Inizio in salita per la Ferrari: due ritiri e soli sei punti in tre GP per Leclerc, mentre Sainz è quinto nella classifica Mondiale. Continuano ad andare fortissime le RedBull col solito Verstappen davanti a Perez. Sorpresa Aston Martin, seconda forza tra i costruttori con Alonso tre volte su tre a podio
- Perché prima del via al Mondiale c'è tutta la preparazione al nuovo Mondiale. I cambi, gli addii e le nuove avventure: la principale è in casa Ferrari ed è il nuovo team principal, Vasseur, dall'Alfa. Era dal 2009, a seguito dell'addio di Jean Todt, che un francese non assumeva questo ruolo a Maranello.
- Andreas Seidl, che fino al 2022 era team principal di McLaren, diventa CEO di Alfa che fu di Vasseur (e che poi ufficializzerà Alunni Bravi come Team Representative). La McLaren, dunque, punta su Andrea Stella come team principal per il dopo Seidl, mentre è James Vowles il dopo Jost Capito alla Williams.
- Cambia tanto anche qui: Vettel dà l'addio alla Formula 1, Alonso è il suo erede sull'Aston Martin. C'è la strana storia di Piastri: nuovo pilota dell'Alpine per il dopo Alonso, ma la querelle si risolverà col suo approdo in McLaren. Sarà allora Gasly a firmare con l'Alpine. L'infinito domino dei motori genera, dunque, un posto libero all'AlphaTauri, l'ex scuderia di Gasly. La casella va a Nyck De Vries. Poi Sargeant alla Williams, Hulkenberg sulla Haas e Mick Schmacher diventa terzo pilota Mercedes.
- Con tutti alla caccia di Max Verstappen, l'uomo da battere. Intanto, è lui che continua a battere i rivali: subito pole, davanti a Perez. Poi le due Ferrari. Ma a brillare (e stupire) è soprattutto l'Aston Martin con Alonso. Tra il trentasettesimo e trentottesimo giro di Sakhir va in scena un lungo duello tra Lewis Hamilton e Alonso per la quinta posizione. Lo vince Fernando.
- Parte male il Mondiale della rossa, dopo l'inizio scoppiettante (doppietta) dello scorso anno. È il quarantunesimo giro quando Charles Leclerc si ritira per un problema al motore: "La RedBull è di un'altra categoria"- dirà lui. Vasseur: "Ritiro inaspettato, è stato uno choc". I problemi sono alle gomme: tante le difficoltà a causa del degrado, soprattutto con la mescola Hard.
- Il suo trentaseiesimo Gran Premio in carriera, il primo in Bahrein, e per la prima volta nella gara d'apertura del campionato. Perez completa la doppietta, mentre Alonso è terzo: secondo podio per l'Aston Martin nel cinquantesimo Gran Premio da costruttori. Sainz chiude quarto.
- VERSTAPPEN (RedBull)
- PEREZ (RedBull)
- ALONSO (Aston Martin)
- SAINZ (Ferrari)
- HAMILTON (Mercedes)
- STROLL (Aston Martin)
- RUSSELL (Mercedes)
- BOTTAS (Alfa Romeo)
- GASLY (Apline)
- ALBON (Williams)
- Intanto, l'immediato post Bahrein porta alle prime conseguenze a Maranello: il 9 marzo David Sanchez, Head of Vehicle Concept e responsabile operativo del settore aerodinamico, dà l'addio. Due settimane dopo entrerà in McLaren con contratto fino al 2024.
- È sempre la RedBull a partire forte nel secondo weekend del Mondiale: Perez fa la pole, Leclerc registra il secondo tempo ma viene penalizzato di dieci posizioni per la sostituzione della terza unità. Problemi anche per Verstappen: ha mal di stomaco e arriva a Jeddah solo venerdì, saltando le conferenze. Poi i problemi sono alla macchina: nel Q2 è costretto al ritiro per la rottura di un semiasse. Il campione in carica è out dal Q3 per la prima volta da Russia 2021 e scatterà dal 15° posto in griglia. Risalirà, eccome.
- Pronti e via, ancora Aston Martin e ancora Alonso: grande partenza e subito testa della corsa. Poi però verrà penalizzato di cinque secondi per essersi posizionato in maniera scorretta sulla piazzola di partenza. Al terzo giro va al comando Pérez, che vincerà la gara davanti a Verstappen, protagonista di una super rimonta.
- Lo spagnolo chiude terzo, ma viene inizialmente penalizzato di dieci secondi per una irregolarità nella modalità con cui aveva scontato la sua penalità. Scende e risale poco dopo, visto che la FIA modifica la sua decisione restituendo la posizione allo spagnolo. Non un podio qualunque: è il centesimo in carriera, solo altri cinque ce l'avevano fatta: Hamilton, Schumacher, Vettel, Prost e Räikkönen.
- Intanto, Perez si gode il quinto GP della carriera e la ventiquattresima doppietta RedBull. Verstappen resta in testa al Mondiale. Male ancora le Ferrari: Sainz è sesto ("Servono sviluppi, siamo dietro agli altri"), Leclerc settimo ("C'è tanto lavoro da fare per vincere"). Vasseur: "Il problema è il passo gara, non è accettabile".
- PEREZ (RedBull)
- VERSTAPPEN (RedBull)
- ALONSO (Aston Martin)
- RUSSELL (Mercedes)
- HAMILTON (Mercedes)
- SAINZ (Ferrari)
- LECLERC (Ferrari)
- OCON (Alpine)
- GASLY (Apline)
- MAGNUSSEN (Hass)
- Verstappen torna in pole, davanti alle due Mercedes. Ancora dietro le due Ferrari (dopo un buon venerdì di libere): Sainz registra il quinto tempo, Leclerc il settimo. Con un po' di tensione al termine delle qualifiche: il monegasco, nel suo ultimo tentativo lanciato, si è trovato improvvisamente davanti lo spagnolo. Team radio sarcastico: "Grazie per la scia, ho avuto un po' di velocità extra…"
- Perché il suo GP a Melbourne non dura neanche un giro: alla curva 3 è contatto con Lance Stroll, monegasco nella ghiaia e addio ripartenza. La sua gara è già finita: è il secondo ritiro in tre Gran Premi, sono appena 6 i punti in classifica.
- Un GP segnato dal caos. All'ottavo giro Albon colpisce le barriere: la sua Williams rimbalza in pista, primo stop. Al cinquantaquattresimo giro Magnussen va a muro alla 2 perdendo la posteriore destra: secondo stop, a due giri dalla fine. Si riparte: Verstappen resta davanti ad Hamilton, ma si toccano Sainz e Alonso. Gasly deve evitare lo spagnolo e viene colpito al rientro in pista dal collega Ocon. Anche Sargeant-De Vries si toccano. Pure Stroll esce. Terzo stop, a un giro dalla fine. Si chiude sotto safety car con Verstappen davanti a tutti.
- Max conquista l'ottantesimo podio in carriera e mette una nuova bandierina sulla linea del tempo: è lo stesso numero di Ayrton Senna. Hamilton - che ad Albert Park debuttò in Mercedes dieci anni prima - è secondo. Terzo Alonso, che qui in Australia nel 2001 debuttava, nello stesso anno in cui Piastri nasceva. Sainz è quarto all'arrivo, ma viene penalizzato di cinque secondi per il contatto con Alonso e scivola fuori dalla zona punti. La Ferrari fa ricorso ma la Fia non cambia idea.
- Quello d'Australia diventa il primo Gran Premio nella storia con tre bandiere rosse. Verstappen, leader, dice: "Perez è il mio unico rivale". Leclerc sconsolato: "Tutto male in tre weekend". A Baku si riparte.
- VERSTAPPEN (RedBull)
- HAMILTON (Mercedes)
- ALONSO (Aston Martin)
- STROLL (Aston Martin)
- PEREZ (RedBull)
- NORRIS (McLaren)
- HULKENBERG (Haas)
- PIASTRI (McLaren)
- ZHOU (Alfa Romeo)
- TSUNODA (AlphaTauri)
LECLERC (Ferrari): ritiro
- Verstappen (Red Bull) 69
- Perez (Red Bull) 54
- Alonso (Aston Martin) 45
- Hamilton (Mercedes) 38
- Carlos Sainz (Ferrari) 20
- Stroll (Aston Martin) 20
- Russell (Mercedes) 18
- Norris (McLaren) 8
- Hulkenberg (Haas) 6
- Leclerc (Ferrari) 6
- Bottas (Alfa Romeo) 4
- Ocon (Alpine) 4
- Piastri (McLaren) 4
- Gasly (Alpine) 4
- Zhou (Alfa Romeo) 2
- Tsunoda (AlphaTauri) 1
- Magnussen (Haas) 1
- Albon (Williams) 1
- de Vries (AlphaTauri) 0
- Sargeant (Williams) 0
- Red Bull 123
- Aston Martin 65
- Mercedes 56
- Ferrari 26
- McLaren 12
- Alpine 8
- Haas 7
- Alfa Romeo 6
- AlphaTauri 1
- Williams 1