addio sono sempre più concrete.
Bergomi: "Capisco sia il club che Conte"
"Ci sono due versioni della situazione in casa Inter. Capisco il club e capisco che serva una riduzione dei costi, un mercato attivo e magari una partenza di anche uno tra i titolari. Ma se fai così, allora fai fatica a raggiungere obiettivi ed essere competitivo. E quindi capisco anche Conte. Mi piacerebbe comunque vederlo ancora all'Inter, magari senza la pressione di dover vincere, per capire dove possa arrivare pur con qualche titolare in meno. Solo lui può farlo. Ha già iniziato il percorso ed è un grande allenatore".
Cosa serve al club
Importante ricapitolare anche i numeri dell'Inter. Il club vorrebbe terminare il mercato con un segno "più", almeno 70 milioni nelle casse. Il costo degli ingaggi deve scendere. Serve ridurre e cedere. L'ideale sarebbe vendere i giocatori in altre squadre, da Joao Mario a Nainggolan. Altri finiscono il contratto, come Ashley Young. Ma per un "più 70" è più probabile che serva vendere un gioiello. Ricordiamo però che sarà un mercato difficile per tutti, e allora la strada più semplice sarebbe vendere un big piuttosto che fare tante altre piccole operazioni in uscita.
Si proverà a risolvere la situazione nel giro di 48 ore
Ultimi aggiornamenti. In sede dell'Inter ci sono Zhang e i dirigenti. Le posizioni sono lontane da tre giorni, e l'incontro che doveva esserci, come noto, è slittato. Al momento la strada sembra segnata, anche se dopo Villa Bellini dello scorso anno non c'è nulla da dare per scontato. In caso di separazione serve anche l'accordo economico per risolvere il contratto. C'è da capire se avverrà e, nel caso, quando. Lo scenario verosimile è il divorzio, ma l'Inter farà dei tentativi. Si proverà a risolvere nel giro di 48 ore.
Inter-Conte, il punto
Il rapporto tra l'Inter e Antonio Conte potrebbe concludersi dopo due stagioni e con un anno di anticipo. L'allenatore nerazzurro non avrebbe ancora digerito il parziale ridimensionamento prospettato dal presidente Steven Zhang in vista della prossima stagione, strategia illustrata a Conte da Marotta e Ausilio.
La posizione del club
Se da un lato l'allenatore punta a trattenere i suoi 7-8 intoccabili (Skriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi, Barella, Brozovic, Lukaku, Lautaro) e magari a rendere l'attuale rosa più competitiva anche in chiave europea, le strategie del club vanno verso la possibile cessione di uno dei titolarissimi della rosa, con la possibilità di puntare invece su giovani di prospettiva. Idee divergenti.
L'Inter continuerà a lavorare
I dirigenti nerazzurri continueranno in queste ore a lavorare diplomaticamente per convincere Conte a restare ma nel frattempo si sta anche lavorando parallelamente, come spiegato nel corso di 23 su Sky Sport, a una risoluzione consensuale del contratto come esito della situazione critica che la società nerazzurra affronta ormai da mesi.
La situazione del contratto di Conte
Nella stagione 2021/22 da contratto Conte percepirà 13.5 milioni netti, pari a un lordo di circa 25 milioni (all'epoca dell'accordo, non era stato utilizzato il decreto crescita). Un'eventuale risoluzione passerebbe da una transazione economica tra l'allenatore e il club, con una buonuscita a favore di Conte.
Chiarezza e programmi: cosa cambia rispetto a un anno fa
Fino alla fine del campionato Conte aveva rinviato ogni discorso pubblico sul proprio futuro, pensando solo alla vittoria dello scudetto. Per questo motivo nelle ultime settimane non si era presentato più davanti ai microfoni di chi gli potesse fare delle domande sul futuro, rispondendo solo al canale tematico dell’Inter.
"Dedico lo scudetto a me stesso"
“A chi dedico lo scudetto? Onestamente a me stesso - erano state le sue dichiarazioni a Inter Tv dopo il 5-1 contro l'Udinese- so che non è stato un percorso semplice in questi due anni, ho dovuto tirare fuori tutto da me".
La posizione di Conte
Parole di chi vuole capire se il progetto che gli è stato presentato due anni fa è ancora in piedi e cosa significa autofinanziamento sul mercato. Conte pretende massima chiarezza e zero equivoci. La sensazione è che questa volta la posizione dell'allenatore sarà meno accomodante rispetto a quella dello scorso agosto a Villa Bellini, quando un summit con società e dirigenza riportò il sereno dopo settimane complicate. Adesso l'ipotesi di un divorzio consensuale sembra più concreta.
Zhang arrivato in sede: si proverà a far desistere Conte?
Nel frattempo, nella tarda mattinata di mercoledì 26 maggio il presidente Steven Zhang è arrivato nella sede dell'Inter dove dovrebbero essere presenti anche Piero Ausilio e altri dirigenti. Le parti potrebbero confrontarsi per mettere a punto una strategia: