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F2, Martì vince la Sprint Race in Austria: risultati e classifica

gp austria

Lucio Rizzica

Sprint Race a dir poco caotica allo Spielberg. Vince Martì davanti a Durksen e Stanek. Poi Verschoor, Montoya e Dunne, che così riesce a conservare la leadership del campionato. Due paurosi incidenti senza conseguenze: prima si ribalta Meguetounif, nel finale botto a quattro che ha coinvolto anche gli sfortunati Minì e Fornaroli. Domenica la Feature Race LIVE su Sky e in streaming su NOW

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Qualifica perfetta per Leonardo Fornaroli (Invicta), che ha conquistato la pole position. Per nulla perfetta invece per il team Campos, il cui leader Arvid Lindblad è stato penalizzato di tre posizioni sullo schieramento di partenza di gara 1 e gara 2, per avere ostacolato Oliver Goethe (MP) alla curva 6 e Jak Crawford (Dams) alla curva 7. Stessa penalità per l’altro pilota del team spagnolo Josep Marià Martì, che ha rallentato Cian Shields (Aix). Dopo l’inversione dei migliori dieci tempi, dalla prima fila partono Bennett (VAR) e Durksen (Aix). Alex Dunne (Rodin), primo in graduatoria generale, scatta dalla seconda fila. Minì (Prema) dalla quarta, Fornaroli dalla quinta, accanto a Martins (ART). Tutti gli altri uomini di alta classifica sono relegati in entrambe le gare dalla sesta fila dello schieramento in poi. Al via del giro di formazione Crawford ha problemi ad avviarsi, macchina spenta: cosa che lo costringe a partire dalla corsia dei box in coda al gruppo.

 

Allo spegnimento dei semafori si scatena subito la bagarre. Malissimo Bennett, Dunne forse commette partenza anticipata, davanti va in testa Durksen, Crawford non riesce a partire. All’inizio del secondo giro si ribalta in curva tre la monoposto di Meguetounif: bandiera rossa. Fermi Lindblad e Browning, coinvolti nell’incidente, molto spettacolare, che ha visto il francese saltare lateralmente sulla monoposto del primo e poi capottare su quella del secondo. Nessun danno per i piloti per fortuna e grande prova di sicurezza, ancora, delle Dallara. L’ordine di ripartenza dietro alla Safety Car indica Durksen come leader della corsa, poi Martì e Stanek. Fornaroli settimo davanti a Dunne -sotto investigazione-, quindi Minì. Due giri dietro la macchina di sicurezza, quindi partenza lanciata. Poco dopo la ripartenza si gira Beganovic, toccato da Goethe, proprio mentre Minì sorpassa Dunne. Ancora Safety Car.

Intanto, per falsa partenza, a Dunne vengono attribuiti 5” di penalità. E 10” invece a Goethe. Dunne molla e alza il piede. Montoya nono, davanti a Martins. Alla sedicesima tornata Minì passa su Fornaroli. Al diciassettesimo giro Durksen e Martì duellano per la prima posizione. A dodici minuti dalla fine (la gara è intanto passata a cronometro) Martì è il nuovo leader della corsa. A due giri dal termine Minì sorpassa Bennett e guadagna la sesta posizione, poi si gira Cordeel in testa coda e gli finiscono addosso Minì, Fornaroli e Bennett. Sul traguardo piombano Martì, Durksen e Stanek. Poi Verschoor, Montoya e Dunne, che così riesce persino a conservare la leadership del campionato su Verschoor. Ma quanta sfortuna Minì e Fornaroli.

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