L'ultima volta che due Ferrari erano salite sul podio di Melbourne era il 2004 con la vittoria di Schumacher e il secondo posto di Barrichello. Oggi la storia si aggiorna con Vettel e Raikkonen separati dal secondo posto di Hamilton, la Rossa può ben sperare per il 2018 con una macchina da continuare a sviluppare e due piloti "sul pezzo"
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Si è giocato tutto lì: in pochissimi giri, con una grande scelta strategica da parte del muretto box Ferrari e un pizzico di fortuna sotto il regime di Virtual Safety Car. Oltre a una magistrale guida di Vettel che ha cercato di fare meno strada possibile con le traiettorie giuste. I successivi 32 giri sono stati senza paura per il tedesco ma al cardiopalma. La Ferrari della domenica si è presa una rivincita sulla Mercedes dopo i sei decimi rifilati da Hamilton in qualifica ai due ferraristi. Ci ha provato il campione del mondo in partenza ad allungare sulle due Rosse, ma a Melbourne la Ferrari ha giocato due punte contro una ed è stato importantissimo. Raikkonen ha fatto il suo, nella prima fase di gara dietro a Hamilton ma anche alla fine, guadagnandosi con merito il terzo posto davanti a Daniel Ricciardo che con la Red Bull ha dimostrato di avere un buon passo.
L’ultima volta che due ferraristi salivano insieme sul podio a Melbourne era il 2004. Tanto, troppo tempo fa. La SF71 H non è ancora perfetta, lo ha ammesso senza problemi anche Sebastian Vettel: "C'è da lavorare sul bilanciamento generale della monoposto e sicuramente sulla qualifica". Ma la prima vittoria della stagione è stata una vittoria di squadra contro una Mercedes forte sì, ma non sempre perfetta, come nella scelta strategica e nei problemi avuti da Hamilton a fine gara. La strada è ancora lunga ma la Ferrari di certo non ha paura.