Cristiano Ronaldo al Manchester United: che fine hanno fatto i suoi "vecchi" compagni?
L'aveva lasciato nell'estate 2009 per approdare al Real Madrid, lo ritrova a distanza di 12 anni. Tanto è cambiato, però, nel Manchester United: dei vecchi compagni di Ronaldo, qualcuno gioca ancora in campionati minori. Poi c'è chi oggi dipinge, chi fa l'attore e chi invece studia all'università
A distanza di 12 anni Cristiano Ronaldo torna nel Manchester United, il primo top-club della sua carriera. La stagione 2008-2009 fu l’ultima con la maglia dei Red Devils prima del passaggio al Real Madrid, quando aveva 24 anni. Annata chiusa vincendo la Premier ma perdendo la finale di Champions contro il Barcellona. Era uno United infarcito di campioni: sapete che fine hanno fatto oggi?
COME POTREBBE GIOCARE IL MANCHESTER UNITED CON CR7
EDWIN VAN DER SAR. Deludente nella Juventus, passa al Fulham e da lì al Manchester United, dove si conferma portiere di altissimo livello. Oggi è tornato nel suo club, l’Ajax, da dirigente
PATRICK EVRA. L’ex terzino francese, da giocatore, ha fatto il percorso inverso rispetto a Ronaldo, dato che nel 2014 lasciò il Manchester United per la Juventus. Poi Olympique Marsiglia e West Ham, per chiudere la carriera e diventare una sorta di star dei social, sempre legatissimo all’Italia
GARY NEVILLE. L’ex capitano del Manchester United ha indossato la maglia dei Red Devils per tutta la carriera, dal 1992 al 2011. Dopo un tentativo da allenatore (al Valencia, con 8 sconfitte in 16 gare di campionato) è diventato un noto opinionista per Sky Sports
PAUL SCHOLES. Forza, grinta, tecnica, visione di gioco: un centrocampista fenomenale, tra i migliori della sua generazione, anima silenziosa della squadra (per i tifosi del Manchester United ere “Silent Hero”). Lasciato il calcio nel 2013 si è dedicato alla famiglia, raccontando di recente nella sua autobiografia come abbia iniziato a dipingere per aiutare il figlio autistico
ANDERSON. Sette stagioni allo United per il centrocampista brasiliano, che però non rende mai secondo le aspettative e nel gennaio 2014 viene girato in prestito alla Fiorentina per sei mesi: sarà un flop anche in Italia. Dopo essere rientrato in Patria (Internacional e Coritiba), ha chiuso la carriera in Turchia, all’Adana Demirspor: due stagioni da giocatore e poi il salto in panchina, dove ricopre il ruolo di viceallenatore
DIMITAR BERBATOV. La sua prima stagione al Manchester United è l’ultima di CR7. Prelevato dal Tottenham, diventerà un “caso” di mercato quando Juventus e Fiorentina se lo contendono nell’estate 2012 e lui alla fine “tradisce” entrambe andando al Fulham. Dopo il ritiro ha realizzato il suo grande sogno di diventare un attore, recitando in “Revolution X: The Movie”
MICHAEL CARRICK. Bandiera dello United, una delle pedine fondamentali dal 2006 al 2018. Ronaldo lo ritroverà in squadra, ma stavolta nello staff, dato che è diventato un collaboratore di Solskjaer
DARREN FLETCHER. Altro pilastro di quella squadra rimasto nell’ambiente del Manchester United: anche lui è un collaboratore tecnico di Solskjaer, e ritroverà l’ex compagno Ronaldo. Dal 2002 al 2015 con i Red Devils, vincendo tutto
RYAN GIGGS. Ronaldo su una fascia, il gallese sull’altra: quel Manchester United volava grazie alle sue ali, veloci, tecniche e sempre ben disposte a cercare anche il gol. Con la maglia dei Red Devils dal 1990 al 2014, una vita. Ha fatto anche il giocatore-allenatore ad interim, dopo l’esonero di Moyes, per poi diventare vice di Van Gaal. Nel 2018 il Galles gli affida la panchina della nazionale, che – nonostante la qualificazione – non riesce a guidare all’Europeo, sollevato dall'incarico a causa di un’incriminazione per violenza domestica
JOHN O’SHEA. Colonna della difesa di quello United, nel club dal 2001 al 2011. Poi Sunderland e Reading, squadra in cui è rimasto come viceallenatore dopo il ritiro dal calcio giocato
NANI. Connazionale e amico di CR7, allo United indossa il 17 ma in Italia si prende la 7 per un abbinamento nome-numero indimenticabile. Non lo è, invece, la sua esperienza in A, chiusa dopo appena una stagione deludente. Torna in patria allo Sporting Lisbona e poi sceglie la MLS: oggi gioca nell’Orlando City
PARK JI-SUNG. L’esterno sudcoreano è sempre stato uno dei “preferiti” di Sir Alex Ferguson. Tra i più forti giocatori asiatici di sempre, “Three-Lungs Park” (“Tre Polmoni”) ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2014 e si è messo a studiare, iscrivendosi all’Università di Leicester per “colmare le sue lacune”, come dichiarato da lui stesso, prima di provare a tornare nel mondo del calcio come manager
RIO FERDINAND. Insostituibile in mezzo alla difesa, con il Manchester United dal 2002 al 2014. Nel 2015 ha affrontato la scomparsa della moglie, raccontando poi la depressione e la dipendenza dall’alcol in cui era caduto. Poco prima dell’accordo tra CR7 e il Manchester United aveva “anticipato” l’affare con un video su Instagram in cui sorrideva e annuiva quasi a voler dire ai suoi tifosi che era fatta
WAYNE ROONEY. Uno dei campionissimi di quella squadra, poi anche capitano del club in cui gioca dal 2004 al 2017. Dopo un romantico ritorno all’Everton, la MLS e il Derby County, club di cui ha accettato la panchina una volta ritiratosi dal calcio giocato
MIKAEL SILVESTRE. Acquistato dall’Inter, dove era stato un flop, il difensore francese gioca al Manchester United dal 1999 al 2008. Poi Arsenal, Werder Brema e finale di carriera tra Usa e India. Oggi è un dirigente sportivo, al Rennes
CARLOS TEVEZ. Nell’anno in cui Ronaldo lascia il Manchester United per il Real Madrid, lui passa al Manchester City scatenando l’ira dei tifosi. In Italia con la maglia della Juventus (50 gol in due stagioni), poi il ritorno nella sua Argentina, al Boca Juniors. Al termine della passata stagione è rimasto svincolato
FEDERICO MACHEDA. Il suo esordio in quel Manchester United, tra Ronaldo e tanti altri campioni, aveva impressionato il mondo intero: gol decisivo a 17 anni, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, alla prima in Premier. Sembra l’inizio di una promettente carriera, che però non lo vede protagonista in top club. Oggi, trentenne, gioca nel Panathinaikos
NON SOLO MACHEDA: LE PROMESSE MANCATE DEL CALCIO