Silverstone riasfaltata per la seconda volta in due anni: condizioni di aderenza tutte da verificare con i lavori terminati a giugno. Nel 2018 fu cancellata la gara di MotoGP dopo la pioggia e il mancato drenaggio dell'acqua. Saranno i piloti di F1 a testare per primi il nuovo tracciato, ma in conferenza stampa nessuno si è detto preoccupato. Appuntamento con il GP della Gran Bretagna domenica alle 15.10 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
I piloti in conferenza stampa non si sono detti preoccupati del nuovo afalto di Silverstone, dove domenica si corre il GP di Gan Bretagna di F1. Semmai, come normale che sia, c'è curiosità e voglia di testarlo. D'altra parte è innegabile che qualche preoccupazione ci sia dopo quanto accaduto nella scorsa stagione. Pensate alla MotoGP 2018, quando la pioggia (cosa non certo rara da queste parti...) fece diventare la pista un vero lago: l'asfalto non drenava, gara cancellata. Successivamente arrivò la decisione di procedere con nuovi lavori, scegliendo una nuova azienda e affidando la supervisione alla Dromo di Jarno Zeffelli (che già aveva lavorato in Argentina, a Termas de Rio Hondo, Mugello e Sepang). Silverstone riasfaltata per la seconda volta in due anni, dunque, con le condizioni di aderenza tutte verificare dato che le operazioni sono terminate solo lo scorso 23 giugno. "Dall'inizio alla fine i lavori hanno richiesto meno di 14 giorni su 92.000 metri quadrati di asfalto. I lavori hanno previsto la fresatura della vecchia superficie, nella stesura di un nuovo pad coat e poi nella posa finale", si legge in documento che spiega in modo dettagliato gli interventi.
Questione aderenza
Nello stesso documento si affronta ovviamente il discorso dell'aderenza: "L'asfalto utilizzato, il top 40 mm, è specifico per il circuito di Silverstone e fornirà un livello di aderenza maggiore di circa il 20% rispetto ai precedenti asfalti, con minori effetti di spruzzatura e flusso d'acqua più veloce". Insomma, ora non resta che scendere in pista.
La Prelli
Per la terza volta in questa stagione, dopo Bahrain e Spagna, Pirelli porta White hard C1, Yellow medium C2 e Red soft C3 per uno dei circuiti dove vengono maggiormente stressati gli pneumatici. "Sarà molto interessante vedere quanto il nuvo asfalto questo potrà influire sui tempi sul giro, rendendo questo circuito probabilmente ancora più veloce. Le tre mescole scelte sono le stesse del 2018 proprio per rispondere al meglio ai carichi laterali, tra i più elevati di tutta la stagione (come Spa-Francorchamps e Suzuka) - ha detto nei giorni scorsi Mario Isola, responsabile Motorsport Prelli - Il nuovo asfalto e il meteo imprevedibile saranno le due incognite principali del weekend. Per i team sarà quindi ancora più importante del solito raccogliere il maggior numero di dati possibili nelle libere, in modo da definire al meglio la strategia".