Roma, Mourinho: "Sorpreso dall'addio di Dzeko, ma che colpo di mercato Abraham!"

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Lo Special One torna a parlare dopo 40 giorni e lo fa ai canali ufficiali giallorossi: "L'addio di Dzeko è stato una sorpresa, ma che reazione ha avuto il club acquistando Abraham! Tammy è un vero e proprio colpo, lo conosco bene. Mercato? Manca qualcosa, ma il club è stato super. Abbiamo dovuto cambiare le strategie in corsa"

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Riecco José Mourinho. Per la prima volta dopo la sua presentazione da nuovo allenatore giallorosso, lo Special One torna a parlare alla stampa e lo fa intervistato dal canali ufficiali della Roma. Tanti i temi toccati dal portoghese, iniziando dall’evoluzione del mercato giallorosso specialmente nel reparto offensivo. "Prima di tutto, devo dire grande direttore e grandissima proprietà: il boss Dan, Ryan e Tiago sono stati bravissimi. Perché la realtà è che abbiamo iniziato il pre-campionato pensando di avere Dzeko ed è stata un po’ una sorpresa per tutti noi quello che è successo". Mourinho ha poi proseguito: "In un mercato incredibilmente difficile e in una situazione economica, vorrei dire per tutti, però per quasi tutti i club, difficile, avere la disponibilità, avere l’ambizione, avere questo rispetto per l’emozione dei tifosi, avere questo tipo di reazione, dopo aver perso Dzeko, di portare a casa Tammy Abraham, è stato, quello che voi italiani dite sempre, il colpo di mercato, tanto che dal mio punto di vista, anche se lui non fosse arrivato, io avrei avuto sempre la sensazione positiva che la mia proprietà e il mio direttore avessero fatto tutto il possibile per avere una reazione fortissima a un giocatore come Dzeko che è partito. Loro sono stati fantastici".

"Su Abraham vi dico aspettate e vedrete"

Mou continua a esaltare le qualità del nuovo acquisto Abraham: "Su Tammy, io preferisco dire 'aspettate e vedrete', lo dico con tutta la mia fiducia. Lo conosco da bambino, non ha giocato mai per me, perché quando io ero al Chelsea lui era veramente un ‘bambino’ di 14-15-16 anni, però lo conosco molto molto bene, lo conosco come giocatore, come persona, come mentalità, so come ha preso la decisione sempre difficile, per un giocatore inglese, di lasciare la Premier". Ancora sul nuovo numero 9 giallorosso: "Questo mi dice tanto, tanto, perché quando tu lasci la Premier, tu la lasci perché hai ambizione, tu la lasci perché tu vuoi tornare in Nazionale, perché tu vuoi giocare il Mondiale, perché vuoi vincere fuori dall’Inghilterra dove non tanti giocatori inglesi hanno avuto grandissime carriere. Lui viene con questa ambizione, poi aspettiamo di vedere le sue qualità come giocatore, ma con Tammy, con Eldor e con Borja, abbiamo un gruppo di attaccanti che mi lasciano veramente felice".

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"Mercato? Manca qualcosa, ma il club è stato super"

Lo Special One analizza poi il mercato condotto dalla Roma fino a questo momento: "Il mercato è diventato un po’ diverso da quel mercato che avevo pensato io inizialmente. È diventato diverso perché abbiamo perso Spinazzola per tanto tempo e perché abbiamo perso anche Dzeko; inizialmente abbiamo pensato solo a un attaccante e non a due e non abbiamo mai pensato a un terzino sinistro. Il mercato si è trasformato in questo modo. E quando si è trasformato, è diventato più difficile perché è andato in una direzione che noi non avevamo programmato, visto che eravamo preparati per andare in un’altra direzione. E penso che il club è stato bravissimo. Sarà la prima e spero l’ultima volta che lo dico: mi mancherà qualcosa che avevo pensato quando ho analizzato la squadra inizialmente, mi mancherà qualcosa, però devo solo ringraziare per il mercato che hanno fatto per noi". Il portoghese lancia poi un messaggio chiaro a tutto l’ambiente giallorosso: "Come squadra sappiamo che non siamo la rosa più forte del mondo, non lo siamo e lo sappiamo, però siamo una rosa a cui nessuno può proibire di pensare che la prossima partita possiamo vincerla. Questa è la mentalità e nessuno può fermarci mentre andremo a ogni partita pensando 'questa partita la possiamo vincere'".

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"Mi piace tanto allenare questo gruppo, la squadra è unita"

Mourinho traccia un primo bilancio dopo i primi 40 giorni di lavoro: "Sono molto contento, veramente. Sono state settimane dove abbiamo lavorato tanto, ma fa piacere quando hai tanta gente che vuole lavorare, che vuole migliorare, che ha grande motivazione, che ha voglia di fare bene. E non parlo semplicemente dei giocatori, parlo di tutti quelli che hanno fatto parte di questo pre-campionato. Allenare questo gruppo mi piace tanto. Però penso che anche l’organizzazione del lavoro sia piaciuta a tutti. Credo che dal Portogallo siamo andati via migliorati come squadra dal punto di vista tecnico-tattico, però principalmente migliorati come gruppo, grazie a una conoscenza più profonda, per il fatto che la squadra è stata insieme 24 ore su 24, praticamente due settimane. La squadra è veramente unita". Sul rapporto con Tiago Pinto e la società: "Il direttore è qui ogni giorno, la proprietà se non è qui, al telefono c’è sempre e ovviamente che mi piace veramente questo. Penso che è solo positivo che questo succeda, perché per me è importante capire le loro sensazioni, per loro è importante capire il mio modo di pensare, di analizzare le cose. E questo mi piace tanto", ha concluso lo Special One.