F1, 11 GP alla fine: circuito per circuito, cosa e dove si può decidere il Mondiale
Con la gara vinta da Leclerc a Spielberg il Mondiale ha effettuato il suo giro di boa. Equilibrio e affidabilità sono le parole d'ordine al momento, ma chi la spunterà tra Red Bull e Ferrari? Undici gare alla fine con undici circuiti che hanno caratteristiche ben precise: ma a chi si adattano di più? E non è solo una questione di chi predilige i rettilinei e chi curve... Il campionato torna nel weekend del 24 luglio con il GP di Francia: diretta Sky Sport
1. COSA E DOVE SI PUO' DECIDERE IL MONDIALE? - Con la gara in Austria vinta da Leclerc, il Mondiale di F1 ha effettuato il giro di boa. Verstappen guida la classifica piloti, la Red Bull quella costruttori. Eppure la parola d'ordine è equilibrio. A confermarlo è l'andamento del campionato: dopo un inizio favorevole alla Ferrari, infatti, sono arrivati i 6 successi consecutivi Red Bull. Ora, invece, le 2 vittorie Rosse a Silverstone e Spielberg. Ma cosa e dove si può decidere il campionato?
2. NON C'E' UN FAVORITO - E' la premessa necessaria prima di andare a esaminare i prossimi 11 circuiti dove si svolgerà il resto della partita Mondiale. Non c'è dunque un favorito per una serire di motivi:
- C'è un grandissimo equilibrio tecnico tra Red Bull e Ferrari;
- Non ci sono circuiti pro Red Bull o pro Ferrari, ma due monoposto simili come comportamento che sviluppano la performance in modo diverso.
- Red Bull più veloce in fondo ai rettilinei a DRS aperta;
- Ferrari leggermente più veloce nelle curve, soprattutto quelle lente.
L'AFFIDABILITA' - Molto verte attorno a questo tema, in particolare sul fronte Ferrari. Perché la F1-75 ha dimostrato di andare forte ovunque, ma i problemi di affidabilità, quello di Sainz è l'ultimo in ordine di tempo, sono un tema e un allarme.
11 GP AL TERMINE DELLA STAGIONE - La F1, dopo una settimana di sosta, tornerà in pista nel weekend del 24 luglio con il GP di Francia. Qui tutto il calendario, poi l'analisi circuito per circuito.
- GP Francia, 24 luglio
- GP Ungheria, 31 luglio
- GP Belgio, 28 agosto
- GP Olanda, 4 settembre
- GP Italia, 11 settembre
- GP Singapore, 2 ottobre
- GP Giappone, 9 ottobre
- GP Usa, 23 ottobre
- GP Messico, 30 ottobre
- GP Brasile, 13 novembre
- GP Abu Dhabi, 20 novembre
GP FRANCIA, CIRCUITO PAUL RICARD - 24 LUGLIO
- Lunghezza: 5 842 m
- Curve: 15
- Tracciato dove si usa un carico aerodinamico medio
- 3 rettilinei molto lunghi (favorevoli a Red Bull)
- Mix di curve lente e curvoni veloci.
- Trazione in percorrenza e in uscita di curva (caratteristica Ferrari)
GP UNGHERIA, CIRCUITO HUNGARORING - 31 LUGLIO
- Lunghezza: 4.381 m
- Curve: 14
- Alto carico aerodinamico
- Pista lenta, tortuoso, privo di lunghi rettilinei (punto a sfavore della Red Bull)
- Affine a Monaco, pur avendo velocità più alte (e nel Principato la Ferrari ha dimostrato di essere forte)
GP BELGIO - CIRCUITO DI SPA-FRANCORCHAMPS - 28 AGOSTO
- Lunghezza: 7.004 m
- Curve: 19
- 5 tratti ad alta velocità: rettilineo principale, tratti 1-5, 7-8, 9-12 e 15-18 (Red Bull)
- 3 curve lente: 1, 18 e 19 (Ferrari)
- 2 chicane ideali per il sorpasso (curve 5-6 e 18-19).
GP OLANDA - CIRCUITO ZANDVOORT - 4 SETTEMBRE
- Lunghezza: 4. 259 m
- Curve: 14
- Ultima curva rinnovata, trasformata in una parabolica con del banking di 18 gradi
- Questo permette alle moderne monoposto di affrontarla a gran velocità, con il DRS aperto.
- Circostanza, quest'ultima, che favorisce i duelli sul rettilineo principale e alla staccata della prima curva (Red Bull)
GP ITALIA - AUTODROMO NAZIONALE MONZA - 11 SETTEMBRE
- Lunghezza: 5 793 m
- Curve: 14
- Bassissimo carico
- Primo settore con 2 lunghi rettifili collegati tra di loro da una variante lenta (serve potenza PU e una vettura molto performante in trazione).
- Il settore centrale è quello più tecnico con curve “storiche” come la variante della Roggia e le due curve di Lesmo. Importante avere un corpo vettura che genera tanto carico aerodinamico.
- Anche il terzo settore è composto principalmente da rettilinei con 2 sole curve
GP SINGAPORE - STREET CIRCUIT - 2 OTTOBRE
- Lunghezza: 5.063 m
- Curve: 23
- Circuito cittadino molto tortuoso, sorpassi piuttosto difficili
- Modifiche: nel 2009 smussate curve 1, 2 e 3 per permettere di attaccare con più facilità; nel 2010 modificato il disegno della chicane Sling per migliore la traiettoria in uscita; nel 2013 la chicane 10 rimossa e sostituita da una curva a sinistra per alzare la velocità media sul giro. Qui, sulla carta, vale il discorso fatto per la Ferrari in Ungheria.
- Bassa velocità media, temperature e umidità metteranno a dura prova i freni.
GP GIAPPONE - CIRCUITO SUZUKA - 9 OTTOBRE
- Lunghezza: 5. 807 m
- Curve: 18
- Pista che va ad esaltare l’efficienza aerodinamica delle vetture
- Presenta dei dislivelli altimetrici e offre zone ad alta velocità alternate a settori difficili da affrontare, come la chicane che immette sul rettilineo finale.
- Richiede un carico aerodinamico medio o medio/basso e cura al bilanciamento aerodinamico per la curva più veloce, la 130R.
- Power Unit: tracciato impegnativo per l'endotermico che resterà al massimo regime per più del 70% (occhio all'affidabilità allora!)
GP USA, CIRCUITO DELLE AMERCIHE - 23 OTTOBRE
- Lunghezza: 5.513 m
- Curve: 20
- Medio/alto carico
- 41 m la differenza di altitudine totale
- Il bilanciamento aerodinamico qui è una caratteristica molto importante per essere competitivi, specialmente nel primo settore dove sono presenti curve da alta velocità.
- Power Unit: tracciato tra i più impegnativi, il motore endotermico viene sfruttato al massimo regime per oltre il 60% del giro.
- La potenza sarà fondamentale, ancora più che a Suzuka.
GP MESSICO - CIRCUITO H. RODRIGUEZ - 30 OTTOBRE
- Lunghezza: 4.304 metri
- Curve: 17
- Tra i circuiti molto impegnativi per i freni. E' di 5 lndice di difficoltà (scala da 1 a 5), pari al solo tracciato di Yas Marina
- Le tre curve più impegnative: curva 1, curva 4 e curva 12
- Si corre a 2200 m slm. E questa è una difficoltà per tutti, che mette ancora sullo stesso livello si Ferrari che Red Bull (e non solo)
GP BRASILE - INTERLAGOS - 13 NOVEMBRE
- Lunghezza: 4. 309 m
- Curve: 15
- medio / medio alto carico aerodinamico per via delle numerose curve presenti soprattutto nel secondo settore (Ferrari)
- 2 lunghi rettilinei tra il primo e terzo settore dove servirà generare velocità molto elevate sia per minimizzare la perdita di tempo sul giro e per riuscire ad essere efficienti nell'effettuare sorpassi in gara (Red Bull)
- È un tracciato molto "guidato" con curvoni veloci che determinano frenate poco impegnative.
GP ABU DHABI - CIRCUITO YAS MARINA - 20 NOVEMBRE
- Qui è stato assegnato il titolo 2021
- Lunghezza: 5.281 m
- Curva: 16
- medio/alto carico
- I freni saranno molto sollecitati
- Modifiche a ottobre 2020: tracciato più corto, eliminazione della chicane, allargamento del tornante alla curva 7, rimozione delle curve 11-12-13-14 (presente un'unica curva), modifiche alle curve 17-18-19-20. Il tutto con l'obiettivo di aumentare lo spettacolo.
NON E' SOLO UNA QUESTIONE DI RETTILINEI E CURVE - Qui abbiamo evidenziato alcune caratteristiche dei circuiti che saranno teatro delle prossime sfide in F1. Ma bisogna andare oltre la questione "rettilinei e curve", con i primi che vedono più avanti la Red Bull e le seconde ad appannaggio della Ferrari. Ed ecco perché:
- Nel corso della stagione ci saranno degli aggiornamenti che potrebbero modificare le cose;
- Ci sono poi piste front o real limited, dove caratteristiche di sovrasterzo o sottosterzo che possono andare a intaccare l'attuale equilibrio.