Calciomercato Italia, da Bernardeschi a Verratti

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Marco Verratti durante Italia-Albania (getty)
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Verratti, Belotti, Bernardeschi, Donnarumma: quattro protagonisti della nazionale pronti a vivere la loro estate di fuoco. Tra rinnovi, promesse d'amore e possibili addii

Verratti - La rocambolesca eliminazione del Paris Saint-Germain dalla Champions League ha inevitabilmente incrinato il rapporto tra Marco Verratti e il club francese: 6-1 al Camp Nou e quel desiderio di vincere, più volte ribadito dal centrocampista azzurro, crollato nel giro di pochi istanti. Sembra dunque concreta la possibilità che l’ex Pescara lasci la Francia a fine stagione, per cominciare una nuova avventura altrove. Magari in Italia? Strada percorribile, ma probabilmente la meno praticabile: “Juve e Inter hanno i soldi per comprarmi”, ha detto recentemente. Ma i messaggi che arrivano dal suo agente non sono in questo senso confortanti: “Offerte dalla Serie A ce ne sono, ma ho qualche dubbio che sarà questa la sua destinazione finale. Liga, Premier o Bundesliga? Vuole un top club europeo”. Top club che potrebbe essere il Barcellona, secondo la stampa spagnola disposto a sborsare ben 70 milioni di euro per portarlo in blaugrana. E attenzione anche al Bayern di Ancelotti (grande estimatore), già sulle sue tracce a gennaio. Le certezze sul futuro di Verratti sono per ora comunque poche, ma è se non altro chiaro che la sua avventura a Parigi sia pronta a terminare.

Donnarumma - È l’astro nascente di un Milan che però sta ancora aspettando di conoscere il suo nuovo padrone. Al 14 aprile è fissata l'assemblea dei soci per closing, giorno zero (a meno di dietrofront) da cui si comincerà a capire la reale potenza economica dei cinesi che prenderanno in mano il club rossonero; e, di conseguenza, si cominceranno a conoscere volontà e piani futuri della nuova società. In questo senso, il mercato già ribolle: da tutta Europa tengono d’occhio il secondo portiere della nazionale, giovane e ambizioso, che per ora ondeggia tra rinnovo col Milan e possibile addio: “Sono milanista e spero di restare. Al resto di pensa il mio procuratore”, ha chiarito qualche settimana fa. Il procuratore in questione è Mino Raiola, dalle cui mani passerà gran parte del suo futuro: il potente agente ha già ammesso di non aver apprezzato il caos creatosi intorno al passaggio di proprietà del club (“Ci sono cinesi e cinesi, all’Inter sono gente seria ma quelli del Milan stanno facendo una figuraccia”) e ha rimandato ogni discussione al post-closing, glissando per il momento sulle voci che vorrebbero la Juventus - tra le altre - in pressing su Donnarumma: “Dipende anche dal futuro della società. Gigio ha ancora un contratto di un anno e mezzo, quindi al momento non si muove dal Milan”. E se dovesse invece restare Berlusconi? “Donnarumma un patrimonio del Milan. È uno splendido prodotto del nostro vivaio, sente forte nel cuore l'attaccamento alla maglia e ai colori rossoneri. Per noi è davvero incedibile”, ha detto il presidente rossonero.

Belotti - Vedi Belotti e pensi ai gol. Tanti: 22 in questa stagione Serie A. Capocannoniere sbocciato in un amen e speranza per il futuro della nazionale. A goderselo, per ora, è il Torino, che aveva investito meno di dieci milioni per strapparlo al Palermo; e che ha già fissato una clausola da 100 milioni per l’estero, come a dire: “chi lo vuole, paghi”. Urbano Cairo, presidente granata, ha più volte ammesso di voler investire e portare in alto il Toro, e che cercherà di opporre più resistenza possibile alle offerte per il Gallo: “Andrea è affezionato al Torino - ha detto a inizio marzo - qui si trova benissimo e io non ho intenzione di vendere”. In estate, comunque, non sarà facile far fronte alle tante pretendenti che si presenteranno. A gennaio ci aveva già pensato l’Arsenal, pronto a sborsare fino a 65 milioni per l’attaccante azzurro. Ma “a meno di 100 milioni non lo do”, aveva chiarito Cairo. Bisognerà comunque attendere fino alla fine del campionato, per capire ambizioni e volontà di Belotti e del Torino. E, soprattutto, per capire fino a quanto le pretendenti si spingeranno in alto pur di assicurarselo.

Bernardeschi - La situazione del talento della nazionale è spinosa. Da una parte c’è la Fiorentina, decisa a rinnovargli il contratto; dall’altra numerose pretendenti, pronte a strapparlo ai viola. La prima ipotesi, per ora, sembra la più plausibile, viste anche le confortanti parole del ds Pantaleo Corvino: “Con Bernardeschi troveremo un'intesa per il rinnovo, c'è unità di intenti tra le parti”. Di mezzo, però, c’è anche la situazione allenatore, da cui potrebbe dipendere molto del futuro del numero 10. Con Sousa l’amore non è mai scoccato e ultimamente il rapporto tra i due si è complicato. Dovesse il portoghese restare, dunque, i piani potrebbero cambiare. Intanto, però, Bernardeschi ha ammesso di voler pensare solo al presente: “È troppo importante ora, non è il momento di guardare al futuro”. Rinnovo da una parte, nuova esperienza lontano da Firenze dall’altra: Berna a un bivio.