Scottato dall'affare Kondogbia non andato in porto, sei anni fa Galliani si consolava prelevando un giovanissimo Pessina dal Monza, per appena 20mila euro. Ceduto all'Atalanta per un milione, oggi ne vale almeno 30...
L’estate è quella della "beffa-Kondogbia", che poi tanto beffa per il Milan non si rivelò, visto quello che il centrocampista francese fece vedere con la maglia dell’Inter. Il 21 giugno 2015, dopo aver flirtato a lungo con Galliani ed essersi praticamente promesso al Milan, Geoffrey Kondogbia cambia idea nel giro di una notte, complice un blitz nel Principato dei dirigenti nerazzurri, convinti a investire quei 31 milioni più bonus dall’allenatore di allora, Roberto Mancini. A Milano, sponda nerazzurra, si fa festa: Kondogbia saluta i suoi nuovi tifosi da un balcone in centro, balla con loro, sventola la nuova maglia. E' già un idolo. Intanto, qualche chilometro più in là...
Quando Pessina valeva 20mila euro
Inutile dire che Galliani non la prende bene: raramente gli è capitato di vedersi soffiare sotto il naso un giocatore e così, forte degli oltre 30 milioni risparmiati, si consola rivolgendosi al “suo” Monza, dove gli hanno segnalato un 18enne promettente. Si chiama Matteo Pessina, non sarà un colpo per il presente come Kondogbia ma una piccola cifra la si può anche investire, metti caso che poi… Bastano 20mila euro per il ragazzo?
Ebbene sì, il giorno dopo la presunta beffa, il Milan paga 20mila euro per Pessina: ancora nessuno può immaginare che la vera beffa sia quella che ancora deve venire. Perché il Milan rivenderà quel ragazzo e adesso ne guarda la quotazione di mercato salire esponenzialmente di mese in mese, praticamente a ogni pallone che tocca con la classe che in pochi erano riusciti a intravedere.
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Tra quei pochi, qualcuno all'Atalanta. Due anni dopo - con Pessina che intanto ha girato in prestito tra Lecce, Catania e Como, sempre in LegaPro -, estate 2017, il Milan mette gli occhi su Andrea Conti, terzino rivelazione della Dea con una quotazione che è il riflesso della sua ultima straordinaria annata: 25 milioni di euro, il Milan ne versa 24 cash e chiude l'affare inserendo il 20enne Pessina, valutato un milione. Le solite postille assicurano ai rossoneri una serie di bonus (per un totale di 3 milioni), che vanno però a scalare negli anni, a seconda delle presenze accumulate da Pessina con l'Atalanta: e alla 100.a (adesso è a 59) sfumerà anche il 50% sulla futura rivedita che il Milan si era tenuto.
Le sembianze, insomma, sono quelle del cattivo affare di mercato, e la cosa appare evidente adesso che il valore di Pessina vola: se prima degli Europei servivano almeno 20 milioni per sedersi a un tavolo con l'Atalanta, adesso i nerazzurri a quel tavolo non accettano più invitati, e Pessina vale non meno di 30 milioni. Come quel Kondogbia...
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E sui social...
Protagonista sul campo, ma anche fuori, Pessina è uno dei giocatori più amati anche per come ci sta raccontando l'avventura del Gruppo azzurro (con la maiuscola, come dice lui stesso) sui social, attraverso un "diario di bordo" che svela aneddoti, riti, curiosità. Dalle cene con cui vengono celebrate le vittorie alle interpretazioni canore dei singoli: raccontati con la spensieratezza del ragazzo che solo 6 anni fa veniva ceduto dal Monza per 20mila euro.