Formula 1, analisi tech: cosa aspettarci dal prossimo GP?

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Cristiano Sponton

Il primo Gp stagionale è stato entusiasmante e ci ha lasciato con il fiato sospeso fino alle ultime battute. Cosa dobbiamo aspettarci dalla gara di domenica, sempre sul Red Bull Ring? Ecco l'analisi tech

GP AUSTRIA, HIGHLIGHTS

Il primo Gp stagionale è stato veramente entusiasmante e ci ha lasciato con il fiato sospeso fino alle ultime battute. Inizialmente è stata molto avvincente la rincorsa di Hamilton su Bottas ma poi ci ha pensato la doppia safety car a scatenare il “caos” in pista. Alla fine, ha avuto la meglio Valtteri Bottas che è riuscito a portare a casa la prima vittoria stagionale. Al secondo posto, con grande sorpresa, si è piazzata la Ferrari di Leclerc brava ad azzeccare la strategia. Ma bravo anche il pilota monegasco che sul finire di corsa ha messo a segno due stupendi sorpassi regalando al team un risultato veramente impensabile vedendo le performance della SF1000. Deludente Hamilton che è stato retrocesso di 3 posizioni in griglia per non avere rispettato la bandiera gialla in qualifica e autore di un contatto con Albon che gli è costato 5s di penalità. Penalità che lo ha relegato dal secondo al quarto posto. Molto bello ritrovare nelle posizioni che contano la McLaren che, grazie a Norris, è riuscita ad arrivare sul gradino più basso del podio e si è portata casa anche il giro più veloce (all’ultimo giro) che ha permesso al pilota inglese di sopravanzare Hamilton di appena due decimi. La squadra di Woking alle prese con seri problemi economici ha messo anche Carlos Sainz, quinto, poco dietro a Norris dimostrando una grande solidità della squadra e una MCL35 che sembra aver fatto ulteriori progressi rispetto alla vettura 2019.

Mercedes soffre di problemi di affidabilità?

Sulle prestazioni assolute della W11 non c’è altro da aggiungere perché la forza di questo pacchetto si è visto benissimo in qualifica ed in gara su un tracciato che, storicamente, non ha mai esaltato le caratteristiche della vettura anglo-tedesca. Le cose per le due Frecce d’Argento si erano messe benissimo perché l’unica che poteva impensierirli a livello prestazionale era Max Verstappen che si è ritirato dopo pochissimi giri. Ma la gara, che dopo le prime battute è sembrata essere un’autentica passeggiata, si è fatta sempre più complicata, giro dopo giro. Hamilton è stato avvertito che dalla telemetria si evidenziavano dei problemi a dei sensori e gli era stato suggerito di non passare sui cordoli che, su questa pista, sono decisamente insidiosi. Successivamente, vista la superiorità prestazionale, è stato suggerito ad entrambi i piloti di usare una mappatura motore più moderata visto il problema alla Power Unit che aveva costretto al ritiro, prima la Racing Point di Stroll e successivamente la Williams di Russel. A fine gara, gli ingegneri hanno spiegato alla stampa che erano molto al limite con il cambio. I problemi erano più di natura elettronica che meccanica e per questo, durante la corsa, avevano suggerito ai piloti di tenersi lontano dai cordoli. Wolff alla bandiera a scacchi ha tirato un bel sospiro di sollievo: “Eravamo vicini al ritiro con entrambe le macchine".

JULY 05: Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, on the grid during the Austrian GP on Sunday July 05, 2020. (Photo by Charles Coates / LAT Images)

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Mercedes ha azzardato con la strategia?

Vedendo l’epilogo finale della gara la risposta è sicuramente sì. Mercedes ha sfruttato benissimo la prima Safety Car richiamando ai box entrambi i piloti ma è stata poco reattiva con la seconda. Hanno preferito restare in pista con gomma bianca mentre, tutti i principali avversari, avevano preferito montare gomme medie o soft per il finale di corsa. Il team anglo-tedesco si è fidato troppo della performance della sua vettura e questo è costato parecchio specialmente al sei volte campione del mondo che, per il contatto avuto con Albon (5s di penalità) ha perso il podio. Alla fine, hanno veramente rischiato grosso perché, Albon, liberatosi di Hamilton aveva

sicuramente il passo, grazie alla gomma soft, di andare ad impensierire la leadership di Bottas. Il pilota della Red Bull, a fine gara, era molto deluso perché sentiva la vittoria veramente alla sua portata: “Oggi avevamo realmente la possibilità di vincere la gara. Avevamo fatto una grande strategia, i ragazzi avevano fatto un gran lavoro con i pit-stop, ed abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna con la safety car, ma io mi sentivo bene con la vettura. Le gomme dure oggi non andavano granché, sapevo che alla ripartenza le Mercedes avrebbero sofferto con gli pneumatici, per cui mi aspettavo di poterle passare nei primi giri dopo la safety car”.

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Che problemi ha avuto la Red Bull di Verstappen e di Albon?

Il pilota olandese, vincitore del Gp 2018 e 2019, era partito con le gomme medie e, sfruttando la strategia, poteva mettere pressione al duo Mercedes. Fin dalle prime battute si era capito che non aveva il ritmo (vedi grafico in basso) per seguire la W11 ma, vedendo l’evolversi della corsa, poteva sicuramente ottenere un risultato superiore al terzo posto.

verstappen

Max è stato costretto a ritirarsi al giro 11 per un problema elettronico che ha inserito il sistema antistallo sulla sua RB16: “Onestamente non credo ci fossero le possibilità di vincere, abbiamo visto che Valtteri era molto veloce e io mi stavo concentrando sul mio passo-gara. Penso che sarei salito facilmente sul podio, ma quando succedono queste cose non ci si può fare molto". Anche Albon, dopo il contatto che è costato 5 s di penalità ad Hamilton, è stato costretto a ritirarsi per un problema tecnico che verrà analizzato in queste ore.

 

Come è stata la prestazione della Ferrari?

Se analizziamo le prestazioni della SF1000 la prestazione è stata del tutto negativa. Il risultato ottenuto da Charles Leclerc è stato dettato dagli eventi più che dal potenziale della macchina. Questo si sapeva e lo sapevano benissimo anche gli uomini di Maranello che, grazie ad una strategia azzeccata, sono riuscito a portare a casa un insperato secondo posto. Anche i piloti si sono resi conto della mancanza di competitività in gara della SF1000:” Non abbiamo avuto la velocità di finire al secondo posto, quindi, il risultato sembra una vittoria. La macchina non è stata migliore in gara che in qualifica. Piuttosto il contrario. Abbiamo beneficiato

degli errori degli altri e fatto tutto nel modo giusto”. Vettel, autore di un testacoda è riuscito a portare casa solo un decimo posto e al termine della corsa è stato piuttosto critico sulle performance della propria macchina “Domenica la macchina si è comportata peggio che in qualifica. Non avevo carico sul posteriore e devo essere contento di essermi girato solo una volta”. Molto lucida l’analisi di Binotto che non ha nascosto le problematiche della Rossa: “Perdiamo un secondo al giro dai nostri avversari. Tre decimi nelle curve e sette decimi nei rettifili. Questo è dovuto a mancanza di potenza del motore e ad un’elevata resistenza all’avanzamento”.

Quello che ha detto Binotto è facilmente osservabile anche dai tempi sul giro della prima parte della gara prima che i distacchi venissero neutralizzati per l’ingresso in pista della safety car. Dal grafico in basso possiamo notare la differenza prestazionale che c’è stata tra il duo Mercedes e la Rossa di Charles Leclerc.

stint

Il distacco rimediato dal pilota monegasco nei primi 25 giri è stato di 16 s, pari a 1 s al giro. Gap che è leggermente diminuito dopo la ripartenza della gara, infatti, dal giro 21 al giro 50, Leclerc ha rimediato un distacco di 17,1 s pari a circa 8 decimi al giro.

bottas

Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo Gp?

La prossima gara del mondiale di Formula 1 verrà disputata, domenica prossima, sullo stesso tracciato di Spielberg. Difficile aspettarsi uno stravolgimento delle forze in pista anche se, le condizioni meteo, potrebbero essere molto diverse da quelle di domenica scorsa. Sicuramente farà più fresco e non è esclusa nemmeno una gara bagnata. Questi fattori potrebbero mescolare le forze in pista e il fresco farà sicuramente bene alla monoposto che hanno sofferto di problemi di affidabilità dovuto principalmente alle alte temperature. Mercedes, secondo le informazioni raccolte, potrebbe presentarsi con una W11 “più aperta” per gestire meglio il surriscaldamento che qualche problema ha creato a Bottas ed Hamilton. Questo

inficerà nei tempi sul giro ma visto il vantaggio che hanno sui competitors è un rischio che possono prendersi tranquillamente. La Ferrari è sicuramente attesa ad un pronto riscatto prestazionale. Il podio di Leclerc ha sicuramente dato fiducia alla squadra di Maranello e per questo stanno cercando di lottare contro il tempo per portare in pista, già nel prossimo fine settimana, alcuni componenti aerodinamici che

erano programmati per il Gp di Ungheria. Si cercherà di lavorare sull’efficienza aerodinamica cercando di lasciare inalterati i livelli di downforce migliorando la resistenza all’avanzamento. Sarà un Gp di riscatto anche per la Red Bull che dovrà cercare di riscattarsi prontamente dopo il doppio ritiro che hanno avuto nella prima gara stagionale. La vettura per lottare con la W11 deve ancora crescere ma, specialmente Verstappen, ha quel qualcosa in più che può mettere pressione ad Hamilton e Bottas.