La Formula 1 è in Brasile, ma con la testa già al 2018

Formula 1

Mara Sangiorgio

A Interlagos si corre la 19^ e penultima gara del Mondiale. Con i titoli già assegnati, molti team pensano già al 2018. Le ultime due gare del 2017 saranno fondamentali soprattutto per la Ferrari, per ridare un senso a un'annata strepitosa, almeno fino a Monza, e poi rovinato da problemi e dubbi

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Decimi, centesimi, millesimi. La Formula 1 non si ferma e soprattutto va veloce. Di quello che sarà l’assetto del futuro – motori ed equilibri – si discute già, ma in altre sedi. In pista, partendo da qui, dal Brasile, con  entrambi i campionati già assegnati, si pensa al 2018.

Anzi, la battaglia per il 2018 è già iniziata, come ha dichiarato il team principal della Mercedes Toto Wolff. Che sembra già quasi una velata minaccia, sportiva s’intende, agli avversari. Con il quarto titolo consecutivo costruttori in bacheca e quello di Hamilton conquistato in Messico la tensione resta comunque alta. Sulla W08 vedremo infatti nuovi e interessanti concetti pensati per la monoposto della prossima stagione. Lo ha già fatto anche la Red Bull, dieci giorni fa, a Città del Messico.

Le ultime due gare del 2017 saranno fondamentali soprattutto per la Ferrari, per ridare un senso a un mondiale strepitoso almeno fino al gran premio di Monza, e poi rovinato da problemi e dubbi. Sulla squadra e anche su Sebastian Vettel. La Ferrari non vince dall’Ungheria. Bisogna tornare a farlo per il morale e per gettare solide basi per la prossima stagione.

Perché la Mercedes si è dimostrata forte una volta di più e la Red Bull, dopo un inizio d’anno complicato, ha ritrovato strada, competitività e vittorie, di cui due nelle ultime quattro gare. Soprattutto con Max Verstappen. Il futuro è qui, e bisogna già cominciare a giocarselo.