F1, Ferrari lavora su due fronti. E in Ungheria in arrivo il nuovo fondo

analisi tecnica

A Maranello si lavora su due fronti: sviluppare la SF-24 e lavorare sulla base del progetto 667, ossia la monoposto 2025. In Ungheria, intanto, arriverà l’ultima versione del fondo che darà un importante boost prestazionale nei tratti medio-lenti e negli allunghi. L'analisi di formu1a.uno. Tutto il weekend dell’Hungaroring è live su Sky e in streaming su NOW

FI, GP UNGHERIA: LA GARA LIVE

Dopo un inizio di stagione molto positivo, da Barcellona la Ferrari è entrata in un periodo di crisi che ha messo fine ai sogni di una lotta per il titolo mondiale piloti, ed ha complicato terribilmente anche quello costruttori. Le ultime gare parlano di una SF-24 diventata quarta forza in campo, a causa di un pacchetto di sviluppi introdotto in Spagna, che non ha funzionato secondo le aspettative. I tecnici hanno visto in pista l’aumento di carico (circa 10 punti) atteso, migliorando le prestazioni a bassa e media velocità, così come una migliore efficienza sui rettilinei. Il saltellamento alle alte velocità però si è ripresentato a sorpresa, distruggendo la prestazione Ferrari, con la perdita di carico importante nei tratti veloci e conseguente perdita di prestazione. Visto il riapparire del fenomeno a Barcellona, a Maranello è subito scattato un piano di correzione dell'ultimo pacchetto di sviluppi

Da Barcellona ad oggi, nella Scuderia vi è stata l’ufficialità dell’addio di Enrico Cardile come Direttore Tecnico, approdato in Aston Martin com Chief Technical Officer, ed il suo ruolo è stato preso a livello nominale da Frederic Vasseur, in maniera temporanea. La parte tecnica della Ferrari è ora in mano a Diego Tondi e Fabio Montecchi, che aveva preso il ruolo 'vacante' di David Sanchez. A loro si aggiungerà ad Ottobre Loic Serra, ex Performance Director Mercedes, che porterà a Maranello conoscenze importanti soprattutto sulla dinamica del veicolo, gestione delle gomme e sulle componenti meccaniche della monoposto. Proprio queste sue competenze lo hanno reso un'aggiunta fondamentale per il futuro della Rossa, aggiungendo know-how in un reparto (sospensioni e gomme) che storicamente in Ferrari è deficitario rispetto agli avversari

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In questo momento a Maranello si lavora su due fronti: sviluppare la SF-24 e lavorare sulla base del progetto 667, ossia la monoposto 2025. Per quanto riguarda la stagione in corso, Ferrari è convinta di poter ancora rimediare alla situazione, ma servirà tempo. In Ungheria l’obiettivo è utilizzare l’ultima specifica della SF-24 (Spagna) poiché l’Hungaroring non presenta curve ad altissima percorrenza dove si raggiunge il punto di innesco del saltellamento. L’ultima versione di fondo darà un importante boost prestazionale nei tratti medio-lenti e negli allunghi. A Budapest però, qualora dovessero presentarsi ancora problemi - non attesi, ed il che sarebbe preoccupante - saranno disponibili anche i componenti in versione Imola Spec. Nessun correttivo è quindi atteso nella prossima tappa. 

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I tecnici Ferrari stanno lavorando su due fronti: a SPA arriverà una piccola novità di natura meccanica, che quindi non risulterà nella lista degli aggiornamenti ufficiali FIA, come accaduto con Mercedes in Austria, per compiere un piccolo step. A livello aerodinamico i prossimi aggiornamenti, correttivi e migliorativi, sono attesi per il GP di Singapore ma, qualora qualcosa di significativo fosse trovato, si spingerà per anticipare il prima possibile. Un occhio va dato al budget cap, poiché per i primi due pacchetti (Imola e Spagna) gli uomini di Vasseur hanno impiegato il 50% del budget a disposizione, in linea con una programmazione standard, ma dopo Barcellona il margine di errore è ridotto a zero. Parallelamente prosegue lo sviluppo del progetto 677 con importanti modifiche che sono già state decise e sono ora in fase di convalida e di progettazione come il telaio, il reparto sospensivo e un focus sulla parte anteriore della Ferrari 2025.

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A cura di formu1a.uno