Il primo GP della stagione è andato in archivio con il successo di Bottas, in testa dall'inizio alla fine della gara per la prima volta in carriera. Podio per il baby Norris, Leclerc rimonta come Alonso a Singapore 2013. Per Hamilton, invece, un record ma anche un weekend da dimenticare
Il GP d'Austria è andato in archivio con tante sorprese e grande spettacolo. Un dato su tutti riassume il GP: ci sono stati più sorpassi (12) negli ultimi 11 giri, che nei 60 precedenti (10). Bottas ne è rimasto fuori, vincendo dalla pole e restando sempre in testa. Ecco un review del primo gran premio del Mondiale 2020.
La prima volta di Valtteri
Non era mai successo in precedenza: Bottas è rimasto in testa dall’inizio alla fine, nonostante questo sia stato il GP d’Austria con più Safety Car, ben tre, a spezzare il ritmo dei partecipanti. Un traguardo importante per Bottas, che riguadagna la testa del mondiale per la prima volta da Baku 2019, ma un contrasto stridente con Hamilton, che è il primatista di questa statistica, con 19 GP sempre in testa, gli stessi di Senna. Per il duo Mercedes un altro record significativo: sono la prima coppia che assomma 100 pole in carriera. Anche qui, il confronto è a senso unico, con Hamilton a 88 e Bottas a 12.
Un inizio da record
249,981 km/h di media per la pole: mai la Formula 1 aveva iniziato la stagione con una pole così veloce: il record precedente era la pole d’apertura di Melbourne 2019, con i 237,194 km/h messi a segno da Hamilton. Peccato per quei 0,019 km/h che mancano per rendere il Red Bull Ring il secondo circuito in calendario con una pole ad almeno 250 km/h di media. L’anno scorso questo valore infatti è stato superato solo a Monza, con i 262,962 km/h di Leclerc. Rapidissimo il tempo di Bottas: 1’02”939: ha riportato la Formula 1 sotto il muro dei 63 secondi per una pole per la prima volta dal 1985, quando Nigel Mansell fu in pole a Kyalami con 1’02”366.
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Baby Norris a podio
Primo podio e primo giro veloce per Lando Norris a 20 anni 7 mesi e 22 giorni. Nella classifica di “gioventù” si piazza rispettivamente al terzo posto (Verstappen e Stroll erano 18enni al loro primo podio) ed al secondo (Verstappen 19enne al suo primo giro veloce in Brasile, 2016). Per Lando, il palmares di essere il più giovane britannico ed il più giovane per la McLaren a conquistare un podio. E, sempre parlando di tempo trascorso e di età: ha riportato la McLaren a podio in Austria per la prima volta dal 2003, quando Raikkonen fu secondo. All’epoca Norris aveva 3 anni e 6 mesi...
Impresa Leclerc
I numeri sono impietosi per la Ferrari: 920 millesimi il ritardo rispetto al tempo in qualifica fatto segnare l’anno scorso e un ritardo di un secondo al giro in gara. Considerando infatti i giri lanciati, al netto quindi delle safety car, ha accumulato da Bottas 45 secondi nei primi 45 giri. Nonostante questo, Charles ha tratto il massimo dal finale di gara caotico, compiendo dei sorpassi superbi per classificarsi secondo dietro a Valtteri. Per trovare un altro pilota Ferrari capace solamente del settimo posto in griglia (senza penalità quindi) ed in grado di salire sul podio, bisogna andare indietro di 7 anni, al GP di Singapore 2013, quando Alonso ottenne esattamente le stesse posizioni di partenza ed arrivo.
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Tutto negativo per Lewis, o quasi
Per la prima volta nella sua carriera, Lewis Hamilton ha subito due penalità disciplinari nello stesso weekend, legate quindi ad errori di guida e non per sostituzione componenti. 3 posizioni in griglia per aver ignorato le bandiere gialle in qualifica e 5 secondi in gara per aver speronato Albon, tra l’altro la stessa infrazione che commise in Brasile l’anno scorso, sempre ai danni del povero thailandese, in entrambi i casi avviato verso il primo podio in carriera! Hamilton accusa uno 0-4 in qualifica contro Bottas al Red Bull Ring, unico circuito in cui il finlandese sia riuscito nel “cappotto” e manca il podio per il quarto anno consecutivo qui. Anche in questo caso, è successo solo in Austria che Hamilton abbia mancato il podio in 4 anni consecutivi di recente. Per trovare un precedente dobbiamo andare indietro di 7 anni. Gli ultimi circuiti in cui aveva mancato il podio in 4 o più anni consecutivi erano Montecarlo (4: 2010- 2013), Suzuka (5: 2009-2013), Marina Bay (4: 2010-2013). Lewis si consola, manco a dirlo, con un record: è il primo pilota che registra 34 gare a punti consecutive. La sequenza è iniziata a Silverstone nel 2018.