Classe 1997, capitano del Cagliari e tra i volti della nuova Italia di Roberto Mancini. Nicolò Barella si è preso la Serie A ed è pronto al grande salto in una big: seguono il centrocampista da vicino Inter, Milan e Napoli, con la Juventus poco dietro
2018 uguale maturità. Identità che vale per Nicolò Barella, uno dei talenti italiani più in vista dell’ultimo anno. Il centrocampista del Cagliari non è più uno sconosciuto, né un giovane da tenere d’occhio: oggi il classe 1997 è diventato leader. Con i rossoblu sempre titolare in campionato, trascinatore carismatico e tecnico della squadra di Rolando Maran, che gli ha affidato anche la fascia. Un record per il club: Barella è diventato, a 21 anni, 7 mesi e 9 giorni, il capitano più giovane della storia dei sardi, superando Nicola Murru. Sintomo della sua crescita esponenziale, che gli ha permesso, al secondo vero anno tra i grandi, di mettersi in mostra e di attirare gli occhi dei club più importanti della Serie A. Merito anche della chiamata in nazionale di Roberto Mancini, che ha visto in lui uno dei possibili punti fermi dell’Italia del futuro: è stato il settimo sardo a esordire in Azzurro, dopo Cuccureddu, Matteoli, Zola, Sirigu, Cossu e Sau.
La Sardegna, King James e la benedizione di Pirlo
La carriera di Nicolò Barella è sempre stata indissolubilmente legata ai colori del Cagliari. Proprio in Sardegna il classe 1997 è cresciuto, scalando nel corso degli anni le diverse categorie giovanili, fino al debutto in Serie A datato 14 gennaio 2015, all’età di17 anni. Stessa sorte che gli è toccata in nazionale, che ha attraversato in lungo e in largo, dall’Under 15 fino all’esordio sotto il Ct Roberto Mancini. Il suo idolo calcistico è Daniele Conti, che poi è - come nelle storie più belle - diventato anche suo compagno di squadra. Il basket è l’altro sport che ama, soprattutto grazie alle gesta di LeBron James: il campionissimo, oggi ai Lakers, ha sempre ispirato Barella, che in nazionale ha scelto per lui il numero 23 (nel club veste invece la 18). Sin da bambino, secondo quanto raccontato da chi lo ha seguito, il centrocampista ha dimostrato grande disciplina, allenandosi sempre al massimo: in testa aveva la volontà di seguire l’esempio di giocatori come Cossu e il già citato Conti, oltre che simboli della storia del Cagliari come Zola. Rastelli, uno dei suoi primi allenatori, ha provato ad accostarlo a campioni del passato: "È un mix tra Dunga e Rui Costa". Il presidente Giulini lo ha invece recentemente definito "un'opera d'arte". E la benedizione è arrivata anche da Andrea Pirlo: "In questo momento è uno dei migliori giocatori italiani in circolazione, pochi sono come lui. Deve giocare stabilmente in Nazionale". Certo è che il talento e la personalità a Barella non mancano, doti che gli sono valse anche un posto tra i 100 Under 21 più costosi al mondo nella classifica stilata dal CIES nel dicembre 2017, oltre che un posto tra i 24 migliori giocatori nell’ultimo European Golden Boy.
Le big italiane pazze di Barella
Nell’ultima estate ci ha provato il Napoli (Ancelotti è un suo grande estimatore), ma Barella alla fine è rimasto a Cagliari. Forse anche per la valutazione - giudicata allora eccessiva da parte della dirigenza azzurra - di 40 milioni di euro dell’inflessibile presidente Giulini. Dopo un nuovo inizio super di campionato e la convocazione con l’Italia, però, forse ora le cifre di Nicolò Barella possono essere ulteriormente lievitate. E le big del campionato italiano continuano a muoversi sotto traccia, aspettando il momento giusto per piazzare il colpo. Pensare a una permanenza del centrocampista a Cagliari anche dopo la prossima estate risulta al momento difficile: a oggi in vantaggio per il classe 1997 non sembra esserci nessun club in particolare, ma Inter, Milan e Napoli restano le più interessate. Più indietro la Juventus, probabilmente perchè già coperta in quel ruolo ma da non dare per morta a priori nella corsa al talento cagliaritano. Non è da escludere nemmeno l’apertura di nuovi scenari durante i prossimi mesi, quando anche dall’estero potrebbe muoversi qualcosa. Il mondo del calciomercato intorno a Barella è dunque in continua evoluzione, con le big italiane sono pronte a fare follie per averlo.