Qualifiche a dir poco concitate all’Hungaroring con la Mercedes che ottiene la prima fila davanti alle Ferrari. Hamilton superiore a tutti nei primi due settori, ma senza la pioggia sarebbe stata un'altra storia? Male la Red Bull, perché quelle strategie incomprensibili in Q1 e Q2 per Ricciardo? Perché Vettel ha fatto il miglior tempo solo nel Q2? La gara di domani sarà asciutta, cosa potrà accadere visto che le strategie saranno "libere"?
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La pioggia in queste ultime settimane sta diventando un vero e proprio alleato per la Mercedes e per Lewis Hamilton che, sfruttando la pista bagnata, è riuscito a vincere il rocambolesco GP di Hockenheim dello scorso weekend e a qualificare la sua W09 in pole position, oggi, sul tracciato di Budapest.
La Mercedes è riuscita a portare in prima fila entrambe le sue monoposto in una giornata in cui doveva soprattutto limitare i danni nei confronti di una Ferrari che, sull’asciutto, era dominante. La Rossa ha piazzato le due SF71H in seconda fila con Kimi Raikkonen davanti a Seb Vettel di pochi millesimi. Chi ha veramente deluso è la Red Bull. Verstappen è riuscito a realizzare il settimo tempo e Ricciardo non si è addirittura qualificato per il Q3 e, nella gara di domani, scatterà dalla dodicesima posizione.
Una qualifica che poteva essere scontata
Le qualifiche odierne sembravano piuttosto scontate vista la forza della Ferrari SF71H nei giorni di prove libere e viste le difficoltà della Mercedes che, anche durante le FP3, aveva dimostrato di non essere a suo agio con le Ultra Soft. Se Bottas aveva migliorato notevolmente le performance rispetto alle FP2 di ieri la stessa cosa non si può dire di Hamilton che continuava ad avere un eccessivo scivolamento del posteriore della sua W09 causato dall’overheating degli pneumatici posteriori.
Q1: Ricciardo "al pelo"
Tra i top driver, solo un pilota ha rischiato di non qualificarsi per il Q2: Ricciardo.
Il Q1 era iniziato con pista umida e con i piloti che erano scesi in pista con gomme intermedie. Nelle fasi finali, quando la pista si stava asciugando, i team hanno sostituito le intermedie con le Ultra Soft ad eccezione della Red Bull di Ricciardo che, per motivi incomprensibili, ha mandato in pista l’australiano su gomme Soft. I pneumatici “gialli” funzionano al meglio in un range di temperatura più elevato rispetto alle “viola” e, in quelle condizioni di pista, erano sicuramente le gomme meno adatte. Ricciardo ha faticato non poco a portarle in temperatura e sono negli ultimi secondi è riuscito a realizzare un tempo che gli ha permesso la qualificazione in Q2.
Q2: gran lavoro di Vettel e Ferrari, che rischio per Raikkonen
In Q2 gran lavoro degli strateghi della Ferrari che sono stati gli unici a scegliere le gomme ideali nella fase iniziale della sessione e Vettel ne ha approfittato realizzando il miglior tempo. Il pilota tedesco della Rossa è stato l’unico a scendere in pista con le intermedie e sfruttare la pista nelle migliori condizioni visto che, pochi minuti dopo, si è abbattuto un vero e proprio acquazzone sulla pista. Tutti gli altri erano usciti dai box con le Ultra Soft ma le condizioni del tracciato, specialmente nel terzo settore, erano proibitive, tanto da costringerli a rientrare per montare le intermedie.
In questa fase molto concitata è rimasto escluso Ricciardo che non è riuscito a portare la sua Red Bull in Q3. Fine settimana molto difficile per il pilota australiano su una pista che sembrava favorire le caratteristiche della sua monoposto. The Honey Badger, a causa dei problemi avuti in Germania, è stato costretto ad utilizzare il motore endotermico specifica 1 che, a differenza di quello di Verstappen, non dispone di una mappatura da qualifica in grado di dare un incremento di circa 10-15 cv.
Tornando in casa Ferrari Raikkonen, a differenza di Vettel, è stato mandato in pista con gomme Ultra Soft ed è stato costretto a sostituire i pneumatici per riuscire ad effettuare un tempo. In condizioni di pista non propriamente ideali è stato capace di portare la sua Ferrari nella top 10 con un giro fantastico soprattutto nel terzo settore, quello più insidioso.
Q3: Hamilton ha costruito la pole nei primi due settori
Hamilton, analizzando i singoli intertempi, è riuscito ad essere più veloce rispetto alla Ferrari nei primi due settori del tracciato mentre, in quello conclusivo, la W09 e la SF71H di Raikkonen hanno girato più o meno sullo stesso ritmo. Se confrontiamo le due Mercedes, invece, Hamilton ha fatto la differenza sul compagno di squadra proprio nel terzo settore rifilando a Bottas oltre 3 decimi.
Da segnalare le ottime prestazioni di Sainz (quinto con la Renault) e di Gasly che ha portato la Toro Rosso, motorizzata Honda, in sesta posizione.
Gara asciutta: meglio S o US?
Se oggi la pioggia ci ha regalato molto sorprese la gara di domani sarà tutta da vivere e si correrà, salvo improvvisi cambiamenti del meteo, sull’asciutto con temperature piuttosto elevate. Le qualifiche essendosi disputate sul bagnato permetteranno ai team e piloti di scegliere con quale gomma partire domani in gara.
Analizzando i dati di ieri e con la prima fila ottenuta nelle qualifiche di oggi la Mercedes quasi sicuramente sceglierà di montare le Soft che si sono dimostrate molto costanti sulla W09 nelle FP2 e che, a differenza delle Ultra Soft, non hanno creato nessun problema di overheating.
Per Ferrari la scelta sarà sicuramente più difficile visto che è chiamata a ribaltare il risultato di oggi. Meglio partire aggressivi con le Ultra Soft per cercare di mettere almeno una Rossa tra le due Frecce Argento? La soluzione ideale potrebbe essere quella di differenziare le strategie tra i due piloti e far partire uno con le “gialle” e l’altro con le “viola”.
I sorpassi in pista saranno piuttosto difficili ma non impossibili soprattutto se ci sarà un decadimento delle gomme posteriori della Mercedes che potrebbero creare grossi problemi in trazioni rendendo possibile un attacco in curva 1 o in curva 2. Un altro metodo per passare potrebbe essere l’undercut: nel caso in cui la Ferrari non riesca a sopravanzare la Mercedes al via sarà importante rimanere al “traino” per sfruttare un’eventuale sosta anticipata e tentare il sorpasso.