LA FOTOGALLERY. Due volte a testa per Bottecchia, Bartali e Coppi, poi Nencini nel ’60, Gimondi nel ’65, il Pirata nel '98 e ora il messinese con la sua cavalcata trionfale. Dopo tanto dall’ultima volta, un italiano torna sul tetto della Grande Boucle

L’ultimo ad andarci vicino era stato proprio lui, Vincenzo Nibali, nel 2012, terzo dietro al tripudio britannico di Wiggins e Froome. Il messinese allora fu terzo sul podio, ma è tornato sul luogo del delitto... Questa volta per vincere –
Tour, Parigi attende Nibali. Un'impresa storica: ecco perché
Il primo italiano a portare la maglia gialla fino a Parigi fu Ottavio Bottecchia. L’Italia era ancora un regno e il Tour si correva su 15 tappe e non 21. Il trevigiano fu leader dall’inizio alla fine e vinse quattro tappe in quell’edizione di 90 anni fa -
Tour, Parigi attende Nibali. Un'impresa storica: ecco perché
L’anno dopo, nel 1925, Bottecchia riuscì a ripetersi. Le tappe erano diventate 18, ma fu comunque un dominio, con il secondo – il belga Lucien Buysse, compagno di squadra di Bottecchia – dietro di oltre 54’. Terzo un altro italiano: Bartolomeo Aimo -
Tour, Parigi attende Nibali. Un'impresa storica: ecco perché
Nel 1938, ecco la terza vittoria italiana alla Grande Boucle. Merito di Gino Bartali, qui immortalato sul Col d'Allos, nella 14esima trionfale tappa tra Digne e Briançon. Lì Bartali strappò la maglia gialla al belga Vervaecke e la portò fino a Parigi -
Tour, Parigi attende Nibali. Un'impresa storica: ecco perché
Ecco Bartali dieci anni dopo, al Tour 1948, sul Col de la Forclaz. Il toscano conquistò quella – era la 15esima – e altre sei tappe e arrivò a Parigi con 26 minuti sui più diretti avversari. Un’altra grande impresa per “Ginettaccio” -
Tour, Parigi attende Nibali. Un'impresa storica: ecco perché
Nel 1949 gli onori toccarono tutti a Fausto Coppi. L’Airone - compagno di squadra di Bartali nella nazionale italiana – stava scortando il grande rivale di sempre verso un nuovo successo al Tour. Ma alla 17a tappa Bartali forò e Coppi ebbe via libera -
Tour, Parigi attende Nibali. Un'impresa storica: ecco perché
Nel 1952, dopo 23 tappe e oltre 4.800 chilometri, Coppi ottenne il suo secondo trionfo al Tour de France. Merito anche di una super-vittoria nell’11a frazione, quella con il Galibier (in foto), che consegnò al piemontese un vantaggio di 20’ sul secondo -
Tour, Parigi attende Nibali. Un'impresa storica: ecco perché
Nel 1960 c’è di nuovo un toscano in cima al Tour de France: Gastone Nencini. Classe 1930, aveva perso il Giro d’Italia per soli 28” da Jacques Anquetil. In Francia si prese la rivincita, conquistò la maglia gialla alla 10a tappa e la tenne fino in fondo -
(foto Nationaal Archief/Wikipedia)
Per l’Italia fu memorabile anche l’edizione 1965 del Tour. A trionfare fu Felice Gimondi, che tolse la vittoria al francese Poulidor per 2’40”. Anche Gimondi – come Nibali – può vantarsi di aver vinto Giro, Tour e Vuelta nel corso della sua carriera -
Tour, Parigi attende Nibali. Un'impresa storica: ecco perché
Dopo Gimondi, nonostante gli sforzi di Chiappucci e Bugno, si dovette attendere 33 anni per vedere l’Italia ancora in maglia gialla a Parigi. Ci pensò Marco Pantani, sfiancando Jan Ullrich sulle Alpi, nell’ultima decisiva settimana del Tour 1998 -
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