Leclerc e la Ferrari: ad Austin un anno dopo per ripetersi
FERRARIUn anno fa, sulla pista di Austin l'ultima gioia Ferrari con Leclerc vincitore e Sainz a completare la doppietta Rossa. Si torna sullo stesso circuito e Mara Sangiorgio ci parla dello stato d'animo di Charles Leclerc, alla disperata ricerca di un guizzo, che possa risollevare il morale a lui e a tutto il clan di Maranello e per avere qualche certezza in più guardando al futuro
Sono ricordi che pesano, o che fanno riflettere, quelli di Charles Leclerc. Un anno fa ad Austin il monegasco tagliò il traguardo per primo facendo onde di gioia in macchina davanti alla sua squadra, pronta a festeggiarlo dopo un successo costruito di malizia alla prima curva del primo giro. Fu una grande festa di famiglia, che rimane ormai nell’album dei ricordi come l’ultima doppietta Ferrari ma soprattutto anche l’ultima vittoria di Leclerc. Un anniversario amaro da affrontare, reso ancora più complesso dalla consapevolezza che come si è visto nelle ultime gare la sua monoposto ma soprattutto la squadra in cui ha riposto devozione e fiducia stanno dimostrando grandi limiti. Non lo nasconde più nemmeno lui che parla da innamorato rassegnato e disilluso. A inizio stagione la fiducia nella sua squadra era ancora cieca e intatta. In mezzo solo cinque podi, l’ultimo in Belgio a luglio, e tanti problemi e delusioni. Non era certo così che sperava di festeggiare i suoi 28 anni Leclerc, sportivamente parlando. Conoscendo il suo valore ma vedendo vincere solo gli altri della sua generazione come Verstappen, ma anche più giovani ora, considerando che Piastri che si gioca il mondiale è un classe 2001. Passano gli anni, è il settimo con Ferrari, e aumentano i dubbi. Il 2026 sarà un punto interrogativo per tutti, ma in tanti cercheranno conferme o alternative. Anche Charles Leclerc.