I giocatori fedelissimi degli allenatori
Anche Onana raggiunge Ten Hag a Manchester: è il quarto colpo dall'Ajax, lì dove il tecnico ha allenato in passato e coltivato i suoi pupilli. Prima di loro il calcio ha scritto le storie di tanti altri fedelissimi: Mourinho e Carvalho, Spalletti e Nainggolan o Zaccheroni e Bierhoff
- L'ultimo è Onana, che di quella squadra che sfiorò la finale di Champions nel 2019 era il portiere. C'era anche Van de Beek, mentre Lisandro Martinez e Antony sono passati dalla "scuola" ten Hag successivamente. Li ha rivoluti tutti con lui allo United
- Insieme con: Ajax e Man United
- Inizialmente, insieme solo una stagione, l'ultima di Sarri a Empoli. 2014-15. Fu però una delle sue pedine preferite: 36 partite su 38 e tremila minuti sul campo. Anni dopo, lo ha ritrovato alla Lazio.
- Insieme con: Empoli e Lazio
- Nel 2015 Sarri arriva a Napoli e trova già lì il suo nuovo regista; il salto di qualità è quello che lo porta ad essere il Jorginho che conosciamo oggi. E infatti sarà il primo nome sull'elenco del tecnico quando arriva al Chelsea per il suo "Sarri-ball"
- Insieme con: Napoli e Chelsea
- A Empoli sono tanti i giocatori che valorizza, su tutti Valdifiori, che lì è il suo regista numero uno. Lo chiama a Napoli nel 2015 ma le cose non vanno ugualmente bene (e infatti punterà le sue fiches su Jorginho)
- Insieme con: Empoli e Napoli
- Altri fedelissimi di Sarri: Hysaj (Empoli, Napoli e oggi anche Lazio), Zielinski, Mario Rui e Tonelli (Empoli e Napoli)
- Insieme fanno cose incredibili, il Pipita ne segna 36 in quel magico 2015-16. Si sfidano sull'asse Napoli-Juve, si ritrovano al Chelsea e poi anche in bianconero. 53 gol in 103 partite per lui
- Insieme con: Napoli, Chelsea e Juventus
- Storia recentissima, scritta sotto il caldo torrido dell'estate 2022. Mou lo allena al Chelsea mandandolo in campo 90 volte in due anni. Si legga: fedelissimo. Lo ricompra allo United nel 2017 e oggi alla Roma. Ma non è il solo giocatore "special" dello Special One…
- Insieme con: Chelsea, Man United e Roma
- L'allenatore della sua vita. Insieme vincono una clamorosa Champions col Porto nel 2003-04. E lui diventa uno dei migliori centrali del mondo, finendo anche candidato al Pallone d'Oro. Lo porta al Chelsea, lo chiama (invano) all'Inter e lo porta anche al Real. Totale: quasi trecento partite per lui
- Insieme con: Porto, Chelsea e Real
- Arrivano insieme alla Juve, i tifosi ancora non lo sanno (dopo due settimi posti di fila in A) ma voleranno verso lo scudetto da protagonisti. Uno in panchina, l'altro in campo. Conte lo rivuole all'Inter nel 2020. Luci e ombre, ma uno dei gol che lancia i nerazzurri verso lo scudetto 2020-21 lo fa lui. Proprio alla Juve
- Insieme con: Juve e Inter
- Sotto la guida di Conte al Chelsea vive la sua miglior stagione in carriera. È il 2016-17, e lui lo piazza largo a destra nel suo 343 che vale la Premier. Lo richiama nella sua prima stagione all'Inter nel gennaio del 2020. Sfioreranno l'Europa League
- Insieme con: Chelsea e Inter
- Alla Lazio e poi anche nell'Inter. Correa, sotto la guida di Inzaghi, esplode. Debutta in nerazzurro con lui (subito doppietta), ma fatica ad imporsi. Con loro c'era anche Caicedo, l'uomo dei gol allo scadere in biancoceleste. In nerazzurro colleziona appena ventuno minuti. Acerbi è un altro super fedelissimo
- Insieme con: Lazio e Inter
- Alla Roma gli cambia ruolo avanzandolo sulla linea dei trequartisti. In una parola: devastante. Lo vuole all'Inter. Nel 2018-19 arriva la qualificazione Champions con gol decisivo all'ultima giornata, ma non brillerà come fatto in giallorosso. Curiosità: solo un calciatore ha giocato con Spalletti per tre diverse squadre, Vincenzo Montella; con Empoli (play-out di C 1993-94), Sampdoria (1998-99) e Roma (2005-09)
- Insieme con: Roma e Inter
- Il Mancio lo lancia nell'Inter da giovanissimo. Croce e delizia, lui sa come gestire tutto l'enorme talento sopra le righe di Mario (come con quel colpo di tacco davanti alla porta in amichevole col City: cambio e strigliata). All'Inter vincono il campionato, a Manchester pure (assist di Balo per il gol-Premier di Aguero). Ma in Nazionale si incrociano solo per uno stage
- Insieme con: Inter e Man City
- Lo fa esordire tra i professionisti al Milan nel 2012. Cinque anni dopo lo riprende alla Juve, un jolly per la sua difesa. E quando Max torna in bianconero e lo rilancia nuovamente. Curiosità: solo un calciatore ha giocato con Allegri per tre diverse squadre, Matri. Cagliari, Milan e Juve
- Insieme con: Milan e Juve
- Nel 1999 l'ex allenatore della Juve passa in nerazzurro. Ne chiama due (Peruzzi e Jugovic) e ne ritrova uno (Paulo Sousa), già allenati in bianconero. Non solo, Peruzzi sarà anche il suo terzo portiere al Mondiale del 2006 come uomo spogliatoio (tattica usata anche con Ciro Ferrara, collaboratore e già suo difensore nel Napoli e nella Juventus)
- Insieme con: Juve e Inter (e Nazionale con Peruzzi)
- Entrambe le due (grandissime) carriere prendono il volo col Milan degli anni Novanta: due scudetti insieme. Fate tre con la Liga nel Real del 1997. Ma non arriva lo scudetto con la Roma, o almeno non per entrambi, visto che Panucci segue il suo personalissimo Capello tris anche in giallorosso, ma solo a partire dal 2001. L'ex terzino farà sarà il suo vice nella nazionale russa
- Insieme con: Milan, Real e Roma
- Loro sì vincono lo scudetto a Roma, insieme, nel 2001. Il Puma seguirà gli stessi identici trasferimenti dell'allenatore anche in Juve (nel 2004) e Real (nel 2006)
- Insieme con: Roma, Juve e Real
- A Foggia facevano parte del trio delle meraviglie con Baiano. Trentasei gol in tre e secondo miglior attacco del campionato (58 reti) alle spalle solo del Milan invincibile di Capello. Da neopromossa. Benvenuti a Zemanlandia. Zdenek richiama Rambaudi alla Lazio nel 1994 (dove già giocava Signori). Per la coppia più di duecento partite insieme
- Insieme con: Foggia e Lazio
- Dall'Udinese rivelazione di fine anni Novanta al Milan che vincerà lo scudetto nel 1999. Tra le costanti quel terzino danese e l'attaccante tedesco, l'unico calcatore a tirare meglio di testa che di piede. Helveg calerà il tris seguendo Zac anche all'Inter
- Insieme con: Udinese, Milan (e Inter per Helveg)
- Al Milan Berlusconi gli fornisce una marea di campioni, da Van Basten a Gullit. Sacchi, l'uomo che non aveva mai giocato a calcio e che viene dalla provincia, sa di dover puntare anche sui giocatori di provincia. E infatti arrivano Mussi e Bianchi (con lui anche al Rimini in C), adepti del sacchismo. Mussi giocherà anche la finale dei Mondiali del 1994 da titolare per il suo maestro
- Insieme con: Parma, Milan e Nazionale
- Meglio di chiunque altro l'aveva raccontato Mihajlovic a Sky in Mister Condò: "Quella era una grande squadra, vero. Eriksson disse a Cragnotti: 'Se tu mi prendi Mancini, Mihajlovic e Veron, noi vinciamo lo Scudetto'. Andò così. Li aveva tutti già allenati nella Samp
- Insieme con: Samp e Lazio
- Lo chiamavano "lo Zidane della B", in realtà i due hanno fatto coppia praticamente in ogni serie, dalla D (Ravenna) all'Europa, quando col Vicenza sfiorarono l'impresa in semifinale di Coppa delle Coppe del 1998 contro il Chelsea di Vialli player-manager. Poi Bologna (in Serie A) e Palermo (in Serie B)
- Insieme con: Ravenna, Vicenza, Bologna e Palermo
- Quasi duecento partite per lui, Mazzone se lo portò ovunque. Uno cambiava panchina e l'altro maglia, ma sempre contemporaneamente. Dal Cagliari alla Roma nel 1993, al Bologna nel 1998 e al Perugia nel 1999
- Insieme con Cagliari, Roma, Bologna e Perugia
- Si trovano a Venezia e non si mollano più, per 305 partite. Volpi segue Novellino in B col Piacenza nel 2000 e riconquistano la A. Il tecnico viene allora chiamato nel 2002 dalla Samp per riportarla in massima serie, sfida accettata. Ma con Volpi. E nuova promozione. Saranno insieme anche nella Reggina
- Insieme con: Venezia, Piacenza, Sampdoria e Reggina
- Dal Pisa (10 gol e 7 assist in 26 partite in B) se lo portò al Torino, dove si esibirià nelle migliori stagioni della sua carriera (21 gol e 24 assist in 72 match), fino alla chiamata dell'Atletico Madrid. Si sono ritrovati nel 2019-20 alla Salernitana
- Insieme con: Pisa, Torino e Salernitana
- Più che un allenatore, un mentore. Sempre uniti: i due furono insieme a Pescara, Napoli, Perugia e ancora Pescara. E pure in panchina, a Udine, quando Allegri era un giovane collaboratore pronto a spiccare il volo sulle panchine più prestigiose
- Insieme con: Pescara, Napoli e Perugia