F1, GP Silverstone: dalla Ferrari serve un segnale, per il presente e per il futuro

GRAN BRETAGNA
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

FOTO da @ScuderiaFerrari - X

E' un periodo intenso per la Formula 1 che questa settimana torna già in pista per la terza gara consecutiva. Dopo le ultime uscite opache, questo è un appuntamento al quale la Ferrari arriva dovendo già dimostrare qualcosa, per il presente ma anche per il futuro. Tutto il weekend è ovviamente live su Sky e in streaming su NOW

SILVERSTONE, LA DIRETTA DI LIBERE E QUALIFICHE

Dentro o fuori. La velocissima pista di Silverstone per la Ferrari diventa già un esame da promossi o bocciati. La gara in Gran Bretagna segna infatti il giro di boa di questa stagione e dopo un avvio d’anno speranzoso, con le vittorie di Sainz in Australia e Leclerc a Montecarlo, la Rossa ha fatto decisamente il gambero non riuscendo a tenere il passo degli avversari che crescevano

Non solo McLaren ma anche Mercedes: da seconda a quarta forza in poche settimane, e l’effetto pista non c’entra più. Ancora una volta dopo il Gran Premio d’Austria, Vasseur ha difeso a spada tratta la bontà degli aggiornamenti portati in Spagna, ma quel pacchetto deliberato in fretta e furia per provare a contrastare i miglioramenti degli avversari non ha funzionato come avrebbe dovuto. 

O meglio, sicuramente il carico aerodinamico è aumentato, ma ha generato anche un male che su queste monoposto è deleterio, ovvero quello dei saltellamenti che nelle curve veloci da due gare costringe i piloti ad alzare il piede e fa surriscaldare le gomme. Le prime conferme sono arrivate anche senza giri di parole da chi quella macchina la conosce bene. Così, senza tregua, a Maranello si lavora per trovare una cura, compresi i piloti che sono andati al simulatore tra la trasferta austriaca e quella in Gran Bretagna.

Anche il fine settimana tradizionale con tre turni di libere dovrà essere sfruttato bene. Non ci saranno novità ma si proverà a comprendere meglio questo pacchetto anche con un’ottimizzazione del setup, per dimostrare che gli sviluppi, per la Ferrari, non rimangano un limite come in passato.