
Roma, la storia dei giocatori spagnoli in giallorosso: Perez e Villar sono gli ultimi
Con gli arrivi di Carles Perez e Gonzalo Villar aumenta la colonia iberica nella capitale, sponda giallorossa. Prima di loro altri 10 giocatori hanno vestito la maglia della Roma, ma non sempre sono riusciti a mantenere le aspettative. Ecco chi sono gli spagnoli nella storia del club (e ci sono anche due allenatori...)

JOAQUIN PEIRO'. Il primo spagnolo a vestire la maglia della Roma fu l'ex attaccante classe '36. Dopo le esperienze con Torino e Inter, con la quale vinse la Coppa dei Campioni, il centravanti si trasferì nella capitale nell'estate del 1966 e ci rimase fino al 1970. Chiuse la prima annata in doppia cifra, poi nelle ultime due stagioni indossò anche la fascia di capitano, vincendo una Coppa Italia con i giallorossi

LUIS DEL SOL. L'addio di Peiró coincise con l'arrivo nella capitale di un altro spagnolo. Campione d'Europa sia con il Real Madrid che con la Nazionale, passò alla Roma dopo 8 stagioni vissute con la maglia della Juve. Nel suo biennio in giallorosso il centrocampista raccolse 57 presenze e 4 gol, vincendo un torneo minore come la Coppa Anglo-Italiana, prima di far ritorno nel suo amato Betis e chiudere la carriera

IVAN HELGUERA. Dopo Del Sol passarono 25 prima di rivedere uno spagnolo nella Roma. Nell'estate del 1997 i giallorossi chiusero addirittura un doppio colpo dalla terra iberica. Arrivò prima un giovane difensore di grande prospetto, prelevato dall'Albacete. In Italia, però, Helguera faticò a imporsi e collezionò poco più di 500 minuti nella sua esperienza. Dopo un anno tornò in patria all'Espanyol e successivamente al Real, dove costruì la sua straordinaria carriera

CESAR GOMEZ. Nella stessa finestra di calciomercato, oltre a Helguera, arrivò un altro difensore spagnolo. Cresciuto nel vivaio del Real, approdò nella capitale già 30enne, ma la sua avventura nella capitale fu da dimenticare. Giocò cinque minuti con il Napoli, un altro con la Fiorentina e partì titolare nel derby con la Lazio: una prova disastrosa che 'contribuì' al successo biancoceleste. Fu l'ultima apparizione, ma rimase a Roma fino alla naturale scadenza del contratto nel 2001, quando decise di ritirarsi

PEP GUARDIOLA. Ancora più deludente, se confrontato alle aspettative, fu l'esperienza romana dell'attuale allenatore del Manchester City. Dopo aver giocato una vita al Barcellona, si trasferì in Italia, al Brescia. Un'ottima annata che convinse la Roma a puntare su di lui nella stagione 2002-03. In giallorosso, però, il centrocampista scese in campo appena 6 volte tra campionato, Coppa Italia e Champions, senza mai offrire prove sufficienti. Dopo appena sei mesi, dunque, fece ritorno a Brescia

BOJAN KRKIC. Nella stagione 2011-12 cominciò l'era americana della Roma. In panchina arrivò Luis Enrique che si portò con sé due giocatori dalla Spagna. Il primo fu l'attaccante classe '90, acquistato dal Barcellona per 12 milioni con diritto di recompra a favore dei blaugrana. Dopo aver incantato al Camp Nou a suon di gol e assist, il talento iberico si rivelò un flop in Italia: segnò 7 gol in 37 presenze stagionali. Dopo un anno passò in prestito al Milan e poi fece ritorno nella città catalana

JOSÉ ANGEL. Nella stessa annata approdò in giallorosso anche il terzino. Considerato uno dei maggiori prospetti spagnoli, fu acquistato dallo Sporting Gijon per 4.5 milioni, ma il suo impatto in Serie A fu pessimo: un suo passaggio sbagliato, alla prima contro il Cagliari, regalò il vantaggio ai sardi e poi, pochi minuti dopo, si fece espellere per rosso diretto a causa di un calcio a palla lontana nei confronti di un avversario. Anche per lui l'avventura a Roma finì dopo un anno

IAGO FALQUE. Un anno durò anche l'avventura nella capitale dell'attaccante classe '90. La Roma lo acquistò dal Genoa nell'estate del 2015 e lo spagnolo si rivelò un ottimo tassello per la squadra, allenata al tempo da Garcia prima e da Spalletti poi. Collezionò 27 presenze complessive, togliendosi anche la soddisfazione di segnare una rete in Champions. La stagione successiva fu ceduto al Torino

IVAN MARCANO. Gli spagnoli hanno avuto poca fortuna a Roma e lo dimostra anche l'esperienza del difensore classe '87. Arrivato a parametro zero dal Porto nell'estate del 2018, raccolse solo 13 gettoni di presenza con la maglia giallorossa. Prestazioni spesso sotto la sufficienza che spinsero il club capitolino a 'rispedirlo' verso i Dragoes

PAU LOPEZ. I nuovi arrivi si uniranno ai giocatori della Roma, tra i quali figura già uno spagnolo. Si tratta del portiere, acquistato in estate dal Betis per 23.5 milioni di euro. Fin qui ha difeso i pali della porta giallorossa in 27 occasioni, rendendosi protagonista di ottime parate e qualche errore: 7 volte ha mantenuto la porta inviolata

CARLES PEREZ. La Roma ha deciso di rinforzarsi, in questo calciomercato di gennaio, con ben due elementi spagnoli. Il primo è l'attaccante 21enne, acquistato dal Barcellona in prestito con obbligo di riscatto. Cresciuto nella Cantera blaugrana, ha raccolto nella sua carriera 2 gol e 3 assist in 13 presenze

GONZALO VILLAR. Insieme a Perez è stato comprato anche il centrocampista classe '98. Dopo una gioventù passata tra le fila dell'Elche, è maturato nel vivaio del Valencia e poi ha fatto ritorno in maglia biancoverde, con la società di Peter Lim che ha mantenuto l'80% del cartellino. Quest'anno, nella Segunda Division, è sceso in campo 20 volte, segnando una rete. La Roma lo ha prelevato in prestito con diritto di riscatto

LUIS ENRIQUE & LUIS MIRO' - Nella storia della Roma ci sono stati anche 2 allenatori spagnoli. L'ultimo in ordine di tempo è stato l'attuale ct della Spagna, Luis Enrique. Ha allenato nella stagione 2011/12 proveniente dal Barça B. Si dimise a fine stagione, dopo un 7° posto in campionato. Qualche anno più tardi avrebbe vinto tutto col Barcellona. Il primo allenatore spagnolo della Roma è stato Luis Mirò, subentrato nella stagione 1963/64 ad Alfredo Foni: concluderà quel'anno vincendo la Coppa Italia