Dopo che il francese ha chiaramente fatto capire di voler lasciare lo United ("E' arrivato il momento di una nuova avventura), la società inglese ha fatto trapelare l'intenzione di non cedere il centrocampista, obiettivo numero 1 del mercato della Juve. Ma la realtà dice cose ben diverse. L'unica certezza è che i bianconeri hanno tempo solo fino all'8 agosto
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Il Manchester United lancia un grido d’allarme per Pogba: "Il francese non si vende, resterà con noi". Il problema, però, è che i dirigenti dei Red Devils dovrebbero comunicarlo al diretto interessato. Che proprio nel weekend, parlando con dei giornalisti in Giappone, aveva ribadito come dal suo punto di vista fosse arrivato il momento di cambiare aria e di iniziare una nuova avventura. Parole che hanno fatto veloci il giro del mondo e del web arrivando sino alle orecchie ben tese dei tifosi di Juventus e Real Madrid, le due squadre che, fra tutte, dispongono degli argomenti migliori per convincere il francese a sposare la propria causa. Proprio da quelle dichiarazioni nasce, dunque, l’intervento repentino della società di Manchester, che ora vuole provare (ma ci riuscirà?) a porre il veto sulla partenza di Pogba, ma che in realtà appare un po’ come l’estremo tentativo di sedare un incendio che sta oramai divampando sempre più. Anche perché, secondo quelle che sono le indiscrezioni dei nostri cugini di Sky Sports, ancora non ci sarebbe stata nessuna telefonata tra la dirigenza United e Pogba e quella di trattenerlo sarebbe solo la comprensibile volontà di un allenatore come Solskjaer che ovviamente non gradirebbe il fatto di perdere il giocatore più forte e rappresentativo della rosa. Abbastanza pacifico, ma poco incisivo. Perché il problema, come detto, sembra più che altro quello di convincere Pogba.
Juventus-Pogba, a che punto è la trattativa
Come vi diciamo da giorni, una volta archiviata l’operazione Sarri l’obiettivo numero 1 del mercato bianconero è proprio quello di riportare a Torino il centrocampista francese arrivato a parametro zero nell’estate del 2012 e rispedito a Manchester per oltre 100 milioni di euro. Paratici ha già incontrato i dirigenti Red Devils negli uffici londinesi della società e sul tavolo della trattativa, ferma ancora a uno stadio embrionale, sono cominciati a girare anche i primi nomi delle possibili contropartite (vedi Cancelo). La volontà di concludere l’operazione da parte dei bianconeri, dunque, è reale e concreta, ma di certo non sarà facile. Anche perché la concorrenza del Real è forte e anche perché da questa stagione c’è un problema in più, ovvero quello della lotta contro il tempo. Il mercato inglese, infatti, in questa sessione estiva chiuderà l’8 agosto e di certo l’epilogo della vicenda, qualunque esso sia, dovrà arrivare prima di quella data, anche perché, in caso di partenza di Pogba, a quel punto lo United non potrebbe più sostituire il suo capitano (anche se si chiude l’8 agosto teoricamente il francese potrebbe essere venduto anche dopo, in uscita il mercato è regolato dalle date della nazione che compra). A quel punto sì che sorgerebbero diversi problemi per i Red Devils. Ai quali, ascoltando le parole del francese, forse converrebbe sedersi e sul serio al tavolo delle trattative. Che, in ogni caso, saranno bollenti come l’estate appena cominciata.
Pogba via, i possibili sostituti dello United
Che la cessione di Pogba sia considerata abbastanza certa anche dai nostri colleghi inglesi lo dimostrano anche i tanti articoli che proprio in queste ore stanno comparendo sui siti dei vari organi di informazione sportiva. Tra i quali spiccano soprattutto quelli che anticipano già quali potrebbero essere i potenziali sostituti del centrocampista francese. Caso, ad esempio, del Sun che stila una serie di nomi niente male. Si parte con Coutinho, pagato 145 milioni di euro dal Barcellona appena 18 mesi fa, per arrivare al gioiellino belga Tielemans, che ha conosciuto la Premier negli ultimi 4 mesi dopo il prolifico trasferimento in prestito al Leicester (13 partite, 3 gol e 5 assist). In mezzo anche nomi del calibro di Rakitic (inserito nella lista dei cedibili da Valverde, Isco, Eriksen (anche lui però in orbita Real), Rabiot (che sta per veder scadere il contratto che lo lega al Psg), van de Beek (forse la maggior rivelazione dell’ultima Champions) e Bruno Fernandes (l’ex Udinese e Sampdoria autore di 32 gol e 18 assist nell’ultima stagione con lo Sporting