La Ferrari con il numero 1 avvolta dalle fiamme. Tra le tante vittorie di Niki Lauda c'è anche quella di essere tornato in pista ad appena 42 giorni dal terribile incidente di Nurburgring del 1976. Un grave episodio che segnò la sua carriera, ma che non gli impedì di vincere altri due titoli nel 1977 e nel 1984
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Un terribile schianto a 200 all'ora contro una recinzione. Era il 1976 quando Niki Lauda, durante il Gran Premio di Germania, sulla pista di Nurburgring ebbe il gravissimo incidente che segnò la sua vita e la sua carriera, danneggiando i suoi polmoni. "L'impatto è stato così violento che il casco mi si è tolto da solo", raccontò dell'incidente l'austriaco. La sua Ferrari fu avvolta dalle fiamme e per tirarlo fuori dalla macchina ci vollero 55 secondi.
Lauda: "L'incidente al Nurburgring? Volevo continuare a vivere"
All'ospedale un prete gli diede l'estrema unzione, viste le sue condizioni. "Ma non volevo morire, volevo continuare a vivere", disse Lauda quattro decenni dopo l'incidente. Ma la leggenda della Formula 1 non ha solo continuato a vivere, ha continuato a combattere. Solo 42 giorni dopo l'incidente, era di nuovo al volante conquistando il quarto posto nel Gran Premio d'Italia a Monza, chiudendo la stagione come secondo classificato dopo il rivale britannico James Hunt. "Ritornare rapidamente faceva parte della mia strategia, per non stare seduto a casa e pensare al motivo per cui mi era successo", disse. Dopo il suo primo titolo mondiale di Formula 1 nel 1975, Lauda vinse altre due volte nel 1977 e nel 1984. Quando l'austriaco concluse la sua carriera agonistica nel 1985, aveva partecipato a 171 gare di Formula 1, vincendone 25 e salendo sul podio 54 volte.