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F1, Domenicali: "Una grande responsabilità, ma non sono tornato per cercare riscatto"

Formula 1

Il Chairman & CEO Automobili Lamborghini SpA e prossimo Ceo della Formula 1 (ufficialmente già lo è) intervenuto al convegno SportLab: "Non torno con l'idea di riscattarmi. Quello della Ferrari è stato un periodo eccezionale, ma allora era giusto lasciare. Ora ho una grande responsabilità". Nel fine settimana la F1 è In Italia, a Imola: tutto in diretta su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)

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"Boss? No, mi chiamo Stefano". Inizia con una battuta e un sorriso l'intervista a Stefano Domenicali, prossimo Ceo della Formula 1, con Ivan Zazzaroni durante il convegno online SportLab, organizzato da Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio per celebrare i 75 anni delle due testate. "Ho fatto dei cambiamenti professionali importanti e il nuovo progetto è molto, molto interessante", prosegue raccontando le impressioni su quello sarà il suo prossimo ruolo nel Motorsport. "Ma non cambia l'approccio con cui affronto questa sfida - prosegue -. E' un grande onore e una grande responsabilità. Sarà un'esperienza entusiasmante e un cambio di vita. Dovrò riprendere a girare il mondo". Impossibile, poi, non affrontare anche il discorso Ferrari, scuderia della quale ha fatto parte dal 2008 al 2014.

La Ferrari

"Le dimissioni sono arrivate in un anno difficile, era giusto prendermi le responsabilità. Pensavo fosse corretto farlo e ho deciso senza rinnegare nulla del periodo eccezionale in Ferrari, eccezionale nelle vittorie e nelle sconfitte. Ma era giusto lasciare, l’ho fatto con tranquillità anche se non è stato facile. Ma nella vita occorre potersi guardare allo specchio. È stata un’esperienza straordinaria, ma a volte quando si chiude una porta si apre un portone. Mi chiamo il capo dell'Audi e accettati in seguito la sua proposta trasferendomi in Germania".

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I giovani e la F1

"La sfida è riportare l'attenzione dei giovani su questo sport. Sono multimediali, hanno bisogno di stimoli diversi e serve una nuova strategia. Ma vale per tutti gli sport con l'obiettivo di farli sentire protagonisti. È l'elemento chiave sul quale bisogna lavorare".

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Regolamenti più semplici e budget cap

"Il budget cap serve a livellare le differenze. Aumenta la competitività in un momento in cui le risorse economiche non sono più quelle di prima. La F1 è piattaforma di massimo riferimento dal punto di vista tecnologico, oggi c'è bisogno di tornare ad emozionare - ha spiegato domenicali -. Serve poi una stabilità dei regolamenti e renderli molto più semplici, ora sono troppo complicati. Abbiamo già impostato un cambio di regolamento nel 2022, poi dovrà rimanere stabile",

I cicli vincenti della F1

"La F1 è caratterizzata da grandi cicli, la Ferrari oppure la Williams lo hanno avuto in passato. L'obiettivo è che i cicli diventino sempre più corti e serve fare un regolamento che faccia in modo che le squadre possano competere allo stesso livello".

Tornare in F1 è po' un riscatto? 

“E' un grande onore e una grande responsabilità, riscatto zero. Ho fatto parte di un ciclo incredibile di vittorie con la Ferrari dove ci sono stati anche episodi sfortunati, ma detto questo anche arrivare secondi all’ultimo secondo, è ed è stata un'esperienza importante che mi ha fatto crescere. Anche se fa male. Riscatto zero, responsabilità tanta".

Todt alla FIA, Domenicali al vertice della F1. Magari qualcuno può pensare che la Ferrari possa essere favorita...

"Sia io che Todt ci auguriamo che torni competitiva perché rappresenta l’Italia come Lamborghini. Serve al mondo sportivo. La storia è un bel ricordo e deve essere uno stimolo. Mi auguro che Binotto, mio caro amico, possa tenere la rotta dritta".