Hamilton in Qatar ha conquistato la sua 80^ vittoria nell'era Power Unit. Numeri eccezionali, se si considera che Lewis ha vinto 4 volte quanto il secondo pilota più vincente nell’era Power Unit, Nico Rosberg. Con il suo successo a Losail, il britannico è salito a quota 102 in carriera, ed ora ha vinto in 30 circuiti diversi
Lewis Hamilton: mister Ibrido (o mister Power Unit, se preferite). L’inglese in Qatar ha messo a segno il suo 80° successo nell’era Power Unit, un numero estremamente significativo. No, non si tratta del fatto che la sua percentuale di vittorie dal 2014 in poi è vicinissima ad una su due (80 su 158), ma, oltre al numero “tondo”, il fatto che ora ha vinto 4 volte quanto il secondo pilota più vincente nell’era Power Unit, Nico Rosberg. Sono valori impressionanti, che lo piazzano di diritto quale imperatore dell’era Ibrida. Con il suo successo a Losail, Lewis è salito a quota 102 in carriera, ed ora ha vinto in 30 circuiti diversi, a ritoccare un record già suo.
Il 19 che fa male
Se Hamilton procede spedito ad inanellare vittorie, qualcuno dovrà pure arrivare secondo, giusto? Ebbene, Lewis sta diventando la pecora nera di quasi tutti i suoi rivali nell’era Power Unit. Se andiamo ad analizzare gli 1-2 più frequenti della storia della F.1, in 3 casi nei primi 4 e 4 nei primi 6, il vincitore è Hamilton, ed al secondo posto uno dei suoi storici (o attuali) rivali. 1° Hamilton – 2° Nico Rosberg è la doppietta che si è verificata più volte, 20, nella storia della F.1, al pari di 1° Schumacher – 2° Barrichello. Al secondo posto riecco Hamilton: in 19 occasioni si è verificato 1° Hamilton – 2° Bottas e 1° Hamilton – 2° Verstappen, come in Qatar. Scendendo ulteriormente, a 16 troviamo 1° Senna – 2° Prost e quindi di nuovo Lewis, che in 15 occasioni ha vinto davanti a Vettel. Per Verstappen una coincidenza curiosa quanto dolorosa, visto che in carriera ha vinto 19 GP, ed in altrettanti è finito al secondo posto dietro a Lewis…
Bentornato Fernando!
Il podio di Alonso in Qatar scomoda parecchi libri di storia. Partiamo dal contesto: Fernando torna sul podio per la prima volta dal GP dell’Ungheria 2014. All’epoca, Hamilton era a quota un (sì, uno solo…) Mondiale ed aveva vinto “solamente” 27 GP. Probabilmente parlargli del record assoluto di Schumacher sarebbe sembrata un’offesa. E Verstappen? Correva in Formula 3 ed avrebbe cominciato i suoi test con le Formula 1 proprio in quell’anno. Dopo aver lasciato la Ferrari, aver abbracciato e lasciato la McLaren, aver fatto esperienza a Le Mans, rieccolo sul podio con l’Alpine, 2674 giorni dopo. Nel frattempo Fernando ha corso 105 GP e così ha stabilito un nuovo primato: è il primo pilota nella storia con due podi distanziati da più di 100 gare. Non solo, il record precedente era di molto inferiore a "quota 100": lo deteneva Nick Heidfeld, con un digiuno di 66 GP da San Marino 2001 a Australia 2005.