Juventus, tutti i brasiliani nella storia bianconera: Kaio Jorge sarà il 29°

ARMANDO MIRANDA (1962-63). Nello stesso anno di Fernando, la Juve acquisì dal Flamengo un altro brasiliano approdato in bianconero per sostituire Charles. Nella sua unica annata in bianconero confermò una straordinaria media realizzativa: segnò, infatti, 15 gol in 20 presenze complessive, ma fu frenato dai continui infortuni. L'anno dopo passò così al Catania prima di far ritorno in patria 

BRUNO SICILIANO (1962-63). Quell'annata fu particolarmente verdeoro per la Juventus. In attacco, infatti, si fece spazio un altro brasiliano, rientrato alla base dopo un paio di anni in prestito tra Vicenza e Venezia. La sua, però, non fu una stagione particolarmente fortunata: giocò solo 12 partite, con 4 gol all'attivo. Troppo poco per gli standard bianconeri che decisero di cederlo al Bari

DINO DA COSTA (1963-66). Venduti i due centravanti brasiliani, la Juve decise di puntare su un altro verdeoro. Reduce da ottime stagioni tra Roma, Fiorentina e Atalanta, Da Costa disputò tre stagioni con la maglia bianconera, ma solo nell'ultima riuscì a ritagliarsi un ruolo da titolare. La sua esperienza si chiuse dopo 13 gol in 64 presenze e mise in bacheca la Coppa Italia del 1965, la terza della sua carriera

NENÉ (1963-64). Nella stessa stagione in cui arrivò Da Costa, la Juve comprò dal Santos un'altra ala brasiliana. Nonostante i 12 gol realizzati in 35 presenze, il club bianconero decise di non puntare su di lui e lo cedette al Cagliari, dove sarebbe poi rimasto altri 10 anni diventando uno degli eroi dello Scudetto

CHINESINHO (1965-68). Chiamato così per gli occhi a mandorla, arrivò in Italia nel 1962, acquistato dal Modena. Tre anni dopo firmò con la Juventus, dove contribuì subito alla conquista della Coppa Italia. Fu un punto di riferimento nel centrocampo bianconero durante il suo triennio a Torino, nella quale riuscì anche a vincere uno Scudetto. Dopo 111 partite e 11 centri complessivi, passò al Vicenza

JOSÉ ALTAFINI (1972-76). All'inizio degli anni '70 la Juve mise a segno il colpo Altafini. Straordinario protagonista durante i suoi anni col Milan e il Napoli, il suo trasferimento fu giudicato come un tradimento dai tifosi azzurri. In bianconero, nonostante l'età avanzata, si rivelò ancora un giocatore decisivo, in particolare entrando dalla panchina. I suoi 36 gol contribuirono alla vittoria di due Scudetti e a raggiungere la finale di Coppa dei Campioni nel 1972-73, poi persa 1-0 contro l'Ajax

JULIO CESAR (1990-94). Difensore messosi in mostra con la Seleçao al Mondiale di Messico '86, fu acquistato dalla Juve nell'estate del 1990. I bianconeri lo presero dal Montpellier e a Torino rimase 4 stagioni, disputando complessivamente 125 partite. Fu un'epoca avara di soddisfazioni a livello nazionale, ma non in Europa. Nella stagione 1992-93, infatti, conquistò la Coppa Uefa. Dopo l'avventura italiana passò al Borussia Dortmund dove riuscì a vincere tutto

ATHIRSON (2000-01). Il primo brasiliano preso dai bianconeri in questo secolo fu il terzino classe '77. Acquistato a gennaio, a causa di alcune diatribe legali con il suo precedente club - il Flamengo -, riuscì a debuttare con la maglia della Juve solo ad aprile. In campo per 5 presenze totali in Serie A, di cui solo una da titolare, fece ritorno in Brasile nel gennaio 2002 dopo non essere mai stato impiegato nella stagione

EMERSON (2004-06). Decisamente più importante l'esperienza in bianconero del 'Puma', arrivato a Torino su richiesta di Fabio Capello. Preso dalla Roma per 28 milioni, in due stagioni collezionò complessivamente 91 presenze, con 6 gol all'attivo. Da lì il trasferimento al Real Madrid, dove cominciò la fase calante della sua carriera

GLADSTONE (2005-06). Difensore ancora in attività - ma svincolato -, fu preso dalla Juve in prestito nell'estate del 2005. In bianconero, però, disputò solo pochi minuti nel match di Coppa Italia contro la Fiorentina, poi a gennaio fu girato al Verona, prima di far ritorno definitivamente al Cruzeiro al termine della stagione

AMAURI (2008-11). Dopo due ottime annate al Palermo, la Juve decise di rinforzare il suo reparto offensivo con il centravanti classe '80. Più che positiva fu anche la sua stagione d'esordio, caratterizzata da 14 gol in 44 presenze complessive, ma poi il suo rendimento peggiorò progressivamente. Segnò, infatti, solo altre 10 reti nelle due stagioni successive, prima di lasciare (in prestito e poi definitivamente) la squadra bianconera

DIEGO (2009-10). Acquistato dal Werder Brema come uno dei potenziali giocatori più forti al mondo, il trequartista brasiliano - oggi al Flamengo - si rivelò un clamoroso flop. Partì alla grande, con una meravigliosa doppietta all'Olimpico contro la Roma, ma fu solo un fuoco di paglia. Chiuse l'annata con 5 reti complessive in 44 partite, prima di essere ceduto al Wolfsburg

FELIPE MELO (2009-11). Lo stesso andamento caratterizzò anche l'avventura in bianconero del centrocampista verdeoro, attualmente al Palmeiras. Preso per 25 milioni dalla Fiorentina, cominciò molto bene ma andò poi progressivamente in calando. Giocò 40 gare il primo anno, 38 in quello successivo, senza mai convincere davvero. Prestazioni che convinsero la dirigenza a cederlo al Galatasaray senza troppi rimpianti

LUCIO (2012-13). Reduce dalla vittoria del Triplete con l'Inter, il difensore brasiliano si unì ai bianconeri dopo la vittoria del primo scudetto targato Conte. A Torino, tuttavia, la sua esperienza fu deludente e si concluse dopo appena 6 mesi, caratterizzata da sole 4 presenze

RUBINHO (2012-16). Acquistato dal Palermo nell'estate 2012, il verdeoro rimase quattro stagioni in bianconero come terzo portiere. Prima di trasferirsi al Genoa, disputò in totale 2 presenze in Serie A con la Juve, mettendo comunque in bacheca 4 Scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane

ROMULO (2014-15). Dopo una splendida annata col Verona, la Juve decise di arricchire la rosa col duttile centrocampista brasiliano, oggi al Cruzeiro. Lo prese in prestito oneroso per un milione di euro ma, complice una serie prolungata di infortuni, riuscì a collezionare in bianconero appena 5 presenze tra campionato e coppa. Al termine della stagione, con uno Scudetto e una Coppa Italia messa in bacheca, fece ritorno all'Hellas

ALEX SANDRO (2015-in corso). Il terzino è uno dei 4 brasiliani presenti attualmente nella rosa bianconera. Acquistato dal Porto per 26 milioni di euro, nella sua avventura a Torino ha collezionato complessivamente 11 trofei. Il suo curriculum con la Juve, fin qui, recita 232 partite, 13 gol e 29 assist

HERNANES (2015-17). Il passaggio dall'Inter alla Juve lo effettuò anche un altro brasiliano. Si trasferì per 13 milioni e in bianconero diventò una risorsa per qualità ed esperienza in Serie A. Disputò complessivamente 22 presenze il primo anno e 13 nel secondo fino a gennaio. Nella sessione invernale, infatti, la società lo cedette in Cina

NETO (2015-17). Nello stesso biennio alla Juve ecco un altro brasiliano. Arrivò a costo zero dalla Fiorentina per fare da vice a Buffon: nelle 22 partite in campo accumulò ben 13 clean sheet. Dopo due stagioni volò in Spagna, al Valencia, mentre oggi lo trovate al Barcellona

DANI ALVES (2016-17). Dopo aver vinto tutto con il Barcellona, il brasiliano si trasferì in Italia dove rimase solo una stagione. L'età avanzava, ma la classe restava quella di un tempo e garantì ai bianconeri 33 presenze di alto livello. Anche 6 gol a referto, a fine stagione si trasferì al Psg

DOUGLAS COSTA (2017-2020). Ecco la velocissima ala brasiliana, acquistata dal Bayern Monaco. Frenato dagli infortuni, diventa un fattore a gara in corso e contribuisce agli ultimi titoli dei bianconeri. Alla Juve 103 presenze con 10 gol e 21 assist, oggi è in prestito al Gremio

MATHEUS PEREIRA (2018-2020). Il suo cartellino è stato ceduto al Barcellona nell'estate 2020. Comprato dal Digione, il trequartista ha collezionato 3 presenze pur trascorrendo la maggior parte della su aavventura con la formazione Under 23

DANILO (2019-in corso). Nella rosa di Allegri c'è anche il terzino destro, arrivato dal Manchester City. Esordio da favola, con ingresso da subentrato e gol alla prima palla toccata contro il Napoli. Dopo qualche problema fisico, nell'ultima stagione è stato uno dei giocatori più convincenti nella squadra di Pirlo

WESLEY (2021). Nella passata stagione si ritagliò il suo piccolo spazio anche un altro brasiliano, centrocampista classe 2000. "Prestato" dalla Juve U23 in occasione della sfida di Coppa Italia contro il Genoa, giocò titolare per 88 minuti prima di finire in prestito al Sion. Quest'estate è tornato alla base ma farà parte ancora della rosa del club impegnato in C

ARTHUR (2020-in corso). L'ultimo brasiliano alla Juve prima di Kaio Jorge. Arriva a Torino nell'estate 2020 nell'operazione che porta Pjanic al Barcellona, ma deve ancora esprimere tutto il suo potenziale: più di un infortunio nella prima stagione con Pirlo, problema che per ultimo l'ha costretto all'operazione alla gamba destra

KAIO JORGE (2021).  Dal bianconero del Santos a quello della Juventus per il talento brasiliano, 19enne attaccante pronto a vivere la sua avventura in Italia. Operazione da 4 milioni di euro, bonus compresi, per blindarlo da subito e vincere la concorrenza del Milan. Un altro gioiello verdeoro per la nuova Juve di Allegri