F1, analisi tecnica GP di Turchia. Bottas super, Verstappen: podio e vetta del Mondiale
Formula 1I temi principali del 16° GP della stagione, che ha segnato il ritorno in vetta di Verstappen: dalla vittoria di Bottas (una delle più belle della sua carriera) all'errore di strategia Mercedes (Hamilton 5°) passando per i progressi e i limiti della Red Bull. Il Mondiale riparte il 24 ottobre con il GP degli USA: diretta Sky Sport F1 (canale 207)
In Turchia abbiamo assistito alla forza della Mercedes che ha dominato l'intero fine settimana. Nonostante la forza dimostrata dalla W12, Verstappen esce dalla Turchia in testa al mondiale grazie al secondo posto ottenuto. Hamilton, partito undicesimo per la sostituzione del motore endotermico ha terminato la corsa al quinto posto. Per la Red Bull, dopo un difficile venerdì, sembrava essere un fine settimana da correre in difesa invece, grazie anche ad un'ottima strategia, è riuscita a portare i suoi due piloti sul podio (Perez terzo).
La Ferrari si è dovuta accontentare del quarto posto di Leclerc ma, il pilota monegasco, è stato uno dei protagonisti della corsa. Ha tenuto il ritmo di Bottas e Verstappen per lunghi tratti della corsa dimostrando la crescita a livello di performance della SF21 aiutata anche dal nuovo sistema ibrido. Positiva anche la gara di Sainz che, partito dal fondo della griglia, è riuscito a recuperare fino all’ottavo posto. Questi risultati hanno permesso al team di Maranello di recuperare ulteriori punti in classifica costruttori sulla McLaren (8 punti il gap da recuperare).
Come è stata la gara di Bottas?
Quella di ieri è stata una delle migliori gare di Bottas da quando è in Formula 1. In qualifica è stata battuto dal compagno di squadra ma a causa della penalità di Hamilton è scattato dalla pole position. La partenza, a differenza di altre occasioni, è stata ottima nonostante l’asfalto umido. Girando in aria pulita ha subito allungato su Verstappen e Leclerc e questo gli ha permesso di gestire senza troppa pressione anche il momento del pit stop. In ottica mondiale è stata una vittoria molto importante perché ha portato via punti a Verstappen ed ha permesso alla Mercedes di allungare sulla Red Bull nella classifica costruttori. Anche Wolff, a fine gara, ha fatto i complimenti al suo pilota: “Valtteri ha fatto tutto bene. Era il più veloce in pista, ha controllato Max, è stato il migliore nella gestione delle gomme e ha ottenuto il punto extra per il giro più veloce”.
L'intervista
Bottas: "Mi sono guadagnato questa vittoria"
Mercedes ha sbagliato la strategia con Hamilton?
Visto l'andamento della gara la Mercedes ha chiaramente sbagliato la strategia e questo ha fatto perdere al campione del mondo qualche punto utile per la classifica piloti.
Hamilton, dopo il duello con Perez, aveva richiesto al team di effettuare il pit stop ma gli strateghi anglo-tedeschi avevano consigliato al loro pilota di rimanere in pista. I motivi del mancato pit stop erano principalmente due:
- Aspettare qualche giro per montare le gomme slick,
- Cercare di arrivare alla bandiera a scacchi con il treno di intermedie e cercare di difendere il terzo posto.
Entrambe le opzioni si sono dimostrate non attuabili. Le slick, visto la pista umida, erano impraticabili. Si poteva tentare l'azzardo di arrivare alla bandiera a scacchi con le intermedie "molto usate" ma sarebbe stato troppo pericoloso. Gli strateghi, a fine gara, hanno parlato alla stampa proprio di questa opzione: “Si vedeva la carcassa sulle gomme di Lewis. Avremmo rischiato di danneggiare la gomma se l'avessimo lasciata in pista. Sarebbe scivolato almeno al settimo posto”.
Il pit-stop è stato effettuato al 50° giro ma era ormai troppo tardi, perché aveva già perso troppo tempo su Sergio Perez e Charles Leclerc e mancavano solo 8 giri per poter recuperare il gap.
Hamilton, dopo il pit stop, ha spinto fortissimo nel primo giro e questo gli ha provocato tantissimo graining al posteriore. Problema che gli ha fatto perdere performance tanto che, Gasly, gli ha messo pressione fino al termine della corsa.
Dopo la bandiera a scacchi il campione britannico era piuttosto deluso ma nonostante questo è riuscito a fare un’analisi molto lucida della sua corsa: “È stata una rimonta molto difficile viste le condizioni della pista. L’asfalto ci ha messo molto tempo ad asciugarsi e non me lo aspettavo. Credo sia stata una gara difficile per tutti. Non so cosa abbia pensato il team, devo chiedere a loro il perché mi abbiano fatto rientrare. Dovremo analizzare i dati per capire se la mia idea di restare in pista fosse giusta o sbagliata. Con il senno di poi sarei dovuto restare fuori o entrare prima ai box. Oggi abbiamo perso dei punti che avremmo potuto ottenere. Cercheremo di reagire la prossima volta. Non sono soddisfatto del risultato, ma sono felice che la gara sia finita”.
Mercedes
Hamilton chiarisce: "Nessun attrito con il team"
Da dove derivano i problemi della Red Bull?
A Sochi e Monza il team di Milton Keynes era convinto che fossero pista a favore della Mercedes ma, in Turchia, si aspettavano di avere la vettura per vincere. La RB16B, fin dalle libere di venerdì, ha mostrato di avere problemi di bilanciamento che sono stati "contenuti" grazie al lavoro di affinamento del setup. Gli ingegneri hanno leggermente aumentato il carico aerodinamico ma il passo in avanti più importante è stato fatto a livello meccanico. Con i dati che avevano a disposizione avevano optato per un assetto morbido che però non si addiceva al livello di grip della pista. Per questo, dopo le FP2, hanno deciso di irrigidire la vettura e le prestazioni sono decisamente migliorate. Gli ingegneri sono stati "spiazzati" dall’elevato livello di aderenza della pista che è stato ottenuto grazie ad uno speciale sistema di pulizia ad alta pressione che aveva lavato il bitume dallo strato superiore di asfalto.
Nonostante tutti gli interventi fatti a livello di setup, i piloti, dopo la qualifica, non erano del tutto soddisfatti del bilanciamento della vettura. Osservando i dati GPS si è potuto osservare che la RB16B è stata di solo 1 decimo più veloce rispetto all’Alha Tauri nelle curve lente. Oltre a questo, l’aspetto che più preoccupa in Red Bull è la forza che la Mercedes ha dimostrato di avere sui rettilinei. Nonostante una vettura con un’ala posteriore molto carica la W12 aveva una velocità di punta superiore di ben 10 km/h rispetto a quella di Verstappen.
Red Bull
Verstappen: "La cosa più difficile? Stare sveglio"
La Ferrari ha perso il podio?
La Rossa con Leclerc aveva una grande chance di portare la vettura sul gradino più basso del podio. Il muretto non si è accontentato ed ha osato per riuscire ad ottenere la vittoria che manca ormai da 2 anni. Hanno cercato di arrivare alla bandiera a scacchi con le intermedie utilizzate fin dalla partenza ma, sul finire della gara, hanno perso prestazione costringendo il monegasco a rientrare ai box. Dopo il pit stop non è riuscito ad avere lo stesso ritmo dei piloti che si erano fermati diversi giri prima a causa del graining. Nonostante questo, i punti recuperati sulla McLaren sono stati 10 e le prestazioni della SF21 lasciano ben sperare per il proseguo del mondiale. A livello di Power Unit sono stati fatti dei passi avanti notevoli, grazie al nuovo sistema ibrido e alle nuove batterie.
Questo passo in avanti è dimostrato anche dalla rimonta di Sainz, che è riuscito a portare la sua Ferrari all’ottavo posto nonostante un pit stop molto lungo che gli ha fatto perdere diversi secondi. Il pilota spagnolo ha effettuato diversi sorpassi sul dritto a dimostrazione che, allo stato attuale, la SF21 ha anche quella velocità che prima mancava per poter attaccare.
Secondo Binotto il passo in avanti è stato notevole ed è dovuto principalmente ad un cambio tecnologico, visto che tutti i componenti del sistema ibrido (batteria, motori elettrici, centralina) sono nuovi e sono stati realizzati e concepiti con una tecnologia produttiva innovativa e con una forte discontinuità rispetto a quello che si usava in precedenza.
Secondo il team principal le prestazioni offerte in Turchia dalla SF21 lasciano ben sperare per le rimanenti gare del mondiale con una grande chance (vittoria?) che, secondo i loro programmi di simulazione, è rappresentata dal GP del Messico.