
La Formula 1 ritrova Imola. A distanza di 14 anni dall'ultima volta, infatti, il circuito di San Marino tornerà ad essere una delle tappe del calendario di F1. All'Autodromo Enzo e Dino Ferrari sono tanti i Gp che hanno lasciato un segno nella storia. Ripercorriamo i 10 momenti principali
di Andrea Sillitti

1) L'ESORDIO - Imola fa il suo esordio nel mondiale nel 1980 su spinta di Enzo Ferrari che ha lavorato a lungo per portare il circuito intitolato al figlio in F1. Per l’occasione prende il posto di Monza (sarà l’unica volta che il GP d’Italia valido per il mondiale non si disputa a Monza): vince Nelson Piquet su Brabham davanti alle due Williams di Jones e Reutemann.
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2) IL DUELLO VILLENEUVE-PIRONI - Diventato dall’anno precedente GP di San Marino nel 1982 a Imola va in scena un gran duello tra i due piloti Ferrari Gilles Villeneuve e Didier Pironi. La spunta Pironi ma Villeneuve la prende malissimo: il suo compagno non avrebbe rispettato l’ordine di mantenere le posizioni. Due settimane dopo, forse anche per la troppa voglia di rivalsa, Gilles perderà la vita a Zolder.
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3) PODIO MONOBANDIERA - Il secondo successo della Rossa a Imola stavolta non ha una scia polemica. A vincere nel 1983 è Patrick Tambay, con l’altro pilota di Maranello René Arnoux terzo: sul podio è una festa Ferrari ma soprattutto francese: secondo infatti è Alain Prost. Ad oggi è l’ultima volta in F1 di un podio monopolizzato da un’unica nazione.
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4) LA PRIMA VITTORIA ITALIANA - Porta la firma di Elio De Angelis nel 1985. Nel finale succede di tutto: Senna, in testa dall’inizio si ritira a 4 giri dalla fine; Johansson, diventato leader, finisce la benzina; taglia il traguardo per primo Prost che però verrà squalificato per peso irregolare. Arriva così il secondo successo in carriera per De Angelis.

5) IL PATTO NON RISPETTATO - Un altro patto non rispettato tra compagni di squadra segna l’edizione del 1989 ma probabilmente anche l’esplosione di una delle più grandi rivalità della F1: Senna e Prost si mettono d’accordo per non darsi battaglia al via mantenendo le posizioni acquisite dopo la partenza, Senna però durante il primo giro passa Prost alla Tosa. Il francese si infuria e da quel momento sarà un’escalation fino al famoso scontro tra i due a Suzuka.

6) L'ULTIMA VITTORIA ITALIANA - Il secondo (e ultimo) successo italiano arriva nel 1990 grazie a Riccardo Patrese: è una gara esaltante, Patrese su Williams è protagonista di una bella rimonta e di un gran sorpasso a 10 giri dalla fine su Berger. E’ una festa tricolore perché oltre a Patrese e Berger sul podio sale anche Alessandro Nannini.

7) LA MORTE DI RATZENBERGER E SENNA - Imola purtroppo viene associata alla F1 anche per il tragico weekend del 1994: in tre giorni perdono la vita l’austriaco Roland Ratzenberger e Ayrton Senna mentre se la cava Rubens Barrichello, protagonista di un volo pauroso durante le libere. Da allora Imola e la F1 non saranno più le stesse: la sicurezza verrà messa davanti a tutto.

8) IL PASSAGGIO DI CONSEGNE - Nel 2005 il GP di San Marino è teatro di una sorta di passaggio di testimone: Fernando Alonso già vincitore delle prime due gare stagionali, domina la gara. Nel finale però ha un calo e su di lui piomba il 7 volte campione del Mondo Michael Schumacher. Il ferrarista è decisamente più veloce ma lo spagnolo riesce a difendersi con una sicurezza sorprendente: vince la gara e a fine stagione festeggia il mondiale ponendo fine all’era di dominio di Schumi.

9) L'ULTIMA EDIZIONE - Il Re di Imola resta comunque Michael Schumacher: tra i suoi 7 successi c’è anche la firma sull’ultima edizione, disputata nel 2006, proprio davanti a Alonso in una sorta di rivincita dell’anno precedente. Di Schumi anche il record in gara (del 2004), la Ferrari invece a Imola conta 8 vittorie in tutto.

10) IL SENNA DAY - La F1 non torna a Imola dal 2006. Il circuito, nel frattempo rinnovato, ha continuato a ospitare gare di altre categorie. Ma in questi anni lo abbiamo visto riempirsi anche per ricordare il grande campione scomparso a cui è inevitabilmente legata la sua storia. L’anno scorso per il Senna Day la folla ha invaso l’autodromo per ricordare Ayrton. Per molte generazioni quel maledetto pomeriggio del 1994 è impossibile da dimenticare.