Successo clamoroso di Sebastian Vettel, che ha bissato quello all'esordio in Australia e comanda la classifica del Mondiale. Raikkonen deve fermarsi ma appare in grande forma. Le Mercedes inseguono, le Red Bull faticano e la McLaren rivede la luce con Alonso. In Cina la prossima tappa del campionato, ma qui riviviamo il meglio di quanto avvenuto nel deserto di Sakhir
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FERRARI, PAURA AI BOX: MECCANICO COLPITO
Quello di Sakhir è stato un weekend che i tifosi della Ferrari non dimenticheranno. Il successo di Sebastian Vettel, secondo di fila dopo Melbourne, arriva come un caldo vento nel deserto a riscaldare e alimentare la passione di tutti quelli che sognano di rivedere il titolo Mondiale prendere nuovamente la direzione di Maranello. Unica nota stonata l'incidente ai box che è costata la frattura a tibia e perone ad un meccanico della Rossa durante un pit stop di Kimi Raikkonen. Subito dopo il finlandese ha dovuto abbandonare la gara. La Mercedes, seconda con Bottas e terza con Hamilton, fa sempre paura, ma ora forse un po' meno rispetto alla dittatura imposta negli ultimi anni. Rimandata alla Cina, invece, la Red Bull.
La classifica
Vettel, dunque, è in testa alla classifica con 50 punti, 17 in più di Hamilton (33 pt) e 28 in più di Bottas (22 pt). Quarto Alonso, e questa è già una notiziona se si guarda alle ultime e complicate stagioni di una McLaren che al momento, con il motore Renault, sembra aver trovato una maggiore affidabilità. Quarto Raikkonen, sulla cui graduatoria ovviamente incide il ritiro in Bahrain. Un peccato per il finlandese della Ferrari, che sembra aver recuperato un notevole vigore e che aveva chiuso in testa sia le seconde che le terze libere. La prossima gara di Shanghai sarà per lui l'occasione del riscatto. Ricciardo settimo, Verstappen decimo per una Red Bull che, come detto, deve comindiare a dare un senso al suo Mondiale. Tra i due piloti del team anglo-austriaco ci sono il sorprendente Gasly della Toro Rosso e magnussen dell'altra rivelazione Haas. In cerca di un'identità, invece, le Williams di Stroll (terzultimo) e Sirotkin (ultimo), con buona pace di Kubica, che dai box resta in attesa di una chance.
Qualifiche dominate dalla Ferrari
Superato un problema elettrico verificatosi nelle terze libere, e che ha imposto in via precauzionale la sostituzione della centralina, Vettel inaugura la sua trionfale 48 ore in Bahrain centrando la pole position con il tempo di 1:27.958 (nuovo record della pista). Ma non solo: a conferma di un fine settimana nel segno della Ferrari, arriva una prima fila tutta Rossa con il secondo tempo di Raikkonen. Kimi era stato il più veloce anche nella terza e ultima sessione di libere. Le qualifiche vedono Bottas terzo, Hamilton quarto ma retrocesso in nona posizione dopo la penalità legata alla sostituzione del cambio (problema idraulico che risale alla gara di Melbourne). Un sabato in cui Lewis è apparso piuttosto nervoso, come quando via radio si lamenta di "troppe persone" presenti a ridosso del suo box.
Le libere del venerdì
Prima Daniel Ricciardo e poi Kimi Raikkonen. Così è stato il venerdì di libere a Sakhir. L'australiano della Red Bull il più veloce nelle FP1 in 1:31.060, mentre nelle FP2 il finlandese della Ferrari si è piazzato davanti a tutti con il tempo di 1:29.817. Qualche difficoltà, però, ha compromesso il Day-1 di entrambi i team. Da un lato un inghippo elettrico per il team anglo-austriaco sulla RB14 di Verstappen (di fatto fuori per tutte le prime libere), dall'altro la Ferrari dello stesso Raikkonen si è dovuta fermare a circa 10 minuti dalla bandiera a scacchi delle FP2 per un problema all'anteriore destro. Il finlandese è poi finito sotto investigazione per unsafe release, con il meccanico che lo richiamava dopo il pit ma lui era già proiettato verso il rientro in pista. Sempre fuori dalla top 3 l britannico Hamilton, in una giornata strana e indecifrabile, culminata con la penalizzazione di 5 posizioni in griglia. in mattinata Liberty Media - proprietaria della F1 - aveva reso note le nuove proposte per il 2021.
L'episodio top del GP
Il momento chiave della gara in Bahrain arriva al giro di chiusura: ultima chance di Bottas di attaccare, con il finlandese che va a staccare profondissimo, ma Vettel reagisce e, invece di chiudere e di andare a proteggere, prende la traiettoria normale usata in tutto il GP. Così facendo esce come un proiettile dall'ultima curva e va a guadagnare in trazione. Quello di Seb è stato un capolavoro di resistenza, senza dimenticare l'azzardato ma azzeccato (e per questo favoloso) cambio di strategia con il quale ha portato fino in fondo le gomme soft, mentre la Mercedes di Bottas lo tallonava potendo contare su gomme (medie) più performanti.
Il momento flop (fuori dal GP)
Del Bahrain ricorderemo anche ciò che è avvenuto fuori dalle sessioni ufficiali. Su tutti il giro in pista che Daniel Ricciardo ha fatto fare al nostro Davide Valsecchi. Due piloti coraggiosi a confronto? Sì, ma forse un po' meno lo è stato il nostro Davide. Cliccate sul video per capire... .