L'amministratore delegato nerazzurro fa il punto sul mercato: "La cessione di Hakimi ci consentirà di respirare un po' e avere ossigeno. La società vuole confermare tutti a meno che qualcuno non ci chieda di andare via. Lautaro? A lavoro per il rinnovo. Spero che Inzaghi possa essere l'erede di Conte in tutto. Eriksen? Prima viene l'uomo, poi il calciatore"
Achraf Hakimi e il Paris Saint Germain, ci siamo. Una trattativa in dirittura d'arrivo, come confermato dall'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta: "Siamo in dirittura d'arrivo, nel giro di un giorno credo si possa arrivare alla conclusione - ha spiegato Marotta ai microfoni di Sky Sport - È un trasferimento doloroso per noi, ma da amministratore devo interpretare le linee guida della società per garantire la sostenibilità dell'Inter. Il mercato non è ancora entrato nel vivo, ma essere riusciti a trasferire un giocatore solo con contropartita economica è una mosca bianca. La conclusione dell'operazione Hakimi ci consentirà di respirare un po' e avere ossigeno che ci servirà sicuramente". L'Inter, inoltre, ha già iniziato la caccia all'erede di Hakimi con due nomi in lista, quelli di Bellerin e Zappacosta: "Bisogna avere pazienza nel cogliere le opportunità - spiega Marotta - La creatività e la fantasia di cogliere le opportunità saranno utili".
"Non vorremo vendere altri giocatori"
Il sacrificio di Hakimi, necessario per il bilancio del club, è l'unico che l'Inter vorrebbe fare in questa sessione di calciomercato: "La società tende a confermare tutti a meno che qualcuno non manifesti intenzione di andare via - aggiunge l'ad nerazzurro - Non vorremo vendere altri giocatori dell'organico che ci ha dato soddisfazioni".
"Approcci per il rinnovo di Lautaro"
Tra questi c'è anche Lautaro Martinez. Martedì c'è stato un incontro con l'agente con l'obiettivo di prolungare il contratto: "Sono iniziati degli approcci per il rinnovo - racconta Marotta - L'Inter ha sempre degli obiettivi sportivi da raggiungere oltre la sostenibilità economica. Ci sono tanti giovani, compreso Lautaro, sui quali punta la società. Abbiamo l'obbligo di difendere e tutelare il patrimonio storico dell'Inter".
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"Inzaghi? Spero possa essere l'erede di Conte in tutto"
Per l'Inter sarà un mercato dettato non solo da paletti economici da rispettare, ma anche da una nuova guida tecnica. E per Simone Inzaghi c'è un augurio da parte di Marotta: "Spero possa essere l'erede di Conte in tutto. Con lui c'è un confronto quotidiano, in poche settimane ha mostrato grande senso di appartenenza che un allenatore deve avere". Marotta ha parlato anche di Conte: "Con lui non ci siamo sentiti, è andato in vacanza. Di Conte rimane il ricordo di due annate straordinarie e il riconoscimento di un grande lavoro per i risultati che ha portato".
"Siamo in un momento di contrazione finanziaria"
L'amministratore delegato nerazzurro, entrando nel tema calciomercato, si è soffermato sulla sostenibilità economica persa da parte del mondo del calcio a causa della pandemia: "Il mondo del calcio risente di una difficoltà gestionale delle aziende di tutto il mondo - ammette - Anche noi dovremo creare un modello nuovo. Siamo davanti a un cambiamento epocale, non ci saranno più operazioni faraoniche e ingaggi stratosferici. Il modello di riferimento deve cambiare, gli stipendi dei giocatori hanno una percentuale insostenibile di fronte ai ricavi. In una qualsiasi azienda saremmo in uno scenario di default. Bisogna anteporre una visione di sostenibilità. Questi colori hanno dalla loro un palmares ricco di successi, dobbiamo tenere alto il vessillo dell'Inter. Siamo in un momento di contrazione finanziaria, ma dove non arrivano i soldi devono arrivare le competenze e quelle qualità che i club devono avere". E sul possibile ingresso di Alibaba dentro Suning, Marotta glissa: "Queste sono situazioni che toccano la proprietà, per mancanza di elementi conoscitivi non mi addentro".
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"Eriksen? Prima viene l'uomo e poi il calciatore"
Marotta, infine, ha parlato di Christian Eriksen: "Non l'abbiamo sentito direttamente per rispettare la sua privacy - spiega - Il professor Volpi è in contatto, in questo momento conta ritrovare l'uomo prima che il giocatore. Per fortuna l'intervento all'interno dello stadio è stato miracolo ed efficiente, il resto viene in secondo piano. Non è il caso di porre valutazioni. L'importante è che Christian ritrovi serenità e salute".