
Il trasferimento alla Juventus di Dusan Vlahovic è il colpo nella sessione invernale di mercato. Il centravanti serbo diventa l'11° giocatore, dal dopoguerra in poi, che passa dalla Fiorentina ai bianconeri nonostante la rivalità sportiva tra i due club. Nomi illustri e qualche flop nella storia degli affari: ecco i precedenti

SERGIO CERVATO. Il primo giocatore a essere ceduto dalla Fiorentina alla Juve, nel dopoguerra, è stato il difensore. Ha indossato la maglia viola dal 1948 al 1959, contribuendo alla vittoria del primo Scudetto e sfiorando la conquista della Coppa dei Campioni, persa in finale contro il Real nel 1956-57. Terzino con lo spiccato senso del gol - 45 i centri in 467 presenze in A -, si è trasferito in bianconero nell'estate del '59. Nel suo biennio alla Juve ha messo in bacheca altri due Scudetti e due Coppe Italia, prima di decidere di chiudere la carriera alla Spal

BAGGIO ALLA FIORENTINA. Il passaggio dal viola al bianconero più famoso è il suo. Il Divin Codino è stato acquistato giovanissimo dalla Fiorentina nel 1985, ma son serviti circa due anni per vederlo in campo con continuità a causa di un doppio grave infortunio. Una volta recuperato, tuttavia, è diventato subito un idolo della tifoseria viola: non ha vinto alcun trofeo, ma ha regalato serate indimenticabili grazie a gol e giocate strepitose, alcune delle quali decisive per raggiungere la finale di Coppa Uefa nel 1990 persa contro la Juve

IL PASSAGGIO ALLA JUVE. Il doppio match contro i bianconeri furono i suoi ultimi in maglia viola. Nell'estate del 1990 ecco il suo trasferimento, trattativa che sollevò una protesta popolare a Firenze. Passato alla Juve, Baggio è riuscito a vincere Coppa Uefa, due Scudetti, una Coppa Italia e soprattutto il Pallone d'Oro. Ma il legame con il suo vecchio club è rimasto intatto: indimenticabile la sua prima da ex, quando si rifiutò di calciare un rigore e uscendo dal campo raccolse una sciarpa viola lanciata dai tifosi

MORETTI ALLA FIORENTINA. Il primo affare tra i due club nel nuovo secolo ha riguardato il difensore classe '81. Cresciuto nella Lodigiani, il giocatore è stato acquistato dai viola e con loro ha mosso i primi passi nel grande calcio. Vittima di un infortunio nei primi giorni di ritiro, ha collezionato in due stagioni 47 presenze complessive, non riuscendo però nella stagione 2001-02 a evitare la retrocessione

IL PASSAGGIO ALLA JUVE. Dopo essere retrocesso con la Fiorentina, il giocatore si è trasferito, nell'estate del 2002, nel club bianconero. La sua avventura è però durata lo spazio di 973 minuti complessivi. Nel gennaio successivo, infatti, la Juventus lo ha ceduto in prestito al Modena e sei mesi dopo è stato venduto a titolo definitivo al Parma

CHIELLINI ALLA FIORENTINA. Cartellino di proprietà della Juve, ma debutto ufficiale arrivato in maglia viola. È la storia di "Chiello" che, nel 2004, è finito al centro di un giro di mercato e comproprietà a metà tra Livorno e Roma, ma i toscani decidono di vendere la loro parte ai bianconeri che, a loro volta, lo girano in prestito alla Fiorentina. E con la maglia viola Chiellini, ad appena 20 anni, si è ritagliato subito uno spazio da titolare: 37 presenze al suo primo anno in A e obiettivo salvezza centrato

IL PASSAGGIO ALLA JUVE. Terminato il prestito, Chiellini è tornato in bianconero - che ha risolto la comproprietà a suo favore - e da allora ha sempre vestito quella maglia (oltre all'azzurro della Nazionale). Un totale di 550 presenze totali con la Juventus e un palmares di 19 trofei

BOJINOV ALLA FIORENTINA. L'attaccante è arrivato in Italia giovanissimo e dopo aver messo in mostra il suo talento con la maglia del Lecce, è stato acquistato dai viola nel gennaio 2005 per 14 milioni di euro. Ha segnato due gol nei primi sei mesi, poi altri 9 nella successiva stagione, quando si è però incrinato il rapporto con la dirigenza: divergenze e dichiarazioni oltre le righe che hanno convinto la società a cederlo

IL PASSAGGIO ALLA JUVE. Il bulgaro è stato ceduto dalla Fiorentina alla Juve nell'estate del 2006, con la formula del prestito con diritto di riscatto sulla metà del cartellino. L'attaccante ha disputato 18 partite in Serie B e 3 in Coppa Italia, per un totale di 7 reti tra le due competizioni, ma il suo rendimento non ha convinto i bianconeri. Terminato l'anno, dunque, è tornato ai viola prima di essere ceduto definitivamente al Manchester City

FELIPE MELO ALLA FIORENTINA. Il brasiliano è stato prelevato dai viola nel 2008, sborsando 8 milioni all'Almeria. Il debutto in Serie A è arrivato proprio contro la Juve, il primo passo di una stagione di altissimo livello. Con le sue prestazioni, infatti, ha contribuito a raggiungere il quarto posto, ultimo utile per l'accesso ai preliminari di Champions League. Ma la sua esperienza in viola si è conclusa dopo un solo anno

IL PASSAGGIO ALLA JUVE. Nell'estate del 2009 Felipe Melo si è trasferito a Torino per 25 milioni di euro. Da applausi il suo esordio in bianconero, con una prova da gigante e un gol contro la Roma, ma successivamente le sue prestazioni sono andate in calando. Nel suo biennio alla Juve ha collezionato in totale 78 presenze, ottenendo due deludenti settimi posti in campionato. Nel 2011 è arrivata la cessione al Galatasaray

NETO ALLA FIORENTINA. Portato in Italia dai viola nel gennaio del 2011, dopo l'apprendistato iniziale si è preso la maglia da titolare della Fiorentina diventando uno dei punti di riferimento e dei più talentuosi all'interno della squadra. La sua avventura a Firenze è terminata dopo 101 presenze complessive, un terzo delle quali chiuse con la porta inviolata

IL PASSAGGIO ALLA JUVE. Nel luglio del 2015, scaduto il suo contratto con la Fiorentina, il brasiliano si è accasato a costo zero alla Juve restandoci per due anni. Il vice-Buffon è sceso sempre in campo da titolare in entrambe le edizioni della Coppa Italia (vinte dai bianconeri), mentre in campionato ha raccolto appena 11 presenze oltre a una gara di Champions. Messi in bacheca anche due scudetti e una Supercoppa Italiana, il portiere ha deciso di partire per giocare con più continuità, trasferendosi al Valencia per 7 milioni

BERNARDESCHI ALLA FIORENTINA. Il talento di Carrara è cresciuto nel club viola, ma il suo debutto tra i professionisti con la maglia della Fiorentina è arrivato solo nella stagione 2014-15 dopo uno strepitoso anno in prestito in B al Crotone. Partita dopo partita è cresciuto e diventato il fiore all'occhiello della squadra, fino all'ultima annata chiusa in doppia cifra. Dopo 23 gol e 12 assist in tre anni si è concretizzato il suo addio

IL PASSAGGIO ALLA JUVE. Nell'estate del 2017 il giocatore è stato acquistato dai bianconeri per 40 milioni di euro e quest'anno vive la sua quinta stagione a Torino. Per lui 170 partite con la Juve e un rendimento in convincente ascesa dopo aver conquistato tre scudetti, due Coppe Italia e altrettante Supercoppa

CHIESA ALLA FIORENTINA. Il penultimo a compiere il tragitto Firenze-Torino è l'esterno offensivo. Cresciuto nel settore giovanile dei viola e in prima squadra a partire dalla stagione 2016/17, l'esterno e figlio d'arte si è separato dalla Fiorentina dopo 34 gol e 25 assist in 153 presenze totali. Come i predecessori, nel suo destino c'era la Juventus

IL PASSAGGIO ALLA JUVE. Trasferimento che avviene in prestito biennale con obbligo di riscatto, operazione da 50 milioni più bonus. Risorsa fondamentale nell'Italia campione d'Europa, Chiesa diventa centrale anche in bianconero: 18 gol in 61 presenze a Torino prima del grave infortunio a inizio gennaio, quando all'Olimpico si rompe il legamento crociato del ginocchio sinistro

L'ULTIMO È VLAHOVIC. In ordine di tempo è il centravanti serbo l'ultimo protagonista sul mercato tra Fiorentina e Juventus. Il classe 2000 decide di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2023 coi viola e la JUventu anticipa di 6 mesi l'assalto al bomber serbo. Un'operazione da 75 milioni di euro complessivi

FABRIZIO MICCOLI. In questa lista di trasferimenti dalla Fiorentina alla Juve tecnicamente va aggiunto anche l'ex attaccante pugliese. Nell'estate del 2004 i bianconeri lo hanno ceduto in comproprietà per 7 milioni ai viola, con la quale ha disputato la stagione seguente: 12 reti in 35 gare, contribuendo alla salvezza nell'ultima giornata. A fine anno, però, la società toscana lo ha perso alle buste e, dunque, ceduto la metà del suo cartellino alla Juventus. A Torino, tuttavia, non ha più giocato una partita finendo al Benfica