![01](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/01._James_Hunt_McLaren_M23.jpg.transform/hero-mobile/86c95064ecb140c409037be0a0f3171a733b0562/img.jpeg)
FOTOGALLERY. Da James Hunt a Niki Lauda, la corsa sul circuito del Fuji è entrata nella leggenda ed è ancora oggi nel cuore di tutti gli appassionati. Ricordiamo i protagonisti della stagione resa immortale dagli eroi di Rush di Ron Howard
![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/01._James_Hunt_McLaren_M23.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/86c95064ecb140c409037be0a0f3171a733b0562/img.jpeg)
Il GP del Giappone 1976 si corre sul tracciato del Monte Fuji. Suzuka arriverà solo nel 1987. Sotto il diluvio, James Hunt con la McLaren M23 riesce a salire sul terzo gradino del podio, conquistando i punti sufficienti per diventare campione del mondo. Il grande rivale, Niki Lauda con la sua Ferrari, è rientrato ai box. Ha avuto il coraggio di aver paura, rifiutandosi di continuare a correre in condizioni per lui assurde (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/02._Niki_Lauda_Ferrari_T2.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/9559ba0d5430bee4722d04084a6eabd022562f35/img.jpeg)
Nelle prime nove gare del mondiale '76, Niki Lauda raccoglie 5 vittorie, 2 secondi e 1 terzo posto. E’ lanciatissimo verso la doppietta dopo il titolo del 1975. Il suo dominio si interrompe però in Germania. Un terribile incidente al Nurburgring mette a rischio la sua vita. Dopo due GP di stop il grande rientro a Monza, nonostante le ferite. Ritirandosi al secondo giro del Fuji, ha il coraggio di rinunciare di fatto al titolo mondiale che era a portata di mano, aveva 3 punti di vantaggio su Hunt (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/03._James_Hunt_McLaren_M23_ai_box.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/e6dec85b97ed784a8959bb3b3520014e58639aa8/img.jpeg)
Hunt ai box a 5 giri dalla fine del GP per un cambio gomme imprevisto che può costargli il titolo. L’anteriore sinistra si disintegra nell’ultima curva prima del rettilineo principale. Le gomme rain non ce la fanno sulla pista che si sta asciugando. I meccanici impiegano quasi mezzo minuto per la sostituzione ed Hunt rientra in pista quinto. Deve rimontare! (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/04._Niki_Lauda.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/486c458ce4f4d86e00e9f2995bc4a9af4e5b6ca5/img.jpeg)
Nato a Vienna nel 1949 da famiglia benestante, Niki Lauda ha potuto contare sulle sue sole forze per debuttare ed emergere in F1, data l’ostilità della famiglia. Si è messo in luce nel 1972 con la March STP tanto da essere notato da Enzo Ferrari che lo ha voluto giovanissimo al volante delle sue macchine a partire dalla stagione ’74. In carriera ha conquistato 3 titoli mondiali: ‘75 e ’77 con la Ferrari e ‘84 con la McLaren, dopo il ritiro avvenuto a fine ’79 con stop di 2 anni (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/05._Niki_Lauda.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/3a4c2239149f30493abaebe778b4f8885a1e8680/img.jpeg)
Dopo essere stato estratto dalle fiamme che hanno avvolto la sua Ferrari T2 al Nurburgring grazie al coraggio di Arturo Merzario, Niki Lauda riporta ustioni a volto e mani molto serie, ma sono le condizioni del sistema respiratorio a destare le maggiori preoccupazioni, a far pensare al peggio. Si teme che i fumi inalati possano aver compromesso polmoni e bronchi. Lauda si salva e dopo 40 giorni, con le ferite ancora sanguinanti, rientra in pista a Monza per difendersi dall’assalto in classifica di Hunt. Il rientro di Lauda è riconosciuto da tutti come uno dei gesti eroico-sportivi più grandi di tutti i tempi (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/06._James_Hunt_The_Shunt.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/541100a7e1df865ab1d1a8e55b07332bd2245227/img.jpeg)
James Hunt, inglese di Londra, classe 1947, dieci vittorie ed un titolo mondiale in F1 in soli sette anni di corse. Detto "the shunt", lo schianto, per la propensione all’incidente, ha incarnato in pieno lo spirito del pilota anni ’70. Bello, veloce, vincente, irresistibile con le donne. Sapeva come divertirsi e far divertire. E’ stato un idolo per i tifosi della F1 fino al suo ritiro, avvenuto a soli 31 anni. Diventato apprezzato commentatore televisivo (senza freni anche con cuffie e microfono), è scomparso per arresto cardiaco nel 1993 (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/07._James_Hunt_Helmet.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/2072c3716502ff362c0449686bbc9e3166844e96/img.jpeg)
Il famosissimo casco di James Hunt, nero con righine colorate (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/08._Barry_Sheene.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/6c2b08e7ac4d636504a005bcfa5acd24cf6e28c5/img.jpeg)
Barry Sheene, campione del mondo in 500 nel 1976 e 77 con la Suzuki, è amico fraterno di James Hunt. I due trascorrono il periodo del GP del Giappone assieme, soggiornando nello stesso albergo. Si dice che non abbiamo dormito molto… (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/09._Barry_Sheene_e_James_Hunt.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/c492311ae234f2e04c906a4354ae0445909f8f3c/img.jpeg)
Una coppia esplosiva: James Hunt in abitacolo e Barry Sheene al suo fianco (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/10._Mario_Andretti_Lotus_77.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/69b284ea3921bb84ad4314db09d3f733b75d1089/img.jpeg)
Il vincitore del Gp del Giappone è Mario Andretti che porta indenne al traguardo la sua Lotus 77, splendida nella livrea nero-oro della JPS. Due anni dopo il celebre “Piedone” diventerà campione del mondo sempre al volante della monoposto di Colin Chapman (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/11._Patrick_Depailler_Tyrrell_P34.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/3bf18335c52756ef123500a37464a13e47f01fd7/img.jpeg)
La Tyrrell P34, la famosissima 6 ruote, debutta nel ‘76 con Depailler e Scheckter, due grandissimi talenti al volante. Nasce da un’intuizione del progettista Derek Gardner che pensa di poter beneficiare di vantaggi aerodinamici e di direzionalità grazie alle doppia coppia di piccole ruote anteriori. Purtroppo la Good Year non investirà mai risorse nello sviluppo delle coperture specifiche per la P34, unica monoposto a montare i “gommini”. Questa decisione limiterà di fatto le prestazione della 6 ruote, vincente comunque in Svezia con il sudafricano Jody Scheckter (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/12._Carlos_Pace_Brabham_BT45.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/832343d9aa6b7bfe08345d26ee17cbe5f6e935aa/img.jpeg)
Il 1976 segna il ritorno dell’Alfa Romeo in Formula 1 dopo i trionfi del 1950 e 51 e l’immediato ritiro per concentrarsi sulla produzione a partire dal 1952. Il reparto corse Autodelta guidato dall’ing Carlo Chiti fornisce i 12 cilindri piatti alla Brabham progettata dal fenomenale Gordon Murray. I piloti della bellissima BT45 sono i sudamericani Carlos Pace, brasiliano, e Carlo Reuteman, argentino. (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/13._Jacques_Laffite_Ligier.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/481e86e007ed4e4c331f102151eda03e58c49fb6/img.jpeg)
Anche la francese Matra decide di impegnarsi in Formula 1 dal 1976, portando in dote alla Ligier i suoi 12 cilindri. Impossibile non riconoscere la monoposto di Jacques Laffite nella livrea bianco-azzurra Gitanes (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/14._Clay_Regazzoni_Ferrari_T2.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/a168786454d6130207da85d2e337d5caad02620b/img.jpeg)
Clay Regazzoni, svizzero di Lugano, compagno di squadra di Niki Lauda, è uno degli idoli del popolo ferrarista più amati di sempre. Qui nell’abitacolo della sua Ferrari T2 (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/15._Clay_Regazzoni_e_Niki_Lauda_.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/bb1bfad8e4343388b4e9d36a89815832e6b715e9/img.jpeg)
Clay Regazzoni e Niki Lauda ripresi in un momento di relax nel corso della stagione ‘76 (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/16._Patrick_Depailler.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/473cbb8b7d576ba918c133ee7da34731100657b5/img.jpeg)
Patrick Depailler, francese di Clermont Ferrand, deltaplanista e pilota di F1, uno dei maghi del "traverso" degli anni ’70, si rilassa con l’immancabile Gitanes. Perderà la vita provando l’Alfa Romeo F1 nel 1980 in una sessione di test privati ad Hockenheim (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/17._Ronnie_Peterson_March_761.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/df616a2cd32bd97a99e8e93e4a9a0e495a009412/img.jpeg)
Ronnie Peterson "The king of powerslide", il re del traverso degli anni ’70. Lo svedese è stato un gigante della Formula1, pur non essendo riuscito a conquistare nel corso della carriera il titolo di campione del mondo. Vincitore del GP d’Italia ’76 a Monza con la March, è scomparso tragicamente nel 1978 a seguito di un incidente in partenza sulla pista brianzola. “Super Swede” era al volante della Lotus 78, campione del mondo quel giorno con Mario Andretti (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/19._Vittorio_Brambilla_March_761.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/7e3d874981e43b18ca06804300d8666d5fa1c905/img.jpeg)
Vittorio Brambilla e la sua inconfondibile March nel mondiale 1976. Il monzese è stato per anni uno dei più validi piloti italiani in Formula 1 (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/20._Vittorio_Brambilla.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/56f6ccb3de8710eaea602f1ed7220c542ae31609/img.jpeg)
Vittorio Brambilla, the Monza Gorilla. Duro, veloce, inarrestabile. Rimasto coinvolto nell’incidente che costerà la vita a Ronnie Peterson a Monza nel 78, riuscirà a riprendersi dal coma e tornare alle corse: venne colpito sul caso da un pneumatico nella terribile carambola della partenza, tra fuoco e rottami di monoposto (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/21._Arturo_Merzario.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/8a6d9100ee685bc974431d4c53c517e6477cdc34/img.jpeg)
Da destra a sinistra: Brett Lunger (USA, pilota della Surtees), Harald Ertl (austriaco della Hesketh) e Arturo Merzario con l’immancabile cappello da cow boy vengono premiati al GP d’Austria ’76 per l’atto di coraggio compiuto gettandosi tra le fiamme per salvare Niki Lauda -
LO SPECIALE FORMULA 1![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/formula1/2016/10/07/Rush_1976_-_GP_Giappone_Fuji/18._Bernie_Ecclestone_e_Niki_Lauda.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/3656fac8890efcc8ac8da45f7b3e147b8a0c5454/img.jpeg)
Bernie Ecclestone, classe 1930, è stato il manager prima di Stuart Lewis-Evans e poi di Jochen Rindt. A cavallo tra gli anni ’70 e ’80 ha controllato la Brabham riportandola al successo dopo gli anni d’oro del fondatore Jack Brabham. Venduto il team, Ecclestone è diventato il boss della Fom, e lo è ancora (foto Sutton) -
LO SPECIALE FORMULA 1