Il Ford Cosworth DFV nelle sue prime 10 gare ha stabilito un record durato 23 anni. E gli appartiene tuttora un record stabilito nel 1974...
Più o meno tutti sanno che il Ford Cosworth DFV ha fatto il suo debutto al GP d’Olanda di Zandvoort del 1967, montato sulle Lotus 49, ma in pochi ricordano che fu il primo motore a registrare una sequenza di 10 pole. E lo fece proprio al debutto! A Zandvoort fu infatti Graham Hill a conquistare la pole, e la Lotus non si lasciò sfuggire il primo posto in qualifica nelle 9 gare successive, fino al GP d’apertura del 1968 disputato in Sudafrica, con l’ultima pole di Jim Clark. Fu la prima sequenza di 10 pole nella storia della F.1 da parte di un produttore di motori, e fu interrotto dalla Ferrari di Chris Amon nel GP di Spagna 1968. Probabilmente non fu un caso che quello fu il primo GP senza Jim Clark, scomparso un mese prima. Il Cosworth migliorò la sequenza con 18 pole di fila nel 1968-1970 e si dovette attendere fino al 1993 per veder crollare questo primato. Nel 1992-1993 infatti il Renault 3500 V10, montato sulle Williams, fece registrare 24 pole di fila. Ci pensò il re delle pole, Ayrton Senna, a porre fine a quella striscia, ad Adelaide nel 1993 con la McLaren. Manco a dirlo, il motore era un Ford...
Dai “sigari” alle wing-car
Il Cosworth fu un motore estremamente versatile: entrando in servizio nel 1967, fu montato sulle monoposto “a sigaro”, vide la nascita dei primi alettoni, passò da vincente gli anni ‘70 e fu anche installato nelle wing-car, le monoposto ad effetto suolo apparse alla fine degli anni ‘70 e bandite nel 1983. A decretare la sua fine, non fu l’obsolescenza, nonostante una quindicina d’anni di servizio, quanto la rivoluzione dei motori Turbo. Al cospetto della crescente potenza dei suddetti, il Cosworth era plafonato e non riuscì a tenere testa all’escalation di cavalli, ma ugualmente resistette fino alla fine, il 1985. Dall’anno successivo i motori aspirati furono banditi per regolamento ed il Cosworth DFV fu pensionato forzatamente. Ma senza quella norma...chissà.
En-plein nel 1969 e 1973
Il bottino del Cosworth DFV dal 1967 al 1985 è stellare: ha ottenuto in totale 155 vittorie e 22 titoli, tra mondiali piloti e costruttori, ma il periodo “aureo” è quello che va dal 1969 al 1973. In queste due stagioni il Cosworth, montato in gran parte del campo partenti, vinse tutte le gare: nel 1969 completò pure l’opera con la ciliegina sulla torta, partendo sempre in pole. Nel 1973 rischiarono di replicare, conquistando 14 pole su 15. A rovinare la festa, la BRM di Regazzoni, in pole nella gara d’apertura in Argentina. Nel 1973 il Cosworth fu talmente dominante che la Ferrari non tenne il passo: non si presentò ai GP d’Olanda e Germania per cercare di ridare competitività alla 312B3. I risultati non arrivarono subito, ma l’anno successivo, quando la 312 fu in grado di giocarsi il titolo con Regazzoni.
La sequenza record che dura da 46 anni
Il glorioso Cosworth DFV, a 35 anni dal suo pensionamento, detiene ancora un record: dal GP d’Austria 1972 al GP del Sudafrica 1974 vinse 22 gare consecutive. Ma non è tutto, perché il Cosworth detiene anche la seconda sequenza di tutti i tempi: 20 vittorie consecutive da Gran Bretagna 1968 a Monaco 1970.
I primi inseguitori sono distanti: la Renault, con il suo 3000 V10 montato sulle Benetton e Williams, riuscì a vincere 16 gare consecutive da Francia 1995 a San Marino 1996 e sia Ferrari che Mercedes si fermano a sequenze da 10.
La Ferrari ci è riuscita nel leggendario 2002 con Schumacher e Barrichello (Canada-Giappone) e la Mercedes in tre occasioni nell’attuale era Power Unit (Giappone 2015-Russia 2016; Monaco-Singapore 2016; Brasile 2018-Francia 2019).
I record, si sa, sono fatti per essere battuti, ma questo del Cosworth ha un posto speciale nella storia della Formula 1 e, se rimanesse imbattuto, sarebbe il giusto premio ad un propulsore leggendario, capace, da solo, di tenere in piedi tutto il Circus della Formula 1 per quasi due decenni.