Non solo Vettel e Alonso. Il mondiale 2012 è stato anche quello dei sette vincitori diversi nelle prime sette gare, compreso il venezuelano. Tra gli exploit di un giorno, anche quello del tedesco della Force India, che ha rischiato di vincere in Brasile
La prima sorpresa del 2012 arriva al secondo GP: in Malesia, Sergio Pérez regala il primo podio da team indipendente alla Sauber. Sotto la pioggia, il messicano arriva persino ad insidiare Alonso, ma sbaglia e si deve "accontentare" del secondo posto -
E dal 2013 la F1 torna a rombare su Sky
In Cina, nel Gran Premio successivo arriva il primo successo per Nico Rosberg. Dopo sei anni "a secco", il tedesco conquista prima la pole e poi la prima vittoria Mercedes dal 1955 e Juan Manuel Fangio -
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Ma la più grande sorpresa arriva il 13 maggio al Montmelò: a vincere è il venezuelano Pastor Maldonado, che riporta la Williams al successo dopo otto anni (nel 2004 era toccato a Montoya) e convince Chavez a dichiarare la giornata festa nazionale -
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In Canada Hamilton è il settimo vincitore delle prime sette gare del Mondiale, ma dietro di lui c'è Grosjean. Che però poi si farà notare per qualche scontro di troppo, come a Spa, quando alla prima curva elimina Alonso e si becca la squalifica -
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A Valencia, nel GP d'Europa, la "sorpresa" non la porta un giovane rampante, ma il ritorno di Michael Schumacher sul podio, al terzo posto. Rimarrà l'unica soddisfazione della seconda carriera del sette volte campione del mondo -
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A Monza torna a stupire Sergio Pérez, che questa volta dà parecchio filo da torcere ad Hamilton. Sul podio eccolo chiacchierare con l'inglese: chissà se gli ha chiesto qualche indicazione su come guidare la McLaren,
visto che dal 2013 ci sarà lui al volantela macchina inglese insieme a Button
A Singapore il momento di gloria e per Paul di Resta. Al traguardo il 26enne inglese è però quarto, privato del podio solo da un Alonso in piena bagarre per il titolo -
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Nella Formula 1 non è facili essere profeti in patria. E invece Kamui Kobayashi ci riesce e a Suzuka corona la sua miglior stagione con un terzo posto. Era dal 1990 e Aguri Suzuki che un pilota nipponico non saliva sul podio -
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Tre gran premi dopo, a fare la sorpresa è Kimi Raikkonen. L'ex campione del mondo vince in notturna ad Abu Dhabi, proprio dove nel 2009 aveva lasciato - temporaneamente - la Formula 1. Il finlandese alla fine sarà terzo nella classifica piloti -
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In Brasile, nell'ultimo emozionante atto del duello tra Vettel e Alonso per il mondiale, irrompe sulla scena l'incredibile (Nico) Hulkenberg. Il tedesco della Force India va vicino al podio, ma rovina tutto speronando Hamilton. Sarà comunque quinto -
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